Sent. C. Cass. civ. 11/01/1989, n. 78

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE II CIVILE

Con atto notificato in data 8 marzo 1975 Chiara Diana in Multineddu, premesso di essere proprietaria di una casa sita in Bulzi alla via Roma; che il proprietario confinante Agostino Piga, procedendo, nel luglio 1974, a lavori di ampliamento della propria casa, aveva parzialmente demolito e poi ricostruito la parte del muro divisorio di esclusiva proprietà di essa attrice, appoggiandovi una nuova costruzione; aveva, poi, arbitrariamente aperto, nella sopraelevazione dello stabile di sua proprietà, una finestra avente caratteristiche di veduta diret

Con il primo motivo, denunciando "nullità della sentenza per vizio relativo alla costituzione del giudizio", la ricorrente deduce che all'udienza del 16 marzo 1984 la causa è stata ritenuta per la decisione e la sentenza è stata deliberata senza la partecipazione a tale deliberazione del magistrato che era stato sostituito con decreto del presidente del tribunale in data 13 giugno 1981 al giudice relatore designato; che è, pertanto, nulla la sentenza impugnata ai sensi dell'art. 158 c.p.c. con riferimento all'art. 174 dello stesso codice.

Tale censura non è fondata.

Va precisato che dal verbale di udienza collegiale del 9 maggio 1980 risulta la sostituzione del giudice relatore con la dott.ssa Deiana, innanzi alla quale, con ordinanza di pari data, depositata il 2 giugno 1980, il tribunale rimise la causa per l'ulteriore trattazione (libero interrogatorio delle parti; supplemento di indagini tecniche).

Dopo l'espletamento dei predetti incombenti, la dott.ssa Deiana, in congedo, venne sostituita, con decreto del presidente del tribunale in data 13 giugno 1981, da altro relatore, che fissò l'udienza per la precisazione delle conclusioni e poi quella collegiale del 16 marzo 1984.

Nel verbale di questa udienza, nella quale la causa venne ritenuta per la decisione, si dava atto della designazione, da parte del presidente, della dott.ssa Deiana come giudice relatore in sostituzione del dott. Ricatti.

Da tali premesse si desume che nessuna irregolarità è riscontrabile nella sostituzione del relatore, avvenuta nella stessa udienza collegiale, svoltasi con la partecipazione del difensore dell'appellante.

Già questa suprema corte ha avuto occasione di affermare che la circostanza che il collegio, che ha partecipato alla discussione e deliberazione della causa, nella composizione risultante dal verbale di udienza, non comprenda il relatore originariamente designato non spiega effetti invalidanti, dovendosi presumere che quest'ultimo sia stato preventivamente so

La Corte accoglie il terzo motivo e rigetta gli altri. Cassa l'impugnata sentenza in relazione al motivo accolto e