Sent. C. Stato 20/12/2013, n. 6114 | Bollettino di Legislazione Tecnica
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Sent. C. Stato 20/12/2013, n. 6114

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I vincoli ambientali indiretti tutelano l'intera cornice circostante il bene vincolato.
L'art. 21, L. n. 1089 del 1939, applicabile ratione temporis, prevedeva la “…facoltà di prescrivere le distanze, le misure e le altre norme dirette ad evitare che sia messa in pericolo la integrità delle cose immobili soggette alle disposizioni della presente legge, ne sia danneggiata la prospettiva o la luce o ne siano alterate le condizioni di ambiente e di decoro”. Un simile vincolo posto con D.M. 8 aprile 1968 sul terreno ha lo scopo di tutelare indirettamente il complesso monumentale del Tempio della Consolazione. Si tratta di un vincolo che salvaguarda le condizioni di ambiente e decoro delle cose immobili tutelate dalla stessa legge, vanno stabilite con riguardo alla globale consistenza della cosiddetta cornice ambientale, la quale, pertanto, si estende fino a comprendere ogni immobile, purché in prossimità del bene monumentale, che sia con questo in tale relazione che la sua manomissione sia idonea ad alterare il complesso di condizioni e caratteristiche fisiche e culturali che connotano lo spazio a quello circostante. Secondo la giurisprudenza costante del Consiglio di Stato (da ultimo, C. Stato IV, 29 novembre 2012, n. 6082) l'esistenza del vincolo va valutata al momento in cui deve essere presa in considerazione la domanda di condono, a prescindere dall'epoca della sua introduzione e, quindi, anche per le opere eseguite anteriormente all'apposizione del vincolo in questione. In questo senso la differenza tra vincoli preesistenti alla realizzazione dell’opera e vincoli sopravvenuti, si coglie in termini di regime giuridico applicabile. Infatti, i vincoli di inedificabilità sopravvenuti alla realizzazione dell'intervento edilizio non operano quali fattori di preclusione assoluta al condono, ma costituiscono vincoli relativi ai sensi dell'art. 32 della L. n. 47 del 1985, che impongono un apprezzamento concreto di compatibilità (C. Stato IV, 4 dicembre 2012, n. 2576).

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