Sent.C. Cass. 06/04/2001, n. 5156 | Bollettino di Legislazione Tecnica
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Sent.C. Cass. 06/04/2001, n. 5156

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1. Professionisti - Organi professionali - Potere di emanazione norme di deontologia vincolanti per gli iscritti - Facoltà di valutazione negativa sulla partecipazione ad un concorso (architetti) - Inosservanza - Conseguenze - Illecito disciplinare.
1. Il potere degli ordini professionali di emanare, nell'esercizio delle proprie attribuzioni di autoregolamentazione, norme interne di deontologia vincolanti per gli iscritti (potere discendente, per gli architetti, dall'art. 5, n. 4, della L. 24 giugno 1923 n. 1395, e dagli artt. 37, 43 e 45 del R.D. 23 ottobre 1925 n. 2537), implica anche la facoltà di valutazione negativa, rispetto al decoro della professione, della partecipazione ad un determinato concorso (nella specie: a carattere nazionale), e, quindi, rende legittima la diffida ad astenersi da tale partecipazione, che venga impartita, in esito a quella valutazione, dal consiglio nazionale, senza che il giudizio di valore ad essa sotteso sia in alcun modo sindacabile dall'iscritto, con la consequenziale configurabilità di illecito disciplinare in caso di inosservanza della diffida medesima.

1a. Ved. C. Stato V 7 marzo 2001 n. 1339R.
(L. 24 giugno 1923 n. 1395, art. 5 n. 4R; R.D. 23 ottobre 1925 n. 2537, artt. 37, 43 e 45)R

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