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Delib. G.R. Lombardia 08/05/2015, n. X/3539

Avvio del procedimento di approvazione del piano di tutela delle acque (P.T.A.) regionale e della relativa valutazione ambientale strategica (V.A.S.).
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Testo del provvedimento


LA GIUNTA REGIONALE

Viste:

- la Direttiva 2001/42/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 27 giugno 2001, concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente;

- la Direttiva 2003/4/Ce del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2003 sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale;

- la Direttiva 2003/35/Ce del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 maggio 2003 che prevede la partecipazione del pubblico nell’elaborazione di taluni piani e programmi in materia ambientale e modifica le direttive del Consiglio 85/337/CEE e 96/61/CE relativamente alla partecipazione del pubblico e all’accesso alla giustizia;

- la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000 che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque;

Visti altresì:

- la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26R «Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche»;

- la legge regionale 11 marzo 2005, n. 12R «Legge per il Governo del Territorio» che all’art. 4 introduce la Valutazione Ambientale dei piani, dando attuazione alla Direttiva 2001/42/CE;

- la delibera della Giunta regionale 29 marzo 20

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Allegato A - “Contenuti e finalità del piano di tutela delle acque (P.T.A.)”

Ambito di applicazione: Pianificazione della tutela qualitativa e quantitativa delle acque.

Finalità: la Pianificazione regionale in materia di acque è costituita dall’Atto di indirizzi, approvato dal Consiglio regionale su proposta della Giunta Regionale e dal Programma di tutela e uso delle acque (P.T.U.A.), approvato dalla Giunta Regionale, con il quale sono individuate le azioni per il raggiungimento degli obiettivi contenuti nell’Atto di indirizzi.

Regione Lombardia, coerentemente con quanto previsto dal Programma Regionale di Sviluppo della X legislatura nonché dalla normativa europea e nazionale, sviluppa una politica volta all’uso sostenibile del sistema delle acque, valorizzando e tutelando la risorsa idrica in quanto bene comune, garanzia non solo di conservazione di un patrimonio che presenta elementi unici, ma anche di sviluppo economico sociale.

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Allegato B - Modello metodologico procedurale e organizzativo della valutazione ambientale (vas) del piano/programma di tutela delle acque


1. Introduzione


1.1 Quadro di riferimento

Il presente modello metodologico procedurale e organizzativo della valutazione ambientale del Piano/Programma di Tutela delle Acque (P/P) costituisce specificazione degli Indirizzi generali per la Valutazione ambientale di piani e programmi, alla luce dell’entrata in vigore del Decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 “Norme in materia ambientale” e successive modifiche ed integrazioni.

Ai sensi dell’art. 45 della l.r. 26/2003R il Piano di Tutela delle Acque (P.T.A.) è costituito da un Atto di indirizzi, approvato dal Consiglio regionale su proposta della Giunta regionale, e da un Programma di tutela ed uso delle acque (P.T.U.A.), approvato dalla Giunta regionale, che individua le azioni per il raggiungimento degli obiettivi contenuti nell’atto di indirizzi.

Il processo di Valutazione Ambientale Strategica del Piano/Programma di Tutela delle Acque nella fase di scoping accompagna la predisposizione dell’Atto di indirizzi che la Giunta propone al Consiglio per l’approvazione e valuta nel Rapporto Ambientale gli effetti ambientali delle azioni di programma nella fase di elaborazione del Programma di tutela delle acque prima dell’adozione da parte della Giunta. Il parere motivato dell’Autorità competente per la VAS si esprime sulla proposta di Programma e relativo Rapporto Ambientale.


1.2 Norme di riferimento generali

Direttiva 2001/42/CE del Parlamento Europeo del Consiglio del 27 giugno 2001 concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente (di seguito Direttiva);

Direttiva 2000/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000 che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque;

Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152R “Norme in materia ambientale” e successive modifiche ed integrazioni (di seguito d.lgs.);

Legge regionale 11 marzo 2005, n. 12R per il governo del territorio (di seguito l.r. 12/2005);

Legge Regionale 12 dicembre 2003, n. 26R “Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche”;

Indirizzi generali per la Valutazione ambientale di piani e programmi (deliberazione Consiglio regionale 13 marzo 2007, n. VIII/351) (di seguito Indirizzi generali);

D.G.R. 10 novembre 2010, n. 761 “Determinazione della procedura di Valutazione ambientale di piani e programmi - VAS (art. 4, l.r. n. 12/2005; d.c.r. n. 351/2007) Recepimento delle disposizioni di cui al d.lgs. 29 giugno 2010 n. 128, con modifica ed integrazione delle dd.g.r. 27 dicembre 2008, n. 8/6420 e 30 dicembre 2009, n. 8/10971”;

D.G.R. 29 marzo 2006, n. 2244 “Approvazione del Programma di tutela e uso delle acque, ai sensi dell’articolo 44 del d.lgs. 152/99 e dell’articolo 55, comma 19 della l.r.26/2003”;



2. Ambito di applicazione


2.1 Valutazione ambientale - VAS

Il Piano/Programma di Tutela delle Acque, ai sensi dell’art. 4 della l.r. 12/2005 e dell’art. 6, comma 2 del Decreto Legislativo 152/06R, è soggetto a Valutazione ambientale strategica – VAS, che, ai sensi dell’art. 10, c. 3, del d.lgs. 152/2006, comprende la Valutazione di incidenza (VIC); a tal fine, la valutazione dell’autorità competente dovrà dare atto degli esiti della valutazione di incidenza.



3. Soggetti interessati


3.1 Elenco dei soggetti

Sono soggetti interessati al procedimento:

- l’autorità procedente;

- l’autorità competente per la VAS;

- l’autorità competente in materia SIC, ZPS e di Rete Natura 2000;

- i soggetti competenti in materia ambientale e gli enti territorialmente interessati;

- il pubblico e il pubblico interessato.


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