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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Delib.C.R. Valle D'Aosta 04/04/2001, n. 1943/XI
Delib.C.R. Valle D'Aosta 04/04/2001, n. 1943/XI
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[Premessa]Omissis IL CONSIGLIO REGIONALE Visto l'articolo 54 - Regolamento edilizio tipo. Approvazione del regolamento edilizio - della legge regionale 6 aprile 1998, n. 11, che prevede l'approvazione da parte del Consiglio regionale di un regolamento edilizio tipo da porre a disposizione dei Comuni e che ne definisce le procedure; |
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ALLEGATO A - REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA - REGOLAMENTO EDILIZIO TIPO REGIONALEai sensi dell'art. 54, comma 1, della legge regionale 6 aprile 1998, n. 11 |
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Note esplicative ed avvertenze- Il testo del regolamento edilizio tipo è stato redatto in modo che il Comune abbia la possibilità di adottarlo senza apporvi alcuna modificazione, ma completando alcune parti, debitamente indicate, che si considerano di stretta competenza comunale. |
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TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI |
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Art. 1 - Oggetto del regolamento edilizio1. Il Regolamento edilizio disciplina, in armonia con le disposizioni di legge N1: a) la composizione, la durata, la formazione, le attribuzioni ed il funzionamento de |
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TITOLO II - COMMISSIONE EDILIZIA |
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Art. 2 - Definizione1. La Commissione edilizia (CE) è organo di consulenza tecnica del Comune in materia edilizia |
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Art. 5 - Formazione della CE1. La CE, sentito il responsabile del rilascio delle concessioni edilizie N9 |
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Art. 6 - Funzionamento1. La CE si riunisce ogni qualvolta il presidente o, nel caso in cui questo ne sia impedito, il vice presidente N13, lo ritengano necessario ed opportuno o ne sia fatta richiesta scritta e motivata da almeno un terzo di tutti i componenti (membri di diritto e membri elettivi) la CE. 2. La CE, con un preavviso di almeno n N14 giorni, è convocata dal presidente o, in caso di suo impedimento, dal vice presidente mediante invito scritto, recante l'oggetto della seduta, esteso a tutti i componenti effettivi e supplenti, tenuto conto dei termini previsti dalla legge vigente N15. 3. Assistono ai lavori della CE, senza diritto di voto, i responsabili dei procedimenti sottoposti all'esame della CE stessa N16 e possono assistere i responsabili degli uffici comunali interessati, nonché il soggetto res |
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Art. 7 - Durata1. La durata in carica della CE è pari a quella della Giunta comunale. 2. La CE in carica al momento del rinnovo della Giunta comunale conserva peraltro le sue competenze fino a che non ne |
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Art. 7 bis - Trasparenza dell'attività della CE e indirizzi per l'attività stessa [N=24]1. La CE, all'atto del suo insediamento, enuncia, in un "documento di indirizzi", i criteri che adotterà nella sua attività consultiva ed in specie nella valutazione dei progetti sottoposti al suo esame, anche per quanto concerne la qualità formale e compositiva degli interventi. 2. Il documento è trasmesso, entro quaranta giorni dall'insediamento, alla Giunta comunale, che ne prende atto e formula, ove lo ritenga, le sue osservazioni. |
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TITOLO III - TITOLI ABILITATIVI |
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Art. 8 - Premessa1. I titoli abilitativi delle trasformazioni urbanistiche o edilizie sono quelli previsti dalla legge |
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Art. 9 - Domanda di concessione edilizia1. La richiesta di concessione edilizia è inoltrata dal proprietario, o dal titolare di diritto reale che consente di eseguire trasformazioni urbanistiche o edilizie, o da colui che per qualsiasi altro valido titolo abbia l'uso o il godimento di entità immobiliari con la facoltà di eseguire trasformazioni urbanistiche o edilizie. 2. La domanda, indirizzata al soggetto responsabile del rilascio della concessione, deve contenere: a) dati anagrafici, codice fiscale, indirizzo e recapito telefonico del richiedente e del progettista; b) estremi catastali e ubicazione dell'immobile sul quale si intende intervenire. 3. Alla domanda di concessione edilizia vanno allegati: a) copia dell'atto di proprietà o di altro documento che dimostri la legittimazione del richiedente, o dichiarazione sostitutiva; b) il progetto municipale, in triplice copia, debitamente firmato dal richiedente e dal progettista, completo dei seguenti allegati: 1) documentazione relativa alla certificazione dello stato di fatto: i) estratto della map |
