PREMESSO che il Piano urbanistico regionale generale, approvato con D.P.G.R. 15 settembre 1978, n. 0826/Pres. definisce al capo 3° del titolo III delle norme di attuazione gli "standard o rapporti tra gli spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggio e quelli destinati agli insediamenti residenziali o produttivi, da osservarsi nella redazione dei piani di grado subordinato per zone omogenee";
PREMESSO che: l'art. 124 della legge regionale 19 novembre 1991, n. 52 dispone che l'Amministrazione regionale provveda all'adeguamento degli indirizzi e dei criteri metodologici relativi agli standard urbanistici per servizi ed impianti pubblici da osservarsi nella redazione di piani di grado subordinato, ed altresì al necessario conseguente adeguamento dei contenuti delle norme di attuazione del Piano urbanistico regionale generale;
ATTESO che l'Amministrazione regionale ha affidato, con apposita convenzione, un incarico di studio sullo specifico tema degli standard urbanistici regionali e delle previsioni insediative che ne sono il fondamento;
ATTESO che nell'ambito del predetto studio, per poter accertare le difficoltà attuative e gestionali nonché le domande emergenti per un aggiornamento ed un miglioramento dell'impianto degli standard urbanistici regionali, si è svolta una indagine specifica presso i Comuni che ha consentito di evidenziare alcune delle esigenze che maggiormente sono sentite in sede locale;
CONSIDERATO che l'indagine e lo studio svolti hanno consentito di meglio focalizzare gli obiettivi principali dell'aggiornamento e del rinnovamento della metodologia e dell'impianto complessivo degli standard urbanistici regionali
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204286368181
REVISIONE DEGLI STANDARD
URBANISTICI REGIONALI
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204286368182
Capo I - Disposizioni generali
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204286368183
Articolo 1 - Finalità
generali
1. Al fine di tener conto della evoluzione delle caratteristiche strutturali della popolazione regionale registrate nell'ultimo decennio, nonché delle conseguenti mutate esigenze in termini di fabbisogno di servizi ed attrezzature collettive, il presente decreto, approvato in attuazione dell'
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204286368184
Articolo 2 - Campo di
applicazione
1. Le disposizioni del presente decreto trovano applicazione:
1) in sede di revisione degli strume
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204286368185
Articolo 3 - Criteri generali
ed indirizzi per il dimensionamento degli strumenti urbanistici
1. Nella formazione degli strumenti urbanistici generali di cui all'art. 2, dovranno essere osservati i seguenti criteri ed indirizzi per il dimensionamento delle relative previsioni insediative residenziali:
1) Criteri generali.
Il dimensionamento degli strumenti urbanistici generali dovrà essere impostato su criteri di minimizzazione e contenimento delle nuove espansioni e dei loro costi complessivi, con particolare attenzione al contenimento del consumo del suolo e delle aree agricole produttive ed alla salvaguardia rigorosa dei beni paesist
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204286368186
Articolo 4 - Criteri generali
ed indirizzi per il calcolo del fabbisogno abitativo
1. Il dimensionamento residenziale degli strumenti urbanistici generali dovrà essere configurato in presenza di valutazioni in merito al fabbisogno abitativo relativo al decennio previsionale, valutato a partire dalla data di adozione dello strumento urbanistico. A titolo orientativo, e ferme rimanendo eventuali difformi determinazioni metodologiche da parte dei Comuni, il calcolo del fabbisogno abitativo potrà essere effettuato come di seguito esposto con riferimento alla sola quota parte che il Comune presume di soddisfare nell'arco decennale di operatività dello strumento urbanistico.
2. Per la determinazione delle voci componenti il calcolo del fabbisogno si farà riferimento, oltre che ai dati censuari più recenti, ad una rilevazione tipologico-edilizia diretta, almeno per campioni significativi. Il calcolo sarà effettuato sia per stanze (come da definizione ISTAT) che per abitazioni e si articolerà in:
SCHEMA INDICATIVO DI CALCOLO 1)
1) Fabbisogno arretrato o pregresso
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204286368187
Articolo 5 - Aree edificate e
aree urbanizzate
1. Ai fini della formazione degli strumenti urbanistici generali, i Comuni rappresentano, con opportuna simbologia, su una planimetria raffigurante uno stato di fatto dell'intero territorio comunale, aggiornato alla data di formazione dello strumento urbanistico, le aree edificate e le aree urbanizzate sulla base dei seguenti criteri:
1) si considerano edificate tutte le aree del territorio comunale coperte da edifici esistenti,
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204286368188
Capo II - Disposizioni per le
zone a designazione residenziale
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204286368189
Articolo 6 - Aree da riservare
a servizi ed attrezzature collettive nelle zone a destinazione
residenziale
1. Nella formazione degli strumenti urbanistici generali dovranno essere individuate adeguate aree da riservare alla realizzazione di servizi ed attrezzature collettive in relazione alle previsioni di sviluppo residenziale del predetto strumento urbanistico, con l'osservanza de
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204286368190
Articolo 7 - Aree territoriali
1. I rapporti standard indicati nella tabella 1 sono articolati secondo le seguenti aree territoriali:
A) sono compresi in tale area i Comuni di rilevanza regi
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204286368191
Articolo 8 - Capacità
insediativa teorica degli strumenti urbanistici
1. I Comuni, in sede di formazione degli strumenti urbanistici generali, devono dedicare particolare attenzione al calcolo della capacità insediativa residenziale teorica massima, tenendo conto, fatte salve eventuali difformi motivate determinazioni metodologiche, dei criteri ed indirizzi orientativi contenuti nel presente articolo, con l'eccezione di quanto disposto ai successivi commi 2 e 3 che ha efficacia vincolante.
