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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Sent. TAR. Piemonte 08/07/2016, n. 986
Sent. TAR. Piemonte 08/07/2016, n. 986
Edilizia e immobili - Titoli abilitativi - DIA (ora SCIA) - Silenzio del Comune - Ricorso - Inammissibilità - Azione di annullamento - Necessità.È inammissibile il ricorso proposto ai sensi dell'art. 31 Cod. proc. amm. (D. Leg.vo 02/07/2010, n. 104) per l'accertamento dell'illegittimità del silenzio serbato dal Comune in relaz |
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SENTENZAIl Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte (Sezione Seconda) ha pronunciato la presente sentenza |
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FATTOLa ricorrente è proprietaria di un immobile residenziale nel Comune di Piossasco, adiacente all’area interessata dall’intervento descritto in epigrafe (ristrutturazione ed ampliamento del preesistente edificio scolastico, con mutamento della destinazione d’uso a studi medici, ambulatori radiologici e centro di riabilitazione ortopedica, con la costruzione di locali pertinenziali interrati), avviato dalla VS s.p.a. e proseguito dalla M. s.r.l., in virtù dell’originaria d.i.a. n. 433/2011 del 15 dicembre 2011 e delle successive s.c.i.a. in variante presentate negli anni 2014 e 2015. Con lettera in data 8 maggio 2015, la ricorrente ha diffidato il Comune di Piossasco a provvedere all’inibizione dei lavori, lamentando la violazione della distanza minima dai confini di pr |
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DIRITTOIl Comune di Piossasco e la M. s.r.l. eccepiscono l’inammissibilità del ricorso, proposto ai sensi degli artt. 31 e 117 cod. proc. amm. per ottenere l’accertamento dell’illegittimità dell’inerzia dell’amministrazione in merito alla d.i.a. n. 433/2011 ed alle successive s.c.i.a. in variante. L’eccezione è fondata. La società VS s.r.l., precedente proprietaria e dante causa dell’odierna controinteressata, ha presentato al Comune di Piossasco il 15 dicembre 2011 la d.i.a. per la ristrutturazione e l’ampliamento di un fabbricato in stato di abbandono (denominato Pro Puerizia) e per la modifica della sua destinazione d’uso, da asilo a poliambulatorio. La denuncia aveva ad oggetto un intervento di ristrutturazione edilizia “pesante” per il quale, come è noto, l’art. 22, terzo comma, del d.P.R. n. 380 del 2001 prevede che la d.i.a. possa essere presentata in alternativa alla domanda di permesso di costruire. Il progetto originario prevedeva la ristrutturazione integrale dell’edifico già esistente, il suo ampliamento ed il mutamento della destinazione d’uso in poliambulatorio, la realizzazione di un parcheggio privato multipiano su tre livelli destinato ai pazienti, la real |
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P.Q.M.Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte (Sezione Seconda) definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, in parte l |
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