Sent. C. Stato 13/06/2013, n. 3270 | Bollettino di Legislazione Tecnica
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Sent. C. Stato 13/06/2013, n. 3270

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Due elementi caratterizzano gli interventi di ristrutturazione.
L'inquadramento di un determinato intervento edilizio in una delle categorie previste dall’art. 3 del D.P.R. n. 380 del 2001 non dipende dalla scelta soggettiva dell’Amministrazione, ma deve essere effettuato in funzione della qualificazione legislativa e dalla corrispondenza allo schema astrattamente previsto dalla norma. La nozione di "intervento di manutenzione", anche straordinaria, già prevista dall’art. 31, comma 1, lett. b) della L. 5 agosto 1978, n. 457,il cui contenuto è stato trasfuso nell'art. 3, comma 1, lett. b) del D.P.R. n. 380 del 2001, impone la contemporanea presenza di due elementi: a) il primo, di carattere funzionale, è rappresentato dalla necessità che i lavori mirino alla mera sostituzione o al semplice rinnovo di parti dell'edificio; b) il secondo, di carattere strutturale, vieta l'alterazione dei volumi e delle superfici delle singole unità immobiliari ovvero il mutamento della loro destinazione (C. Stato IV, 22 marzo 2007, n. 1388).

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