Il Comune di Piossasco e la M. s.r.l. eccepiscono l’inammissibilità del ricorso, proposto ai sensi degli artt. 31 e 117 cod. proc. amm. per ottenere l’accertamento dell’illegittimità dell’inerzia dell’amministrazione in merito alla d.i.a. n. 433/2011 ed alle successive s.c.i.a. in variante.
La società VS s.r.l., precedente proprietaria e dante causa dell’odierna controinteressata, ha presentato al Comune di Piossasco il 15 dicembre 2011 la d.i.a. per la ristrutturazione e l’ampliamento di un fabbricato in stato di abbandono (denominato Pro Puerizia) e per la modifica della sua destinazione d’uso, da asilo a poliambulatorio.
La denuncia aveva ad oggetto un intervento di ristrutturazione edilizia “pesante” per il quale, come è noto, l’art. 22, terzo comma, del d.P.R. n. 380 del 2001 prevede che la d.i.a. possa essere presentata in alternativa alla domanda di permesso di costruire.
Il progetto originario prevedeva la ristrutturazione integrale dell’edifico già esistente, il suo ampliamento ed il mutamento della destinazione d’uso in poliambulatorio, la realizzazione di un parcheggio privato multipiano su tre livelli destinato ai pazienti, la real