L.R. Puglia 28/01/1998, n. 7

1. La Regione tutela i diritti delle popolazioni residenti sulle terre civiche, provvede al riordino dei patrimoni collettivi e salvaguardia l'integrità di quelli meritevoli di conservazione.

1. La gestione amministrativa dei procedimenti e degli atti riguardanti gli usi civici avviene nel rispetto delle norme vigenti della legge fondamentale 16 giugno 1927, n. 1766. Per quanto non previsto dalla presente legge, pertanto, si farà riferimento a detta legge e al suo regolamento di applicazione.

2. In attesa dell'emanazione della nuova legge quadro nazionale che renda più aderente alle esigenze attuali la disciplina della materia degl

1. I compiti relativi all'applicazione della presente legge sono affidati all'Ufficio usi civici del Settore agricoltura, da in

1. Le anticipazioni relative agli oneri di accertamento e di verifica sono a carico dei Comuni con recupero della spesa dagli eventuali proventi derivanti dalle operazioni di sistemazi

1. La Regione tiene l'inventario dei beni civici distinto per Comune e per frazione. I dati dell'inve

1. I beni civici appartenenti a comunità già autonome, ora comuni, o aggregate a questi, hanno gestione separata con comitati eletti ai sensi della legge 17 aprile 1957, n. 278.

2. I comuni interessati da significativa entità di beni civici, potranno de

1. Per le operazioni di accertamento, di verifica e di sistemazione di beni civici è istituito

1. Le funzioni amministrative riguardanti il giudizio di congruità del valore dei beni di uso

"1. Le terre civiche che lo strumento urbanistico ha già destinato o destina a diverso utilizzo sono trasferite, su richiesta del Comune interessato, al patrimonio disponibile comunale, a condizione che i proventi conseguenti a eventuali atti di disposizione e/o alienazione sono destinati all'incremento, in estensione o in valore, del residuo demanio civico.

2. Le terre civiche destinate dallo strumento urbanistico a opere di generale interesse della popolazione, e/o pubblico, sono pure, su specifica richiesta del Comune, mutate di d

1. I livelli già costituiti su beni civici sono affrancati su domanda dei livellari.

2. La domanda di affrancazione sarà rivolta dal livellario, contestualmente, alla Regione e al Comune concedente cui sono ancora catastalmente intestati i beni.

1. Le promiscuità costituite sui "parchi" della provincia di Foggia, tra comunità e privati, salvo casi particolari riconosciuti dalla Regione, sono sciolte con la divisione delle aree. Qualora resti un rapporto d'uso tra comunità e parchista, quest'ultimo &egrav

1. I decreti di espropriazione per opere pubbliche o di pubblica utilità di terreni di demanio civico, o privati o ancora gravati da usi civici, devon

1. Il Presidente della Giunta regionale provvede alla tutela amministrativa dei beni civici. L'Ufficio usi civici collabora con l'organo giudiziario competente in materia d

1. Coerentemente ai disposti dell'art. 64 del regio decreto n. 332 del 1928 e dell'art. 78 del decret

1. Restano salvi gli usi civici nelle aree protette e vi sono esercitati secondo le consuetudini locali, o secondo regolamenti predisposti dagli enti di gestione dei beni civici. Quest'ultimo regolamento deve essere s

1. Per la raccolta dei tartufi si fa riferimento all'art. 3 della legge 16 dicembre 1985, n. 752, che ne riserva la raccolta ai titolari dei beni civici. L'esercizio &egra

1. Il diritto di uso civico di pesca non dà luogo a divisione ed è esercitato in confor

1. Quando nei procedimenti di sistemazione degli usi civici sono coinvolte altre strutture regionali,

1. I provvedimenti regionali riguardanti gli usi civici, per il loro interesse pubblico, sono esenti

1. Fino all'istituzione dell'Ufficio usi civici di cui all'art. 3, i provvedimenti regionali sono ist

1. E autorizzata per l'anno 1997 la spesa di L. 100.000.000 per lo svolgimento delle attività previste dalla presente legge. La somma è iscritta al capitolo di nuova istituzione 0121131 della Parte Spesa del bilancio di p