1. Le “varianti in senso proprio” non determinano un sostanziale e radicale mutamento della progettazione originaria (come accade, ad esempio, nelle ipotesi di sensibile spostamento della localizzazione del manufatto, aumento del numero dei piani, creazione di un piano seminterrato, modifica del prospetto esterno etc.) e si sostanziano, quindi, in modificazioni qualitative o quantitative di irrilevante consistenza rispetto al progetto originario. Il titolo abilitativo che le riguarda, inoltre, viene rilasciato con lo stesso procedimento previsto per il rilascio del permesso di costruire e si pone, rispetto al titolo originario, in rapporto di accessorietà e complementarietà. Le “varianti essenziali” si