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Sent.C. Cass. 22/02/1996, n. 1395

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1. Appalti - Difetti dell'opera - Risoluzione del contratto - Condizioni - Indagine circa l'esistenza dei difetti - Criteri oggettivi o soggettivi - Utilizzabilità - Condizioni rispettive.
1. Con riguardo al contratto di appalto, l'indagine circa l'esistenza di vizi e difformità dell'opera, tali da renderla non del tutto idonea alla sua destinazione e, quindi, in una situazione non reversibile senza il totale rifacimento (o sostituzione) - e che legittima il committente a richiedere la risoluzione del contratto - va fatta in base a criteri obiettivi soltanto se le parti abbiano omesso ogni particolare al riguardo, dovendo invece essere compiuta secondo criteri soggettivi quando siano state dedotte in contratto particolari caratteristiche dell'opera, per assicurarne un impiego od un rendimento determinati.

1. Ved. Cass. 30 giugno 1982 n. 3944.[R=W30G823944] 1a. Come nota 2a., 3a. e 4a. a Cass. 10 gennaio 1996 n. 169.R
Cod. civ. art. 1668

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