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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Deliberaz. G.R. Emilia Romagna 30/07/2007, n. 1191
Deliberaz. G.R. Emilia Romagna 30/07/2007, n. 1191
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Deliberaz. G.R. Emilia Romagna 30/07/2007, n. 1191
- Delib. G.R. 10/07/2023, n. 1174
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Testo del documento
La Giunta della Regione Emilia-Romagna
Premesso che: - al fine di conservare gli elementi della biodiversità più significativi l'Unione Europea sin dal 1992, con la Conferenza Mondiale sulla Biodiversità di Rio de Janeiro, si è posta l'obiettivo di creare una rete di aree naturali ricadenti sul suo territorio, denominata Rete Natura 2000; - per realizzare tale obiettivo strategico il Parlamento Europeo, il 21 maggio 1992, ha approvato la Direttiva "Habitat" Dir. 92/43/CEE, relativa alla "Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche" attraverso la quale è stato definito l'iter per l'individuazione, su tutto il territorio europeo, di una rete ecologica europea di Zone Speciali di Conservazione (ZSC), comprendente anche le Zone di Protezione Speciale (ZPS), queste ultime già previste dalla Direttiva Uccelli Dir. 79/409/CEE concernente la "Conservazione degli uccelli selvatici"; - attraverso le citate Direttive "Habitat" ed "Uccelli" l'Unione Europea ha richiesto agli Stati membri, non solo di individuare all'interno del proprio territorio le Zone di Protezione Speciale (ZPS) per la tutela degli uccelli selvatici ed i Siti di Importanza Comunitaria (SIC) per la conservazione degli habitat e le specie animali e vegetali, ma anche di impegnarsi a gestire e monitorare tale patrimonio naturalistico; - lo Stato italiano ha recepito la Direttiva Habitat attraverso il D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357, successivamente modificato e integrato, dal D.P.R. 12 marzo 2003, n. 120, con il quale è stato affidato alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e di Bolzano il compito di adottare le misure di conservazione necessarie a salvaguardare e tutelare i siti della stessa Rete Natura 2000; - relativamente alla gestione dei siti Natura 2000, il Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio, in data 3 settembre 2002, ha emanato apposito decreto, contenente le Linee-Guida per la gestione dei siti Natura 2000, quale riferimento met |
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Allegato A - Indirizzi per la predisposizione delle misure di conservazione e dei piani di gestione dei siti della rete natura 2000
1. Concetti generali Le misure di conservazione, nonché i piani di gestione, dei siti della Rete Natura 2000, così come definiti dagli articoli 4 e 6 del D.P.R. n. 357/1997 e successive modifiche ed integrazioni, sono prioritariamente finalizzati ad evitare il degrado degli habitat naturali e la perturbazione delle specie animali e vegetali d'interesse comunitario presenti nei siti, nonché a promuovere il ripristino degli stessi habitat ed il miglioramento delle condizioni ambientali più favorevoli alle popolazioni delle specie da tutelare, sulla presenza dei quali si è basata l'individuazione dei siti stessi. Le misure di conservazione, nonché i piani di gestione, dei siti della Rete Natura 2000, devono, inoltre, garantire l'uso sostenibile delle risorse naturali presenti, tenendo conto della necessità di instaurare un rapporto equilibrato tra le esigenze di conservazione dell'ambiente e quelle socio-economiche. A tale scopo è opportuno promuovere ed incentivare, sostenendole, anche con finanziamenti pubblici, le specifiche azioni in grado di migliorare le condizioni ambientali di tali aree e, in particolare, le azioni previste nelle misure di conservazione o nei piani di gestione, anche attraverso un'indicazione di priorità nell'assegnazione dei finanziamenti pubblici. Le misure di conservazione delle ZPS e dei SIC si articolano in: - misure generali di conservazione, valide per tutti i siti Natura 2000, la cui approvazione è di competenza regionale. - misure specifiche di conservazione, articolate per ogni singolo sito Natura 2000, la cui approvazione compete alle Province o agli Enti di gestione delle aree naturali protette. Tali misure di conservazione, costituite da misure regolamentari, amministrative e contrattuali, possono, all'occorrenza, anche implicare l'adozione di piani di gestione, specifici o integrati ad altri piani di natura territoriale, urbanistica, paesaggistica, faunistico-venatoria ed ambientale. In particolare, le misure di conservazione, generali o specifiche, delle ZPS, al fine di garantirne il mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente, devono considerare: - i criteri ornitologici individuati dall'art. 4, par. 1) e 2), della Direttiva 79/409/CEE, per quanto riguarda la conservazione degli habitat, la sopravvivenza e la riproduzione delle specie nella loro area di distribuzione; - gli habitat esterni alle ZPS, qualora ad esse funzionalmente connessi, interessando, quando risulti necessario, anche i territori esterni ai siti della Rete Natura 2000 e, all'occorrenza, l'intero territorio regionale; - le misure generali di conservazione delle ZPS definite con la Delib.G.R. 17 |
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Allegato B - Direttiva regionale - Valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A.) |
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Allegato C - Indirizzi procedurali per l'individuazione di nuovi siti d'importanza comunitaria (SIC) e delle zone di protezione speciale (ZPS), l'aggiornamento della banca-dati ed il recepimento della rete natura 2000 negli strumenti di pianificazione generali e di settore
1. Individuazione di nuovi siti della rete natura 2000 I siti della rete Natura 2000, denominati i Siti d'Importanza Comunitaria (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS), sono designati dalla Regione Emilia-Romagna. La Regione Emilia-Romagna, ai fini dell'individuazione di nuovi siti, si avvale principalmente della collaborazione delle Province e degli Enti gestori delle aree naturali protette, i quali possono segnalare l'opportunità dell'istituzione di nuovi siti, supportando tali proposte con motivazioni di tipo tecnico ed informazioni di carattere scientifico. |
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Allegato D - Indirizzi per lo svolgimento del monitoraggio delle valutazioni d'incidenza effettuateAllo scopo di controllare l'evoluzione nel tempo e nello spazio dello stato di conservazione delle specie e degli habitat d'interesse comunitario, con particolare riguardo a quelli prioritari presenti nei siti della Rete Natura 2000, la Regione, anche sulla base del decreto ministeriale previsto dal comma 2, art. 7, del D.P.R. n. 357/1997 e successive modifiche ed integrazioni, garantisce un adeguato monitoraggio delle ZPS e dei SIC ricadenti nel proprio territorio, attraverso la collaborazione degli Enti gestori dei siti Natura 2000 e degli Enti locali, previa definizione delle modalità e delle metodologie di svolgimento. |
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