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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Incentivi per funzioni tecniche: chiarimenti MIT su ambito di applicazione e criteri di riparto
Quesito
Con il quesito del 26/02/2024, n. 2393 sottoposto al supporto giuridico del Servizio contratti pubblici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), è stato chiesto se:
- per il riparto degli incentivi sia ancora esigibile un regolamento, quale atto amministrativo di carattere normativo, oppure se è sufficiente la sola contrattazione collettiva decentrata;
- il 2% che è commisurato non agli importi a base di gara ma agli importi a base delle procedure di affidamento, permette di ritenere che gli incentivi spettino per qualsiasi tipo di sistema di affidamento, compreso quello diretto.
Risposta del MIT
Con risposta al quesito, il MIT ha risposto che:
- l'art. 45 del D. Leg.vo 36/2023 non prevede più l'adozione di un apposito regolamento per la determinazione dei criteri di riparto degli incentivi. La semplificazione procedurale introdotta è volta a consentire alle amministrazioni di organizzarsi nel modo più efficiente. Rimane, comunque, ferma la necessità che la definizione dei criteri sia fatta mediante un atto a valenza generale, nel rispetto delle modalità previste dalla contrattazione collettiva e orientata al principio del risultato (si veda in proposito Incentivi per funzioni tecniche: chiarimenti ANAC sui criteri di riparto);
- con riferimento all'ambito di applicazione della disciplina degli incentivi, il MIT ha confermato che gli incentivi per funzioni tecniche possono essere erogati anche nel caso di affidamento diretto del contratto di appalto (si veda in proposito Incentivi per funzioni tecniche anche in caso di affidamento diretto del contratto di appalto).
Sul tema, si veda la scheda tematica Attività tecniche dei dipendenti della P.A.: requisiti e incentivi .