2. I Comuni, con popolazione superiore a 5.000 abitanti residenti alla data di adozione dello strumento urbanistico, effettuano il calcolo della capacità insediativa residenziale esteso sia al territorio edificato-urbanizzato che alle aree di espansione.
3. I Comuni, con popolazione inferiore od uguale a 5.000 abitanti residenti alla data di adozione dello strumento urbanistico, con la eccezione dei Comuni indicati negli elenchi contenuti negli allegati A, B e C al presente decreto, che dovranno effettuare il calcolo secondo quanto disposto dal precedente comma, effettuano il calcolo della capacità insediativa residenziale solo relativamente alle aree di e
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204286368192
Articolo 9 - Categorie di
servizi ed attrezzature collettive
1. Le categorie dei servizi e delle attrezzature collettive che devono essere previste nell'ambito degli strumenti urbanistici generali, con l'osservanza dei rapporti standard fra le aree destinate ad essi e la capacità insediativa teorica residenziale massima dello strumento urbanistico, indicati nell'allegata tabella 1, sono:
1) attrezzature per la viabilità e trasporti
2) attrezzature per il culto, la vita associativa e la cultura
3) attrezzature per l'istruzione
4)
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204286368193
Articolo 10 - Attrezzature per
la viabilità ed i trasporti
1. Anche al fine di dare organica attuazione alle disposizioni del presente decreto le attrezzature per la viabilità ed i trasporti da prevedere nell'ambito degli strumenti urbanistici generali devono essere articolate nelle seguenti categorie:
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204286368194
Articolo 11 - Attrezzature per
il culto, la vita associativa e la cultura
1. I Comuni, nell'ambito della formazione degli strumenti urbanistici generali, devono prevedere adeguate aree da riservare ad attrezzature per il culto, la vita associativa e la cultura con l'osservanza dei rapporti standard indicati nella tabella 1.
2. Nell'ambito di tali attrezzature possono essere compresi:
1) gli edifici per il culto
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204286368195
Articolo 12 - Attrezzature per
l'istruzione
1. I Comuni, nell'ambito della formazione degli strumenti urbanistici generali, devono prevedere adeguate aree da riservare sia alle attrezzature per l'assistenza psico-pedagogica all'infanzia, che per l'istruzione, con l'osservanza dei rapporti standard indicati alla tabella 1.
2. Nell'ambito delle attrezzature per l'assistenza psico-pedagogica all'infanzia, con l'osservanza degli Indirizzi e direttive del piano socio-assistenziale approvato con legge regionale 19 maggio 1988, n. 33 e dei relativi regolamenti e piani attuativi provincia
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204286368196
Articolo 13 - Attrezzature per
l'assistenza e la sanità
1. I Comuni, nell'ambito della formazione degli strumenti urbanistici generali, devono prevedere adeguate aree da riservare alle attrezzature per l'assistenza e la sanità, con l'osservanza dei rapporti standard indicati alla tabella 1.
2. Nell'ambito delle attrezzature per l'assistenza, con l'osservanza degli indirizzi e direttive del piano socio-assistenziale approvato con legge regionale 19 maggio 1988 n. 33 e dei relativi regolamenti e piani attuativi provinciali, possono essere comprese le seguenti attrezzature:
1) attrezzature per l'assistenza alla maternità, l'infanzia e l'età evolutiva quali:
a) consultorio famigliare
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204286368197
Articolo 14 - Attrezzature per
il verde, lo sport e gli spettacoli all'aperto
1. I Comuni, nell'ambito della formazione degli strumenti urbanistici generali, devono prevedere adeguate aree da riservare alle attrezzature per il verde, lo sport e gli spettacoli all'aperto, con l'osservanza dei rapporti standard indicati alla tabella 1.
