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Determ. Dirig.R. Puglia 26/05/2015, n. 202

L.R. 14/2015, art. 7, comma 3. Approvazione “Atto di individuazione di criteri e funzioni in materia di acque sotterranee”.
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Testo del provvedimento

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO


Visti gli articoli 4 - 6 della L.R. n. 7/97;

Vista la Delib. G.R. n. 3261 del 28 luglio 1998, avente ad oggetto: "Separazione delle attività di direzione politica da quelle di gestione amministrativa. Direttive alle strutture organizzative regionali";

Visti gli artt. 4 e 16 del D.Lgs. 165/01R;

Visto il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 161 del 22 febbraio 2008 e successive modificazioni;

Vista la Delib. G.R. n. 2356 del 18 novembre 2014 con la quale sono state rimodulate le competenze amministrative attribuite al Servizio Lavori Pubblici con Deliberazioni di Giunta Regionale n. 1703 del 17 settembre 2013 e n. 1112 del 19 maggio 2011, affidando al Presidente della Giunta Regionale l'adozione delle modifiche all'assetto organizzativo deliberate con il presente provvedimento, in applicazione dell'art. 42, comma 2, lett. h, dello Statuto della Regione Puglia;

Visto il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 792 del 5 dicembre 2014 con il quale è stato adottato il conseguente atto di organizzazione;

Vista la Delib

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Allegato A - Atto di individuazione di criteri e funzioni in materia di acque sotterranee (ai sensi della L.R. n. 14/2015 art. 7 - comma 3°)

Con L.R. n. 14/2015R art. 7 e L.R. n. 15/2015R art. 5 sono state emanate norme in materia di acque sotterranee, concernenti, in sostanza, i rinnovi di concessioni scadute, il prolungamento del termine previsto dal comma 1 dell'articolo 33 della legge regionale 28 dicembre 2012, n. 45 per l'adesione ai benefici di cui alla L.R. 19/2010 art. 30 e 28, per tutti coloro che hanno richiesto il riconoscimento di utenza o la concessione in sanatoria ovvero che hanno presentato la denuncia di esistenza ai sensi dell'art. 10 del D.Lgs. 275/93 oltre alla modifica delle distanze ammissibili per pozzi ad esclusiva destinazione al consumo umano/domestico da pozzi per uso potabile in esercizio da parte di AQP.

Nella L.R. 14/2015 art. 7 - al comma 33 è stabilito che "Il competente servizio della Giunta Regionale è incaricato di individuare i criteri e le funzioni relative alla gestione delle attività di cui ai commi 1 e 2".

Ritenuto che tali competenze ricadano sul servizio Lavori Pubblici, per le attribuzioni conseguenti al R.D. 1775/1933 e della susseguente normativa regionale in materia di ricerca ed estrazione di acque sotterranee, nei limiti delle competenze non trasferite alle Province con la L.R. 30 novembre 2000, n. 17, art. 25 e D.P.G.R. n. 178/2010 e smei., con il presente atto si provvede in adempimento del citato c. 3 art, 7 L.R. 14/2015 al fine di assicurare uniformità di indirizzo interpretativo e di criteri organizzativi agli Uffici interessati nell'applicazione delle norme di che trattasi.

Il presente atto è stato preceduto da apposito incontro con i responsabili delle SS.TT.PP. Regionali e con il dirigente dell'Ufficio di Coordinamento delle stesse, nonché con funzionari dell'Assessorato alle Risorse Agroalimentari, per quanto di competenza.

Preliminarmente, va detto che si è proceduto ad una ricognizione dei fascicoli concernenti acque sotterranee giacenti presso le SS.TT.PP. al fine di dare una valutazione oggettiva al carico di lavoro derivante dalla previsione dell'art. 6 del D.P.G.R. 178/2010 che letteralmente recitava: "La Regione Puglia rimane titolare, fino alla definizione della relativa procedura, dei procedimenti incardinati presso i propri uffici fino al 30 giugno 2010," termine successivamente spostato al 31/12/2010.

I numeri relativi ai procedimenti incardinati presso le SS.TT.PP. dei singoli Uffici evidenziano situazioni differenziate nelle varie Province: infatti, a fronte di numeri di pratiche in genere elevatissimi (dell'ordine di molte migliaia), le pratiche "complete", ovvero potenzialmente concessionabili, risultano di alcune centinaia per quasi tutte le Province con l'eccezione di Foggia in cui, invece sono circa 9.000.

I numeri relativi al personale in organico delle SS.TT.PP. risulta notevolmente ridotto ed oggi assolutamente esiguo sia a causa del passaggio di molti dipendenti alle Province o ad altri uffici regionali, sia in esito a normale quiescenza senza turn over.

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