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Art. 10 - Rilascio della concessione edilizia1. La concessione edilizia è rilasciata dal soggetto responsabile N30 in forma scritta, nei tempi e nei modi previsti dalla legge N31. 2. In caso di mancata presentazione degli eventuali adempimenti e documentazione integrativa richiesti entro 180 giorni, per motivi imputabili al richiedente, la domanda si considera abbandonata e si procede alla definitiva archiviazione della pratica dandone comunicazione all'interessato. 3. Se conforme ai pareri preventivi acquisiti in fase istruttoria, il rilascio della concessione edilizia non richiede motivazione; devono invece essere adeguatamente motivati: |
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Art. 11 - Denuncia di inizio dell'attività o di esecuzione di varianti in corso d'opera1. Gli interventi soggetti a denuncia di inizio dell'attività, da presentare in Comune, sono stabiliti dalla legge N32. 2. Le denunce di cui al presente articolo sono proposte dal proprietario, o dal titolare di diritto reale che consente di eseguire trasformazioni urbanistiche o edilizie, o da colui che per qualsiasi altro valido titolo abbia l'uso o il godimento di entità immobiliari con la facoltà di eseguire trasformazioni urbanistiche o edilizie. 3. All |
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Art. 12 - Comunicazione di inizio dei lavori oggetto di concessione edilizia1. Il titolare della concessione deve comunicare con atto scritto al Comune la data di inizio dei lavori, non oltre l'inizio stesso. 2. Nella comunicazione predetta devono essere dichiarati i no |
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Art. 13 - Varianti alla concessione edilizia |
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Art. 14 - Voltura delle concessioni edilizie e delle denunce di inizio dell'attività1. Titolare della concessione o della denuncia di inizio dell'attività deve essere, per tutta la durata dei lavori, |
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Art. 15 - Vigilanza e verifiche in corso d'opera1. Il Sindaco, mediante le strutture tecniche comunali, vigila sulle opere in corso di realizzazione |
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Art. 15 bis - Tecnici verificatoriN44 1. Il Comune può do |
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Art. 16 - Comunicazione di ultimazione dei lavori e certificato di abitabilità/agibilità1. Entro 15 giorni N45 dall'ultimazione dei lavori, il titolare della concessione deve comunicare al Comune, in forma scritta e con sottoscrizione anche del direttore dei lavori, ove designato, la data di ultimazione dei lavori, come stabilita nel relativo titolo abilitativo. 2. Prima dell'effettiva utilizzazione dell'immobile, il titolare della concessione deve inoltrare la richiesta di abitabilità/agibilità, corredata della seguente documentazione: a) dichiarazione del direttore dei lavori che attesti, sotto la sua responsabilità, l'esatta conformità delle opere eseguit |
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TITOLO IV - PARAMETRI EDILIZI, INDICI URBANISTICI E TIPI DI INTERVENTO EDILIZIO O URBANISTICOCAPO I - PARAMETRI EDILIZI, INDICI URBANISTICI E DEFINIZIONI |
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Art. 17 - Altezza degli edifici1. L'altezza massima di un edificio è quella valutata dalla quota di pavimento del primo piano non completamente interrato fino alla quota più elevata della copertura. |
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Art. 18 - Piani1. Il numero dei piani di una costruzione è dato dal numero di piani realizzabili fuori terra, comunque destinati, esclusi i piani interrati e inclusi i sottotetti che possiedono i requisiti tecnico - funzionali di abitabilità e agibilità. 2. Si definisce piano di un edificio lo spazio, racchiuso o meno da pareti perimetrali, compreso tra due solai, limitato rispettivamente dal pavimento (estradosso del solaio inferiore, piano di calpestio) e dal soffitto (intradosso del solaio superiore). Il soffitto può presentarsi orizzontale, inclinato o curvo. L'altezza netta del piano è misurata t |
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Art. 19 - Superficie coperta1. La superficie coperta è la parte di una superficie fondiaria costituita dalla proiezione a |
