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Sent. C. Cass. 03/06/1997, n. 4912

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1. Edilizia ed urbanistica - Distanze - Norme dei regolamenti edilizi - Prescrizione di distanza minima dal confine - Ad integrazione norme Cod. civ. - Conseguente inapplicabilità del principio della prevenzione.
1. Le disposizioni dei regolamenti edilizi che prescrivono una distanza minima delle costruzioni dal confine, vietando la costruzione sul confine o ad una distanza inferiore di quella prescritta, introducono un'ulteriore e più gravosa limitazione, rispetto a quelle dettate dal Codice civile in materia di distanze tra le costruzioni, che esclude la possibilità di applicazione del criterio civilistico cosiddetto della prevenzione, che presuppone la possibilità di costruire sul confine o a distanza da questo minore della metà della prescritta distanza minima tra le costruzioni, nel quadro di una disciplina che tende ad evitare intercapedini dannose solo imponendo una distanza minima tra le costruzione non anche la presenza, comunque, di spazi liberi tra le costruzioni eseguite su fondi diversi.

1. Ved. precedente Cass. 2 maggio 1997 n. 3820R sul valore dei regolamenti edilizi comunali come norme integrative del Codice civile.

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