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Circ. Min. LL.PP. 03/06/1981, n. 21597

Istruzioni riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione.
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Testo del provvedimento


A.2.

Nella scelta dei lavori dei coefficienti di sicurezza si terrà conto dei seguenti fattori:

requisiti ed importanza dell’opera con particolare riguardo alla sicurezza delle persone;

grado di conoscenza sulla costituzione del sottosuolo e sulle proprietà dei terreni;

caratteristiche ed intensità delle azioni considerate e loro probabilità di verificarsi (secondo i criteri esposti dalle norme tecniche sui carichi e sovraccarichi approvate con D.M. 3 ottobre 1978);

grado di approssimazione dei metodi di calcolo;

influenza delle variazioni dei parametri caratteristici dei terreni sui valori dei coefficienti di sicurezza;

esperienza locale.

Per le opere di rilevante importanza, in rapporto anche alla sicurezza dell’opera stessa e a tutela della pubblica incolumità, la richiesta valutazione dei prevedibili spostamenti potrà essere controllata durante e dopo la costruzione dell’opera, secondo un programma di misure e di osservazioni da definire in progetto.

Particolare attenzione sarà dedicata alle opere provvisionali quali scavi con o senza armatura, opere di sostegno, procedimenti per abbassamenti della falda, ancoraggi, consolidamenti, ecc.

Le opere provvisionali vanno progettate con criteri analoghi a quelli delle opere a carattere permanente.


A.3.

La relazione geotecnica conterrà:

a) illustrazione del programma di indagini con motivato giudizio sulla affidabilità dei risultati ottenuti; caratterizzazione geotecnica del sottosuolo in relazione alle finalità da raggiungere con il progetto, effettuata sulla base dei dati raccolti con le indagini eseguite.

La relazione deve essere corredata da una planimetria con le ubicazioni delle indagini, dalla documentazione sulle indagini in sito ed in laboratorio, dal profilo litologico e stratigrafico del sottosuolo con la localizzazione delle falde idriche;

b) scelta e dimensionamento del manufatto o dell’intervento; risultati dei calcoli geotecnici, conclusioni tecniche; procedimenti costruttivi e controlli. La relazione deve essere completa di tutti gli elaborati grafici ed analitici necessari per la precisa comprensione del progetto.

Lo studio geologico è di regola opportuno. Esso è necessario in zone soggette a vincolo idrogeologico, per le opere che alterino sensibilmente i caratteri morfologici della zona ad esempio: strade, ferrovie, aeroporti, idrovie, ecc., ed in tutti i casi indicati nelle sezioni seguenti.

La relazione geologica definirà con preciso riferimento al progetto i lineamenti geomorfologici della zona nonché gli eventuali processi morfologici e i dissesti in atto o potenziali e la loro tendenza evolutiva, la successione litostratigrafica locale, con definizione della genesi e distribuzione spaziale dei litotipi, del loro stato di alterazione e fessurazione e della loro degradabilità; preciserà inoltre i caratteri geostrutturali generali, la geometria e le caratteristiche delle superfici di discontinuità in genere e degli ammassi rocciosi in particolare, e fornirà lo schema della circolazione idrica superficiale e sotterranea.

La relazione sarà corredata dagli elaborati grafici, carte e sezioni geologiche ecc. e della documentazione delle indagini in sito ed in laboratorio.

La caratterizzazione geotecnica del sottosuolo e la ricostruzione geologica debbono essere reciprocamente coerenti.

A tale riguardo la relazione geotecnica deve fare esplicito riferimento alla relazione geologica e viceversa.


B.1.

Tra i dati geotecnici necessari per il progetto dell’opera saranno in particolare presi in considerazione la stratigrafia, le caratteristiche delle falde idriche, le proprietà geotecniche dei terreni e tutti gli altri elementi significativi del sottosuolo, nonché le proprietà dei materiali da impiegare per la costruzione dei manufatti di materiali sciolti.


B.2.

Le indagini saranno sviluppate secondo gradi di approfondimento e di ampiezza commisurati alle varie fasi, dal progetto alla costruzione, attraverso le quali si giunge alla realizzazione dell’opera.

Per definire il profilo geotecnico, le proprietà fisico-meccaniche dei terreni, la posizione delle falde idriche e le loro caratteristiche, si raccomanda di eseguire specifiche indagini, in sito ed in laboratorio, secondo un programma definito in base alle caratteristiche del sottosuolo e dell’opera in progetto.

Nel caso di modesti manufatti è sufficiente un giudizio di fattibilità basato sull’ispezione dei luoghi e sulla pratica locale, utilizzando informazioni e dati geologici e geotecnici deducibili dalla letteratura. Opere che interessino grandi aree e che incidano profondamente sul territorio, richiedono un progetto di fattibilità secondo i criteri di cui alla sez. H della norma.

Nel caso di opere di notevole mole e di importanza dal punto di vista della sicurezza o che interessino terreni con caratteristiche meccaniche scadenti, si consiglia di effettuare il controllo del comportamento dell’opera durante e dopo la costruzione.

A tal fine sarà predisposto un programma di osservazioni e misure (spostamenti di punti significativi, pressioni neutre, ecc.) di ampiezza commisurata all’importanza dell’opera ed alla complessità della situazione geotecnica N1.


B.3.

Il volume significativo ha forma ed estensione diverse a seconda del problema in esame e va individuato caso per caso, in base alle dimensioni dell’opera ed alla natura e caratteristiche dei terreni del sottosuolo.


B.4. Tecniche di indagine

A titolo indicativo nella tabella della pagina seguente sono elencati i mezzi di indagine di più frequente uso.

Il tipo e la tecnica esecutiva delle perforazioni di sondaggio saranno scelti in funzione della natura dei terreni e delle operazioni da compiere nel corso del sondaggio (prelievo di campioni rimaneggiati o indisturbati, rilievi sulle falde idriche, prove di carattere meccanico, ecc.).

I dati forniti dalle prospezioni geofisiche (con metodi elettrici, sismici, ecc.) saranno in ogni caso tarati e controllati con quelli forniti dalle altre indagini. Di regola, salvo casi particolari, essi non possono essere impiegati direttamente nei calcoli statici.

La scelta dei mezzi di indagine sarà effettuata in fase di progetto dell’indagine e verificata durante lo svolgimento dell’indagine stessa.


Svolgimento delle indagini in sito

La posizione dei punti di indagine sarà rilevata topograficamente e riportata su una planimetria.

Pozzi cunicoli e trincee saranno eseguiti nel rispetto delle norme di sicurezza per gli scavi all’aperto e in sotterraneo, badando in particolare a garantire l’accessibilità per tutto il tempo di durata delle indagini.

Gli scavi saranno realizzati in modo tale da non causare apprezzabili modifiche alla situazione esistente, sia dal punto di vista statico che da quello idraulico. Dopo la loro utilizzazione, salvo il caso che vengano direttamente inglobati nell’opera, essi vanno accuratamente riempiti ed intasati con materiale idoneo in modo da ripristinare, per quanto possibile, la situazione iniziale.

Nel corso dell’esecuzione di perforazione di sondaggio, particolare cura deve essere posta per evitare di provocare mescolanze tra terreni diversi e di porre in comunicazione falde idriche.


Tabella 1


FINALITÀ

Profili geologico e geotecnico

PRINCIPALI MEZZI DI INDAGINE

sondaggi

pozzi

trincee

cunicoli

prospezioni geofisiche

con prelievo di campioni rimaneggiati ed indisturbati

Proprietà fisico meccaniche

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.

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