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Art. 24 - Unità abitativa1. Anche ai fini del calcolo delle dotazioni infrastrutturali, si definisce unità abitativa l' |
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Art. 25 - Locali ad abitazione permanente1. Ai fini igienico - sanitari, si definiscono di abitazione permanente i locali destinati a soggiorn |
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Art. 26 - Distanza tra le costruzioni, della costruzione dal confine, della costruzione dal ciglio o confine della strada1. Le distanze di cui al titolo del presente articolo sono misurate in metri e riferite al filo di fabbricazione della costruzione. 2. Il filo di fabbricazione della costruzione, ai fini della presente norma, è dato dal perimetro esterno delle pareti della costruzione, con esclusione de |
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Art. 26. bis - Spazi destinati alla sosta ed alla mobilità dei veicoli1. Le dimensioni e la disposizione dei posti auto, degli spazi di manovra, degli accessi e delle r |
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CAPO II - TIPI DI INTERVENTO EDILIZIO O URBANISTICO |
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Art. 27 - Nuova costruzione1. Si definiscono nuova costruzione le opere edilizie volte a realizzare nuovi edifici e nuovi manufatti fuori terra o interrati. 2. Sono da comprendere nella categoria |
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Art. 28 - Interventi su edifici esistenti1. Sugli edifici esistenti, compatibilmente con quanto consentito dalle norme di PRGC vigente per le singole zone, si possono effettuare i seguenti interventi: |
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Art. 29 - Demolizioni e opere di demolizione1. Si definisce demolizione un intervento autonomo volto a rimuovere, in tutto o in parte, manufatti |
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Art. 30 - Scavi e reinterri1. Si definiscono scavi e reinterri quegli interventi sul territorio che comportino modificazioni per |
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TITOLO V - INSERIMENTO AMBIENTALE, TIPOLOGIE, REQUISITI PRESTAZIONALI, QUALITÀ DEL PRODOTTO EDILIZIO |
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Art. 31 - Applicabilità1. Le disposizioni del presente titolo integrano le norme di settore e si applicano negli interventi che comportano nuova |
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CAPO I - SICUREZZA |
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Art. 32 - Requisiti essenziali per la sicurezza1. Ogni intervento edilizio deve essere progettato e attuato in modo che, sia in fase di realizzazione sia in sede di utilizzo, si evitino crolli totali o parziali, deformazioni, gravi danni accidentali, e sia garantito il rispetto dei seguenti requisiti essenziali: a) resistenza meccanica alle sollecitazioni statiche d'esercizio; b resistenza meccanica alle sollecitazioni dinamiche d'esercizio; c) resistenza meccanica alle vibrazi |
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Art. 33 - Stabilità1. La struttura di ogni edificio deve essere progettata, eseguita e collaudata nel rispetto delle dis |
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Art. 34 - Sicurezza durante l'utilizzazione1. Gli spazi destinati alla circolazione promiscua di persone e di automezzi devono essere dotati di opportuna segnaletica. 2. Gli spazi privati, sia interni che esterni, destinati alla circolazione delle persone non devono presentare superfici di calpestio sd |
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Art. 35 - Prevenzione degli incendi1. Gli edifici devono essere progettati e realizzati in modo da evitare massimamente il rischio di incendio e da consentire, in caso di incendio, la massima salvaguardia possibile dell'incolumità delle persone in essi presenti e dei soccorritori. 2. Gli edifici devono essere progettati e realizzati in modo da impedire, o ridurre il più possibile, in caso di incendio, la propagazione dell'incendio stesso e il passaggio di |
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CAPO II - FRUIBILITÀ |
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Art. 36 - Requisiti essenziali di fruibilità1. Ogni edificio deve essere progettato e realizzato in modo da garantire agli utenti la massima fruibilità degli spazi in funzione della loro destinazione d'uso ed il rispetto dei seguenti requisiti essenziali: |
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Art. 37 - Disponibilità di spazi minimi1. I principali percorsi interni ed esterni degli edifici devono essere dotati di vie di accesso atte a consentire il trasporto di infermi o di infortunati da tutti i piani agibili. |
