Circ.R. Sicilia 25/02/1993, n. 14380

(Omissis; La premessa della presente Circolare faceva riferimento alla precedente stesura dell'art. 3

La non specifica individuazione delle categorie di interventi da assoggettare a nulla osta, rende necessaria la presente circolare esplicativa al fine di definire correttamente l'ambito di operatività individuandone i parametri e la specificazione di dettaglio da prendere in considerazione per un corretto approccio allo studio di impatto ambientale.

Preliminarmente sembra opportuno precisare, al fine di superare le difficoltà che possono sorgere nella stesura della relazione di impatto ambientale, che questa dovrà articolarsi in uno studio rivolto ad identificare le attuali condizioni del territorio su cui si intende intervenire e dei prevedibili mutamenti a seguito della realizzazione delle opere previste.

É infatti necessario, già in fase di proge

Lo studio di impatto ambientale da allegare ai progetti, conformi all'art. 20 della legge regionale n. 10/93, per i quali viene richiesto il nulla osta in materia di impatto ambientale, dovrà tenere conto degli strumenti pianificatori di settore e territoriali, ai quali i progetti debbono essere conformi.

Dovrà inoltre descrivere:

Si riportano, in particolare, i contenuti che lo studio dovrà avere per ciascuna tipologia di opera.

a) canalizzazione e regolazione dei corsi d'acqua.

Per canalizzazioni devono intendersi le opere volte al trasferimento di risorse idriche da un bacino ad un altro mediante canali a pelo libero, gallerie e/o condotte forzate.

Per regolazione dei corsi d'acqua deve intendersi ogni opera volta alla modificazione dello stato naturale del corso d'acqua stesso.

I corsi d'acqua da prendere in considerazione ai fini del nulla osta di cui al presente art. 30 sono esclusivamente quelli compresi nell'elenco delle acque pubbliche di cui al R.D. del 29 dicembre 1912 e sue modifiche ed integrazioni.

Lo studio di impatto ambientale dovrà descrivere in particolare:

- la natura, quantità e provenienza dei materiali necessari per la realizzazione;

- le modificazioni al sistema idrico di superficie e sotterraneo;

- le modifiche al trasporto solido sia lungo l'asta fluviale che sui litorali.

b) sistemazioni idrauliche, idraulico-forestali, idraulico-agrarie.

Le tipologie d'intervento da prendere in considerazione ai fini della presente circolare sono:

- opere di riduzione e regolazione della portata;

- opere di aumento della capacità di contenimento della portata;

- stabilizzazione dell'alveo;

- stabilizzazione delle sponde;

- stabilizzazione del fondo;

- riduzione del trasporto solido.

Lo studio di impatto ambientale dovrà descrivere in particolare:

- la natura, quantità e provenienza dei materiali necessari per la realizzazione ;

- le modificazioni al sistema idrico di superficie e sotterraneo;

- le modifiche al trasporto solido sia lungo l'asta fluviale che sui litorali;