2. Nell'ambito delle attrezzature per il verde, lo sport e gli spettacoli all'aperto, possono essere compresi:
1) il verde di connettivo
2) il verde di arredo urbano
3) il nucleo elementare di verde
4) il verde di quartiere
5) il parco urbano
6) le attrezzature per lo sport e gli spettacoli all'aperto.
3. Le aree riservate a tali attrezzature dai Comuni devono essere organizzate come un organi
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204286368198
Articolo 15 - Servizi
tecnologici
1. I Comuni, nell'ambito della formazione degli strumenti urbanistici generali, devono prevedere adeguate aree da riservare a servizi tecnologici.
2. Nell'ambito dei servizi tecnologici possono essere compresi;
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204286368199
Articolo 16 - Aree da riservare
a parcheggi per esercizi commerciali in zone a destinazione
residenziale.
1. Nella formazione degli strumenti urbanistici generali o degli strumenti attuativi, nelle zone a destinazione prevalentemente residenziale, nel caso di previsione di esercizi commerciali al dettaglio, dovranno essere previste adeguate aree da riservare a parcheggi; tali aree devono essere reperite nell'ambito del lotto di pertinenza dell'esercizio commerciale ovvero in prossimità dell'esercizio stesso o nell'area idonea più vicina entro un raggio di 100 m di percorso, in misura non inferiore al 60% della superficie di vendita da riservare a parcheggio stanziale e di relazione nel caso di localizzazione di esercizi commerciali al dettaglio inferiori a 400 mq di superficie di vendita.
2. Qualora un
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204286368200
Capo III - Disposizioni per le
zone a destinazione produttiva
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204286368201
Articolo 17 - Aree da riservare
a servizi ed attrezzature collettive nelle zone a destinazione
industriale ed artigianale
1. Nella formazione degli strumenti urbanistici generali o degli strumenti attuativi, nelle nuove zone a specifica destinazione industriale ed artigianale dovranno essere individuate adeguate aree da riservare ad attrezzature sociali, verde pubblico ed a parcheggi.
2. Quando non sia altrimenti soddisfatto il relativo fabbisogno, nell
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204286368202
Articolo 18 - Aree da riservare
a parcheggi nelle zone a destinazione commerciale
1. Nella formazione degli strumenti urbanistici generali o degli strumenti attuativi, nelle zone a specifica destinazione commerciale, nel caso di edifici di nuova realizzazione e di interventi soggetti al rilascio della concessione edilizia per esercizi commerciali al dettaglio inferiori a 400 mq. di superficie di vendita, dovranno essere individuate adeguate aree da riservare a parcheggio stanziale e di relazione in misura non inferiore al 100% della superficie di vendita, da ricavare in aree di pertinenza ovvero in prossimità dell'esercizio stesso;
2. Nel caso di previsione di esercizi commerciali al dettaglio di grande distribuzione, le aree da riservare a parcheggio stanziale e di relazione devono essere reperite:
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204286368203
Articolo 19 - Aree da riservare
a parcheggi nelle zone a destinazione direzionale
1. Nella formazione degli strumenti urbanistici generali o degli strumenti attuativi, nelle zone a specifica destinazione direzionale, nel caso di interventi di nuova realizzazione e per gli altri inte
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204286368204
Capo IV - Modifiche ed
integrazioni al Capo 4 del Titolo III delle norme di attuazione del
Piani Urbanistico Regionale Generale
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Articolo 20 - Disposizioni per
la viabilità ciclabile e pedonale
1. Nella formazione degli strumenti urbanistici generali o degli strumenti attuativi, dovranno essere previsti adeguati sp
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204286368206
Capo V - Disposizioni Comuni e
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204286368207
Articolo 21 - Servizi ed
attrezzature collettive ubicati in edifici non propri
1. I servizi e le attrezzature collettive previsti nel presente decreto, anche se ubicati entro edifici non propri ed in a
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204286368208
Art. 21-bis - Superficie utile
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204286368209
Allegato A
Comuni di rilevanza razionale e sovracomunale
Provincia di Gorizia
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204286368210
Allegato B
Comuni costieri di rilevanza turistica
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204286368211
Allegato C
Comuni montani di rilevanza turistica [1].
Provincia di Pordenone
Aviano.