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Art. 38 - Altezza minima interna utile dei locali abitabili1. Le altezze minime dei vani abitabili sono stabilite dalla vigente legge N80. 2. Le altezze minime dei vani con destinazioni diverse dalla abitativ |
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Art. 39 - ScaleN841. È vietato r |
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Art. 40 - Servizi igienici1. In ciascun alloggio almeno un servizio igienico deve avere superficie non inferiore a quattro metri quadrati ed essere dotato di vaso, vasca da bagno o doccia, bidet e lavabo N86; gli eventual |
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Art. 41 - Cucine1. I locali ad uso cucina devono essere dotati di finestre apribili ed essere dotati di rivestimento |
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CAPO III - ILLUMINAZIONE |
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Art. 42 - Requisiti essenziali di illuminazione1. Ogni edificio deve essere progettato e realizzato in modo tale da garantire condizioni ambientali di be |
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Art. 43 - Illuminazione diurna naturale diretta1. L'illuminazione diurna dei locali di abitazione deve essere naturale diretta. 2. Le parti trasparenti delle pareti esterne devono essere posizionate e dimensionate in modo tale da permettere l'adeguata illuminazione dell |
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Art. 44 - Illuminazione diurna naturale indiretta o artificiale1. L'illuminazione diurna naturale indiretta oppure artificiale è consentita solo: a) nei locali destinati ad uffici e nei luoghi di lavoro la cui estensione non consenta l'adeguata illuminazione naturale dei piani di utilizzo; |
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Art. 45 - Illuminazione notturna interna ed esterna1. Gli accessi, le rampe esterne, i percorsi e gli altri analoghi spazi, sia esterni che interni, destinati alla circolazione delle persone, devono essere serviti da adeguat |
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CAPO IV - BENESSERE TERMICO E IGROTERMICO |
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Art. 46 - Requisiti essenziali in materia di benessere termico e igrotermico1. L'opera edilizia ed i relativi impianti di riscaldamento, raffreddamento ed aerazione, devono essere progettat |
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Art. 47 - Temperatura dell'aria interna1. La temperatura dell'aria degli spazi chiusi deve essere idonea allo svolgimento delle attivit&agra |
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Art. 48 - Condensazione1. Gli spazi chiusi devono essere opportunamente protetti dalla formazione di umidità per cond |
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Art. 49 - Velocità dell'aria e prese1. La velocità dell'aria nei locali chiusi serviti da impianti di condizionamento o di aerazio |
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Art. 50 - Ventilazione1. Gli spazi chiusi devono essere opportunamente ventilabili al fine di evitare ristagni di aria e una cattiva qualità dell'aria a livello respiratorio e olfattivo, in modo tale da assicurare un numero di ricambi d'aria che soddisfi il valore |
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CAPO V - BENESSERE ACUSTICO [N=97] |
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Art. 51 - Requisiti essenziali in materia di benessere acustico1. L'edificio ed i suoi impianti devono essere progettati e realizzati in modo tale che i rumori indotti dall'esterno o dall'interno non pregiudichino il t |
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Art. 52 - Analisi dei livelli acustici1. L'analisi dei requisiti relativi al benessere acustico deve essere esplicitata nella relazione di progetto, ai sensi della normativa vigente in materia. 2. I parametri da considerare nell'ambito di detta analisi sono i seguenti: a) isolam |
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Art. 53 - Riverberazione e livello della pressione sonora1. Negli spazi chiusi destinati ad attività comuni, quali sale per riunioni, spettacoli e m |
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Art. 54 - Livello di rumore prodotto1. Le chiusure degli edifici (pareti perimetrali verticali, pareti divisorie rispetto ad altre unit&a |
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Art. 55 - Isolamento acustico ai rumori aerei e impattivi1. Le chiusure e le partizioni interne costituite da solai, pareti interne di divisione tra unit&agra |
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CAPO VI - PUREZZA DELL'ARIA |
