Circ. Cassa del Mezz. 11/03/1982, n. 178

1) Il primo comma della norma qui esaminata dispone che, su domanda dell'impresa e subordinatamente alla prestazione, per un importo equivalente, di fidejussione bancaria o di polizza fidejussoria assicurativa è corrisposto anche il 15 percento residuo, che anteriormente all'entrata in vigore della legge n. 741, era trattenuto all'atto del pagamento degli acconti per revisione prezzi.

Pertanto, sulla base dei due indicati presupposti: a) domanda dell'impresa; b) prestazione di garanzia fidejussoria d'importo equivalente al residuo 15%, gli acconti per revisione prezzi, a partire dal 17 dicembre 1981, data dell'entrata in vigore della legge, debbono essere pagati nella misura del 100% nei termini e con gli effetti di cui alla legge 21 dicembre 1974, n. 700.

AI riguardo, sul piano operativo si fa presente:

a) la fidejussione prestata, secondo quanto sopra stabilito, deve esse re di importo pari al residuo 15% che viene anticipatamente pagato, oltre ovviamente all'importo della relativa imposta di valore aggiunto (IVA);

b) il pagamento di tale residuo deve avvenire contestualmente agli acconti per revisione prezzi - tenuto conto che il ritardo nel pagamento stesso oltre i termini stabiliti negli artt. 38 e 39 del Capitolato generale per opere della Cassa comport

1) Il primo comma dell'articolo in esame stabilisce che l'eventuale anticipazione sul prezzo dell'appalto, che l'art. 12, commi 6, 7 e 8 del R.D. 18-11-1923, n. 2440 prevede possa essere autorizzata con decreto del Ministro per il Tesoro, deve essere accreditata entro se i mesi dalla data di presentazione dell'offerta all'impresa aggiudicataria dei lavo

1) La disposizione in esame al 1° comma introduce l'automaticità della corresponsione degli interessi in caso di ritardato pagamento.

In particolare viene disposto che gli interessi per ritardato pagamento dovuti in base a norme di legge, di Capitolato generale e speciale o di contratto, debbano essere computati e corrisposti in occasione del pagamento, in conto o a saldo, immediatamente successivo, senza necessità di apposite domande o riserve.

L'applicazione della norma di per sé non sembra porre problemi.

Infatti essa appare applicabile a tutti gli appalti in corso e quindi a tutti i pagamenti che sono disposti o che vanno a scadenza successivamente all'entrata in vigore della legge (17 dicembre 1981) ed è inderogabile in quanto non so no ammessi patti in contrario o in deroga (30 comma dell'art. 3).