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PREMESSA (Gli oneri di urbanizzazione; I riferimenti nel T.U. dell’edilizia e nella Legge urbanistica; Quali sono le opere di urbanizzazione) - LA DISCIPLINA NEL “VECCHIO” D. LEG.VO 163/2006 (Procedure per l’affidamento; Livello di progettazione a base di gara; Opere non realizzate a scomputo ma in base a convenzione) - LA DISCIPLINA NEL NUOVO D. LEG.VO 50/2016 (Procedure per l’affidamento; Livello di progettazione a base di gara; Decorrenza della disciplina del D. Leg.vo 50/2016) - ALTRI CASI DI OPERE PUBBLICHE REALIZZATE A SPESE DEL PRIVATO - DETERMINAZIONE DEL VALORE DELLE OPERE (Criteri di determinazione; Variazione del valore stimato).
Intesa 20/10/2016 della Conferenza unificata che reca il Regolamento edilizio tipo ai sensi del D.L. “sblocca Italia” 133/2014. Nell'articolo sono fornite indicazioni su che cosa è il Regolamento edilizio comunale, i suoi contenuti ed il procedimento di approvazione, sui contenuti del Regolamento tipo, sull'iter della sua approvazione e del successivo recepimento da parte degli enti territoriali.
Pianificazione delle attività, dimensioni, caratteristiche, ubicazione e distanze da rispettare dentro e fuori dai centri abitati, autorizzazioni (enti competenti, documentazione da produrre, tempistica per il rilascio o il diniego, durata, rinnovo e decadenza, sanzioni, obblighi del titolare, rapporto con le autorizzazioni edilizie), sanzioni.
Analisi sintetica e puntuale di tutte le disposizioni di interesse del settore tecnico contenute nel D.L. 24/04/2017, n. 50 (c.d. “manovrina correttiva” convertito in legge dalla L. 21/06/2017, n. 96), con rinvio ad approfondimenti sulle novità di maggiore rilievo.
Analisi degli interventi edilizi di manutenzione o ristrutturazione dai quali discende l’obbligo della dichiarazione di variazione in catasto e aggiornamento della rendita
Analisi sistematica della complessa normativa, richiami giurisprudenziali, prassi e orientamenti finalizzati a garantire la completa operatività delle società partecipate alla luce delle criticità più ricorrenti. Aggiornamento di carattere avanzato indirizzato a professionisto già operanti nel settore.
Analisi degli interventi edilizi di manutenzione o ristrutturazione dai quali discende l’obbligo della dichiarazione di variazione in catasto e aggiornamento della rendita
Analisi sistematica della complessa normativa, richiami giurisprudenziali, prassi e orientamenti finalizzati a garantire la completa operatività delle società partecipate alla luce delle criticità più ricorrenti. Aggiornamento di carattere avanzato indirizzato a professionisto già operanti nel settore.
Analisi degli interventi edilizi di manutenzione o ristrutturazione dai quali discende l’obbligo della dichiarazione di variazione in catasto e aggiornamento della rendita
Classificazione degli interventi edilizi - Regime degli interventi con schema e dettaglio dalla A alla Z - Varianti e cambi di destinazione d’uso - Procedimenti edilizi, segnalazioni e comunicazioni - Contributo di costruzione e opere a scomputo - Agibilità e norme igienico-sanitarie - Revoca, annullamento, rifiuto o ritardo del titolo edilizio - Casi e questioni - Modulistica e formulario
INCLUDE
Schema generale degli interventi da “Abbaino” a “Zanzariera” - Risoluzione di 113 “Casi e Questioni” difficili o particolari
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Formulario con atti, modelli, asseverazioni e verbali in formato editabile
6° edizione riveduta e aggiornata
La legislazione Urbanistica - La pianificazione urbanistica comunale - I piani sovracomunali - La normativa tecnica del territorio - I programmi di attuazione - La regolamentazione dell’attività edilizia - La normativa tecnica dell’edilizia - La sostenibilità
GOVERNO DEL TERRITORIO - PIANIFICAZIONE - ATTIVITA' EDILIZIA
Edilizia, urbanistica e governo del territorio - Pianificazione urbanistica generale e attuativa - Diritti edificatori, cessione di cubatura, urbanistica negoziata - Standard urbanistici e parcheggi - Procedimenti edilizi e titoli abilitativi, edilizia libera - Agibilità e norme igienico-sanitarie - Piano casa e rigenerazione urbana
Sorgenti inquinanti e fattori di rischio per la salute - Scelte progettuali per la mitigazione delle criticità sanitarie - Valutazione dell’edificio nel suo contesto di prossimità - Criteri e strategie per il progetto di riuso e recupero edilizio - Intervento edilizio e rigenerazione dell’ambiente costruito - Relazioni tra l’edificio, il territorio e il paesaggio - Criteri ambientali minimi per l’interno, l’edificio ed il territorio
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ATTENZIONE: non sarà possibile inviare poiché ha esaurito il plafond di richieste di consulenza
Scrivi qui il tuo quesito.
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