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Art. 56 - Requisiti essenziali per la purezza dell'aria1. L'edificio deve essere progettato e realizzato in modo da garantire il benessere respiratorio e ol |
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Art. 57 - Smaltimento dei gas di combustione1. Gli spazi chiusi fruibili e i locali e vani tecnici devono essere realizzati in modo da far s&igra |
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Art. 58 - Ventilazione delle reti di smaltimento dei liquidi1. Le reti di scarico delle acque domestiche e delle acque nere devono essere opportunamente ventilat |
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Art. 59 - Assenza di odori sgradevoli1. Negli spazi in cui si svolgono attività che producono odori momentanei, quali cucine e locali per |
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CAPO VII - SERVIZI TECNOLOGICI |
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Art. 60 - Requisiti essenziali relativi ai servizi tecnologici1. Ogni edificio deve essere progettato e realizzato in modo tale da garantire la dotazione di impian |
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Art. 61 - Servizi tecnologici fondamentali per gli edifici1. Ogni edificio deve disporre, in misura adeguata alla sua destinazione d'uso, almeno delle seguenti dotazioni tecnologiche: |
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Art. 62 - Accessibilità degli impianti1. Locali o manufatti appositi, opportunamente dimensionati e facilmente accessibili alle persone add |
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CAPO VIII - REQUISITI ECOLOGICI ED ENERGETICI |
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Art. 63 - Requisiti ecologici delle costruzioni1. Se un terreno oggetto di edificazione è soggetto alle infiltrazioni di acque sotterranee o superficiali, deve esserne operato il drenaggio, sì da evitare che l'umidità si trasmetta dalle fondazioni alle struttu |
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Art. 64 - Infiltrazione di acqua battente |
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TITOLO VI - NORME TECNICO - AMBIENTALI |
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Art. 66 - Inserimento ambientale e decoro degli edifici1. Le costruzioni devono inserirsi armonicamente nel contesto ambientale; in particolare, i fabbricati di nuova costruzione devono inserirsi armonicamente nel contesto degli edifici circostanti, ponendo particolare attenzione all'orie |
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Art. 67 - Decoro degli spazi pubblici e di uso pubblico: loro occupazione1. Le strade, le piazze e gli altri suoli, pubblici o destinati all'uso pubblico, devono essere provvisti di opere per il pronto scolo delle acque meteoriche e di mezzi idonei allo smaltimento delle stesse. |
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Art. 68 - Decoro e manutenzione degli edifici e delle aree private1. Il proprietario ha l'obbligo di mantenere il proprio edificio e le singole parti dello stesso, nonché le aree di pertinenza, in buono stato di conservazione, sia per quanto attiene la sicurezza, sia per ciò che concerne l'estetica, il decoro e l'igiene. |
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Art. 69 - Coperture e cornicioniN106 1. Gli edifici devono essere provvisti di idonee coperture, di gronde, di pluviali e, ove necessario, di elementi fermaneve in numero adeguato, con particolare riguardo |
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Art. 70 bis - Sicurezza delle aperture1. Tutte le aperture con affaccio su strada devono essere munite di serramenti apribili solamente verso l'interno degli edif |
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Art. 71 - Recinzioni e cancelliN108 1. Le recinzioni e i cancelli devono adeguarsi alle tipologie ed ai materiali in uso nell'ambito in cui si collocano, al fine di mantenerne l'unità compositiva, devono presentare aspetto decoroso e devono essere dimensionate in stretta aderenza alla funzione che svolgono, ferme restando le prescrizioni delle norme di attuazione del piano regolatore per le singole parti del territorio e le norme vigenti |
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Art. 72 - Sporgenze fisse o mobiliN111 1. Dal filo di fabbricazione delle costruzioni prospettanti su spazi pubblici o di uso pubblico sono ammesse sporgenze per elementi decorativi, cornici, davanzali, soglie, copertine, gocciolatoi, zoccolature, inferriate, vetrine, pensiline, balconi, tende ed altri corpi |
