Attuazione dell'articolo 11 del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77 in materia di contributi per interventi di prevenzione del rischio sismico.
Visto l’articolo 5, comma 2, della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
Visto l’articolo 1, comma 1, del decreto-legge 28 aprile 2009 n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77;
Visto il decreto-legge 28 aprile 2009 n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77 e , in particolare, l’articolo 11, con il quale viene istituito un Fondo per la prevenzione del rischio sismico;
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626721903887
Art. 1.
1. La presente ordinanza disciplina i contributi per gli interventi di prevenzione del rischio sismico, previst
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626721903888
Art. 2.
1. La somma disponibile per l'anno 2010 è utilizzata per finanziare le seguenti azioni nei limiti d'importo previsti dall'articolo 16:
a) indagini di microzonazione sismica;
b) interventi strutturali di rafforzamento locale o di miglioramento sismico, o, eventualmente, di demolizione e ricostruzione, degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile e degli edifici e delle opere che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un collasso, di cui all'articolo 2, comma 3 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 marzo 2003, n. 3274 ed alle Delib
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626721903889
Art. 3.
1. Il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri ripartisce i contributi tra le Regioni sulla base dell'indice medio di rischio sismico elaborato secondo i criteri riportati nell'allegato 2, a partire dai parametri di pericolosità e rischio sismico determinati
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626721903890
Art. 4.
1. Nel caso di interventi su strutture o infrastrutture pubbliche o nel caso di inter
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626721903891
Art. 5.
1. Il finanziamento previsto nella lettera a) del comma 1 dell'articolo 16 è destinato allo svolgimento di studi di microzonazione sismica almeno di livello 1, da eseguirsi con le finalità definite negli “Indirizzi e criteri per la microzonazione sismica” approvati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 13 novembre 2008.
2. I contributi di cui al comma 1 a valere sulle risorse stanziate all'articolo 11 del decreto legge 28 aprile 2009, n. 39 convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77, sono concessi, nel limite delle risorse disponibili, alle Regioni ed agli Enti Locali previo cofinanziamento della spesa in misura non inferiore al 50% del costo degli studi di microzonazione.
3. Le Regioni, sentiti gli Enti locali interessati, con proprio provvedimento individuano i territori nei quali e prioritaria la realizzazione degli studi di cui
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626721903892
Art. 6.
1. Le Regioni per gli ambiti di propria competenza predispongono le specifiche di realizzazione degli studi, sentiti gli Enti locali, entro novanta giorni dalla pubblicazione “del decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile di ripartizione delle risorse, di cui all’art. 3 comma 1”.N1
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626721903893
Art. 7.
1. Fermo restando quanto previsto dagli articoli 2, 3 e 5, comma 2, l'entità dei contributi “massimi” N1per lo svolgimento degli studi di microzonazione sismica è riportata in tabella 1, in ragione della popolazione residente sul territorio comunale alla data di pubblicazione della presente ordinanza. Il contributo di 18.000 euro si applica anche alle circoscrizioni con più di 100.000 abitanti. I sotto riportati importi non comprendono il cofinanziamento di cui all'articolo 5, comma 2.
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626721903894
Art. 8.
1. Per gli interventi di rafforzamento locale o di miglioramento sismico, o, eventualmente, di demolizione e ricostruzione, destinatari dei contributi di cui all' “articolo 2, comma 1”,
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626721903895
Art. 9.
1. Gli interventi di rafforzamento locale, oggetto del contributo di cui all'articolo 2, comma 1, lettera b), rientranti nella fattispecie definita come “riparazioni o interventi locali” nelle vigenti norme tecniche, sono finalizzati a ridurre od eliminare i comportamenti di singoli elementi o parti strutturali, che danno luogo a condizioni di fragilità e/o innesco di collassi locali.
2. R
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626721903896
Art. 10
1. La selezione degli interventi è affidata alle Regioni, secondo i programmi di cui all'art. 3, comma 3, tenuto conto delle verifiche tecniche eseguite ai sensi dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 marzo 2003, n. 3274. Le Regioni assicurano l'omogeneità dei criteri e delle verifiche eseguite.
