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R.D. 16/11/1939, n. 2232

Norme per l'accettazione delle pietre naturali da costruzione.
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Premessa

Sono approvate e rese obbligatorie le annesse norme, compilate dal Consiglio nazionale delle ricerche, per l'accettazione delle pietre naturali da cost

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Capo I - Norme generali
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Art. 1.

Le pietre naturali da impiegare nelle costruzioni e le relative caratteristiche fisiche meccaniche e chimiche sono stabilite, in ogni singolo caso, ten

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Art. 2.

Le caratteristiche delle pietre naturali da impiegare nelle costruzioni si determinano mediante le prove indicate negli articoli seguenti.

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Art. 3.

I campioni delle pietre naturali da sottoporre alle prove sono prelevati dalle forniture esistenti in cantiere e debbono presentare caratteristiche fis

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Capo II - Prove per la determinazione delle caratteristiche fisiche
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Art. 4.

Le prove relative alle caratteristiche fisiche consistono nella determinazione del peso volume, del peso specifico, del coefficiente d'imbibizione e de

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Art. 5.

Per stabilire il peso volume si fa il rapporto fra il peso G in grammi ed il volume V in cmc., e cioè G/V, determinato su materiale seccato a 110°. I

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Art. 6.

Per stabilire il peso specifico si fa il rapporto tra il peso p di una pietra allo stato asciutto e quello g dell'acqua distillata che può essere spos

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Art. 7.

Per stabilire il coefficiente d'imbibizione si fa il rapporto fra l'aumento di peso che subisce un provino di pietra, quando è saturo di acqua, ed il suo peso allo stato asciutto, e cioè

 

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Art. 8.

La resistenza della pietra all'azione disgregatrice causata dal gelarsi dell'acqua contenuta nei pori si prova su cubetti di 7,1 cm. di lato (sezione cmq. 50) per pietre di grana fina e di cm. 10 di lato (sezione cmq. 100) per le pietre di grana grossa. Nei provini sono indicate possibilmente le facce che sono parallele al piano di posa della pietra in cava.

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Capo III - Prove di resistenza meccanica
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Art. 9.

Le prove di resistenza meccanica sono quelle di resistenza alla compressione, usura, di rotolamento per il pietrisco e di flessione ed urto per le last

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Art. 10.

La resistenza alla compressione viene eseguita su quattro provini cubici aventi il lato di cm. 7,1 (sezione cmq. 50) per pietre di grana fina e di cm. 10 (sezione cmq. 100)

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Art. 11.

La prova di usura per attrito radente, viene fatta su due provini prismatici a base quadrata di cm. 7,1 di lato ed aventi una altezza non superiore a 5 cm. Collocati i provini nella macchina di prova devono essere compress

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Art. 12.

La prova di usura al getto di sabbia si eseguisce su un provino prismatico avente una base quadrata ben spianata di circa cm. 7,1 di lato. Esso viene posto nel

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Art. 13.

La prova di rotolamento viene fatta per pietrisco per massicciate stradali e si esegue con apparecchio «Deval», impiegando kg. 5 del pietrisco asciutto costituito da

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Art. 14.

La prova di flessione viene fatta per le lastre e viene eseguita su una lastra appoggiata a due coltelli a spigolo arrotondato caricata in mezzeria ser

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Art. 15.

La prova d'urto viene fatta pure per le lastre e viene eseguita lasciando cadere una palla di ghisa di kg. 1 su una lastra, appoggiata orizzontalmente

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Capo IV - Prove di resistenza chimica
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Art. 16.

Le prove di resistenza chimica sono quelle per determinare la resistenza alla salsedine marina.

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Allegato A - Elenco dei laboratori ufficiali

Laboratori sperimentali annessi alle cattedre di Scienza delle costruzioni:

del R. Istituto superiore d'ingegneria (Politecnico) di Torino;

del R. Istituto superiore d'ingegneria (Politecnico) di Milano;

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