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Art. 73 - Intercapedini e griglie di aerazione1. Ai fini del presente articolo è definito "intercapedine" il vano situato sotto il livello del suolo e compreso tra il muro perimetrale di una costruzione ed i muri di sostegno del terreno circostante, appositamente realizzati; l'intercapedine ha la finalità di consentire l'illuminazione indiretta, l'aerazione e la protezione dall'umidità dei locali interrati, nonché la possibilità di accedere a condutture e canalizzazioni di impianti eventualmente in essa contenute. |
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Art. 74 - Numeri civici1. All'atto della presentazione della domanda di abitabilità il Comune assegna il numero civic |
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Art. 75 - Servitù pubbliche1. Il Comune ha facoltà, previo avviso ai proprietari o ai possessori, di applicare alle fronti dei fabbricati e delle costruzioni di qualsiasi natura, o di installare comunque nelle proprietà private: a) targhe dei numeri civici e della toponomastica urbana; b) piastrine e capisaldi per indicazioni |
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Art. 76 - Percorsi pedonali e marciapiediN116 1. Nei centri abitati, tutte le vie di nuova formazione, e quelle esistenti per quanto possibile, dovranno essere munite di marciapiedi o comunqu |
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Art. 77 - Muri di sostegno e di contenimentoN117 1. I muri di sostegno lungo le sedi stradali, salve restando le diverse prescrizioni del piano regolatore generale e della legge |
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Art. 78 - Depositi di materiali a cielo apertoN120 1. Si definiscono de |
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Art. 79 - Manufatti stagionali1. Si definiscono manufatti stagionali quei manufatti di facile asportabilità, atti a far fron |
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Art. 80 - Elementi complementari degli immobili1. È ammessa la realizzazione di elementi complementari degli immobili, quali pensiline, veran |
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Art. 81 - Chioschi e mezzi di comunicazione visivaN122 1. I chioschi, le cabine telefoniche, le edicole e gli altri elementi di arredo urbano, anche se di tipo precario e temporaneo, sia pubblici che privati, devono corrispondere a cr |
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TITOLO VII - NORME PER I CANTIERI |
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Art. 82 - Rispetto delle disposizioni di legge1. Nell'installazione e nell'esercizio dei cantieri, devono essere comunque rispettate le disposizion |
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Art. 83 - Disciplina del cantiere1. Prima di iniziare i lavori intesi a realizzare interventi di nuova costruzione o a costruire recinzioni, il titolare della concessione edilizia o della denuncia di inizio dell'attività o di esecuzione di variante in corso d'opera è tenuto a richiedere al Comune la ricognizione della linea di confine tra gli spazi pubblici e l'area privata interessata dall'intervento. 2. Ove i lavori comportino la manomissione del suolo pubblico o interessino impianti pubblici, il costruttore è tenuto a richiedere all'ente interessato le prescrizioni del caso, intese ad evitare danni al suolo ed agli impianti predetti e a garantire l'esercizio di questi ultim |
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Art. 84 - Interventi su aree in fregio a spazi pubblici e recinzioni provvisorieN128 1. Il titolare della concessione edilizia o della denuncia di inizio dell'attività o di esecuzione di variante in corso d'opera, prima di dar corso ad interventi su aree poste in fregio a spazi pubbl |
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Art. 85 - Scavi e demolizioni1. La stabilità degli scavi deve essere assicurata con mezzi e modalità idonei a resistere alla spinta del terreno circostante e a garantire la sicurezza degli edifici e degli impianti posti nelle vicinanze. 2. Gli scavi non devono, di norma, impedire od ostacolare l'ordinario uso degli spazi pubblici, ed in specie di quelli stradali; ove risulti l'occupazione di tali spazi, deve essere richiesta al |
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TITOLO VIII - DISPOSIZIONI FINALI |
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Art. 86 - Deroghe1. Le prescrizioni del presente regolamento edilizio non derivanti dall'applicazione di norme legisla |
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Art. 87. bis - Integrazioni al regolamento edilizio tipo1. Per quanto non specificato dal presente regolamento e purché non in contrasto con esso e con la normativa vigente il Comune può introdurre ulteriori disposizioni. |
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