2. Il contributo concesso a carico de
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626721903897
Art. 11.
1. Fermo restando quanto previsto dagli articoli 1 e 2, i contributi di cui all'articolo 2, comma 1, su
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Art. 12.
1. Per gli interventi di rafforzamento locale o di miglioramento sismico o, eventualmente, di demolizione e ricostruzione, destinatari dei contributi di cui all'articolo 2, comma 1, lettera c), il contributo per il singolo edificio &eg
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626721903899
Art. 13.
1. Per gli interventi di rafforzamento locale sugli edifici privati, di cui all'articolo 2, comma 1, lettera c), fermo restando quanto p
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626721903900
Art. 14.
1. La ripartizione dei contributi di cui all'articolo 12 fra le Regioni si effettua con i criteri riportati nell'allegato 2.
2. Le Regioni, previa definizione dei relativi criteri, individuano i Comuni su cui attivare i contributi di cui all'articolo 12, d'intesa con i Comuni interessati.
3. I Comuni predispongono i bandi di cui al comma 5 nei limiti delle risorse ripartite ai sensi del comma 2.
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626721903901
Art. 15.
1. I contributi concessi per la realizzazione degli interventi di cui all'articolo 2,
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626721903902
Art. 16.
1. Per l'annualità 2010 si provvede utilizzando le risorse pari a 42,504 milioni di euro di cui all'articolo 11 del decreto legge 28 aprile 2009 n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77, con la
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626721903903
Allegato 1 - Obiettivi e
criteri definiti dalla commissione di cui all’ordinanza del
presidente del consiglio dei ministri n. 3843/2010
Fermo restando l'obiettivo della riduzione del rischio sismico attraverso sia interventi sulle strutture ed infrastrutture, sia sulla migliore conoscenza dei fattori di rischio, la Commissione ha stabilito i criteri qualificanti seguenti:
1. Potranno essere finanziati interventi sia su edifici privati, sia su strutture e infrastrutture pubbliche.
2. I contributi per gli edifici privati di abitazione verranno graduati in relazione ad un indice di rischio a scala locale (ad esempio provinciale) basato su valutazioni a livello nazionale su dati del censimento ISTAT.
3. Per una programmazione più adeguata alle singole tipologie di edifici pubblici si dovrà al più presto ottenere un quadro complessivo del rischio sismico associato alle diverse tipologie di costruzioni di competenza delle diverse am
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626721903904
Allegato 2 - Ripartizione delle
risorse
1. Le risorse disponibili sono ripartite in ragione delle condizioni di rischio sismico dei beni esposti. Obiettivo primario è la riduzione del rischio di perdita di vite umane. A tal fine, sono considerati solo i comuni che hanno pericolosità sismica di base riferita all'accelerazione orizzontale massima ag, così come definita dalla ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 aprile 2006, n. 3519, con valori superiori o uguali a 0,125g. Il criterio di base della ripartizione e riferito ad una valutazione del rischio effettuata secondo la procedura descritta nei commi successivi.
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626721903905
Allegato 3 - Criteri di
priorità per interventi su edifici privati
1. Nella formazione delle graduatorie di priorità di finanziamento degli interventi su edifici privati la Regione terra conto dei seguenti indicatori, riferiti a ciascun edificio e secondo le modalità descritte nei successivi commi: tipo di struttura, epoca di realizzazione, occupazione giornaliera media riferita alla superficie totale lorda dell'edificio (somma di tutte le superfici coperte di tutti i piani abitabili), prospicienza su vie di fuga.
