Articolo abrogato dal Reg. R. del 17/03/2014 n. 6. L’articolo 24 così recitava: “Art. 24 - (Agriturismo con caratterizzazione biologica) - 1. È classificata come agriturismo con caratterizzazione biologica l’azienda agrituristica che, oltre a garantire quanto previsto per gli agriturismi tradizionali, produce ed utilizza prodotti biologici.

2. Il riconoscimento della caratterizzazione biologica dell’azienda è condizionato allo svolgimento delle attività ed alla fornitura dei servizi di seguito elencati:

a) l’assoggettamento dell’azienda agricola al sistema di controllo e certificazione di un organismo riconosciuto e autorizzato ai sensi del regolamento (CEE) n. 2092/1991;

b) nel caso di attività di somministrazione di pasti e bevande, l’utilizzazione di almeno l’ 85 per cento di prodotti certificati da agricoltura biologica, di cui al regolamento (CEE) n. 2092/1991;

c) nel caso attività di vendita in azienda, la disponibilità esclusiva di prodotti regionali certificati da agricoltura biologica, di cui al regolamento (CEE) n. 2092/1991.

3. L’agriturismo con caratterizzazione biologica può prevedere inoltre:

a) la presenza di risorse genetiche autoctone, sia vegetali che animali, a rischio di erosione utilizzate per la produzione, la ristorazione e la vendita;

b) l’organizzazione di visite guidate in campo e/o agli impianti durante le fasi di trasformazione e di lavorazione dei prodotti aziendali;

c) l’allestimento di piccole zone espositive a carattere etnografico sugli usi e tradizioni contadine del territorio, con particolare riferimento alle tecniche di produzione biologica;

d) la disponibilità di un locale per la vendita dei prodotti, per la degustazione e promozione dei prodotti biologici tipici e tradizionali offerti;

e) l’offerta di materiale informativo su prodotti biologici locali e relative tecniche produttive;

f) l’utilizzazione per la trasformazione dei prodotti e la preparazione degli alimenti di strutture tradizionali quali ad esempio frantoi, mulini, cantine, locali per essiccazione o affumicatura, forni, cucine;

g) la presenza di un orto familiare biologico;

h) la disponibilità, in funzione delle stagioni e delle produzioni, della partecipazione attiva degli ospiti alla trasformazione dei prodotti aziendali con possibilità di approvvigionamento delle scorte annuali.”

Dalla redazione