Sent. C. Stato 31/03/2015, n. 1669

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) ha pronunciato la presente sentenza

La Società Mandes srl è proprietaria di un’area sita in Comune di Napoli, alla via delle Repubbliche Marinare dell’estensione di 16.322 mq in relazione alla quale presentava all’anzidetto Ente locale in data 29/7/2011 una proposta di piano particolareggiato di iniziativa privata ai sensi dell’art.26 della legge Regione Campania n.16/04 e dell’art. 33 delle NTA del PRG.

Tale proposta di intervento prevedeva, come riferito dalla odierna appellante, la trasformazione urbanistica dell’area con la suddivisione della medesima in tre lotti contigui destinati rispettivamente a commercio, a parco residenziale e ad attrezzature pubbliche.

Con controversia all’esame questa Sezione è chiamata a verificare, in relazione ai motivi di doglianza formulati dalla parte interessata, la legittimità o meno del diniego opposto dal Comune di Napoli in ordine ad una istanza di approvazione di un piano urbanistico attuativo relativamente ad alcune aree di proprietà della Società appellante e assunto dall’Amministrazione comunale sul rilievo della non conformità del progettato intervento con la normativa recata dal PRG, specificatamente, con le previsioni di cui all’art.56 della variante al PRG del 2004.

Va precisato che le aree oggetto della proposta di PUA ricadono in zona B (agglomerati urbani di recente formazione), sottozona Bb (espansione recente) per le quali la “Variante al piano regolatore generale per il centro storico, zona orientale, zona nord occidentale” di cui al D.P.R.G. n.323 dell’11/6/2004 al citato art.56 ha previsto la destinazione a “nuove attività collettive, verde pubblico o parcheggi”, con le seguenti precisazioni:

la realizzazione delle strutture collettive non deve avvenire previa espropriazione della proprietà privata, bensì mediante convenzione che può concederne la gestione ai privati;

la possibilità per i privati, in aggiunta alle dotazioni di uso pubblico, di realizzare previa convenzione con il Comune, parcheggi interrati non pertinenziali, suscettibili di libero sfruttamento economico sul mercato.

Quindi, con gli atti fatti oggetto d’impugnazione il Comune ha rilevato il contrasto del piano urbanistico attuativo della Mandes s.r.l. con il vincolo ritenuto di tipo conformativo come sopra illustrato e, pertanto considerato allo stato, ancora persistente, con conseguente inaccoglibilità della richiesta avanzata dalla predetta Società.

Ciò precisato in ordine agli elementi identificativi della vicenda, l’appello qui proposto si rivela infondato, meritando integrale conferma le osservazioni e le conclusioni prese dal

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo ri