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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Delib.G.R. Lombardia 30/09/2003, n. 7/14393
Delib.G.R. Lombardia 30/09/2003, n. 7/14393
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[Premessa]LA GIUNTA REGIONALE Viste: - la l.r. 7 giugno 1980, n. 94, e successive modifiche e integrazioni; - il r.r. 9 gennaio 1982, n. 3; - la deliberazione Comitato Interministeriale 27 luglio 1984 ex art. 5 del d.P.R. 915/82; - il d.lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 e successive modificazioni ed integrazioni; - la direttiva 26 aprile 1999, n. 1999/31/CE; - il d.lgs.13 gennaio 2003, n. 36; - il d.m. Ambiente e Tutela del Territorio 13 marzo 2003; Preso atto che il dirigente dell'Unità Organizzativa proponente riferisce che a seguito dell' |
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ALLEGATO A - Determinazioni in merito all'applicazione del d.lgs. 13 gennaio 2003, n. 36 e del d.m. 13 marzo 2003Il d.lgs. 13 gennaio 2003, n. 36, R di attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti e il d.m. 13 marzo 2003 recante i criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica, comportano difficoltà interpretative che rendono necessario un approfondimento teso alla predisposizione di indirizzi applicativi comuni al territorio regionale. La presente circolare prende spunto dalle posizioni minimali comuni a tutte le Regioni riportate nell'elaborato presentato in sede di conferenza Stato-Regioni del 24 luglio 2003. Le problematiche derivanti dall'applicazione delle nuove norme sono sostanzialmente riconducibili: 1. alla puntuale interpretazione delle norme con conseguente abrogazione e/o modi.ca di tutti i provvedimenti regionali attuativi di carattere generale sin qui assunti a fronte dei disposti delle precedenti normative; 2. alla gestione della fase transitoria per tutti gli impianti esistenti. Valutando analiticamente il testo del d.lgs. 36/03, sulla base delle osservazioni sin qui pervenute, si ritiene opportuno precisare che: |
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27 settembre 2003Entro tale data deve essere presentato il piano di adeguamento delle discariche esistenti, individuato all'art. 17, comma 3, del d.lgs. 36/03 ed alle condizioni previste dallo stesso decreto. Qualora il piano di adeguamento dell'impianto non sia stato presentato entro il termine del 27 settembre 2003, l'autorità competente al rilascio dell'autorizzazione (Regione o, nel caso di discariche di inerti, Provincia) deve emanare un provvedimento di sospensiva dell'attività sino all'avvenuta presentazione di tale piano con previsione di escussione delle garanzie finanziarie prestate qualora il piano non sia presentato entro i 30 giorni successivi all'emanazione del provvedimento. I disposti relativi al piano di adeguamento ed alle procedure di gestione previsti dal d.lgs. 36/03, non si applicano alle discariche che hanno cessato definitivamente la coltivazione entro il 27 marzo 2003. I soggetti che devono presentare tale piano sono individuati nei: - titolari di autorizzazione o gestori di discarica (su loro delega) già in esercizio alla data di entrata |
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16 luglio 2005Valutando analiticamente il testo del d.lgs. 36/03, sulla base delle osservazioni sin qui pervenute, si ritiene opportuno precisare che: a. L'art. 17, comma 1, si applica a tutte le di |
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16 luglio 2009Valutando analiticamente il testo del d.lgs. 36/03, sulla base delle osservazioni sin qui pervenute, |
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Ulteriori considerazioniCon riferimento agli allegati al d.lgs. 36/03 si ritiene infine opportuno precisare quanto segue: - all. 1 - punto 1.2.2: a fronte del fatto che, in linea di massima, le discariche per rifiuti inerti esistenti sono attualmente gestite su un unico bacino non suddiviso in lotti idraulicamente separati (con riferimento alla definizione prevista dalla d.g.r. 65874/95), ma con suddivisione in lotti finalizzata esclusivamente alla definizione di termini temporali di gestione e, come tale, non materialmente diversificabili in termini di adeguamento di impermeabilizzazione di fondo, laddove la discarica per rifiuti inerti è limitata all'accettazione dei soli rifiuti di cui alla tab. 3 del d.m. 13 marzo 2003 si ritiene che possa escluders |
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