2. In tabella 1 sono riportati i punteggi base relativi alla tipologia di struttura ed all'epoca di realizzazione.
3. Tali punteggi vengono corretti moltiplicandoli per un fattore “F” proporzionale al rapporto fra il numero medio di occupanti giornalmente l'edificio (dimoranti stabilmente per le unità ad uso abitativo, esercenti arte o professione e impiegati in attività produttive per le unità immobiliari destinate a tali usi) e il contributo richiesto, moltiplicato per il valore dell'accelerazione di picco al suolo con periodo di ritorno pari a 475 anni espresso in g (il valore di F non può superare 100):
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626721903906
Allegato 4 - Modulo per la
richiesta di contributo ai sensi dell’articolo 14, comma 5
Attuazione dell’articolo 11 del decreto-legge 28 aprile 2009 n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77, O.P.C.M. n. XXXX del YYYY
Fondo per la prevenzione del rischio sismico
Schema di richiesta di incentivo per interventi strutturali di rafforzamento locale o di miglioramento sismico, o, eventualmente, di demolizione e ricostruzione, di edifici privati (art. 2, comma 1, lettera c))
data ........................................... Regione ....................................................................................................
Al Sindaco del Comune di: .................................................................................................................. prov. ...............classificato sismico dal (1) ...................................................................... declassificato dal ...................... al ......................
Ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 28/12/2000, n. 445 e successive modificazioni, il/la sottoscritto/a
(nome) ........................................................................................................................... (cognome) .....................................................,nato a ......................................................................................................... prov. ..........., il ........................, residente a.............................................................................................. prov. .........., via/piazza .................................................................................................. n. ......................., CF: ............................................................................................ in qualità di (2):
❑ proprietario di edificio singolo
❑ amministratore di edificio condominiale formalmente costituito (3)
❑ rappresentante della comunione designato all’unanimità (4)
CHIEDE
di poter accedere agli incentivi previsti dall’articolo 12 dell’ordinanza per interventi strutturali di (5):
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Allegato 5 - Condizioni per
l'applicabilità del rafforzamento locale (assenza di carenze
gravi) - articolo 11, c.2
Per gli interventi di rafforzamento locale su edifici, la verifica di assenza di carenze gravi richiamate al comma 3 dell'articolo 9 può essere considerata soddisfatta se l'edificio rispetta contemporaneamente tutte le condizioni di seguito riportate. Tali condizioni sono valide solo ai fini del contributo concesso con la presente ordinanza.
a. Per edifici in muratura con le seguenti caratteristiche:
— Altezza non oltre 3 piani fuori terra,
— assenza di pareti porta
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Allegato 6 - Indicazioni di
massima per la definizione di edificio e per le procedure di
erogazione dei contributi - Articolo 14
1. I beneficiari dei contributi sono i proprietari di edifici, la cui definizione è riportata di seguito
2. Gli edifici sono intesi come unità strutturali minime di intervento. Gli edifici possono essere isolati, ossia separati da altri edifici da spazi (strade, piazze) o da giunti sismici, come normalmente accade per le costruzioni in cemento armato o in acciaio edificate in accordo con le norme sismiche, oppure possono costituire parti di aggregati strutturali più ampi. In questo secondo caso più edifici, anche realizzati con tecnologie diverse, in qualche modo interagiscono fra di loro in caso di sisma ed essi vengono identificati dal progettista sulla base di considerazioni riguardanti il livello di interazione fra di essi: se l
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626721903909
Allegato 7 - Elenco dei comuni
con ag>0,125g e periodi di classificazione
Parte di provvedimento in formato grafico
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Formazione specialistica su attività, incombenze e responsabilità del Direttore dei Lavori (DL) e delle altre figure tecniche di supporto. Disamina e approfondimenti dell'attività del Direttore dell'Esecuzione (DEC) negli appalti di servizi e forniture. Programma aggiornato al Nuovo Codice Appalti
Trattazione sistematica ed analitica delle tematiche afferenti alle espropriazioni per pubblica utilità, degli aspetti più controversi del procedimento ablativo, dell’indennità di esproprio, dell’occupazione illegittima e delle sue soluzioni, tra cui l’art.42 bis del D.P.R. n. 327/2001, e degli strumenti alternativi agli espropri.
Formazione specialistica sulle modifiche apportate dal D.lgs. n. 36/2023 all'area degli appalti pubblici e concessioni con focus sui compiti, funzioni e responsabilità del RUP, sulle modalità di indizione e conduzione delle procedure di affidamento, sull’esecuzione e sul contenzioso
Formazione specialistica su attività, incombenze e responsabilità del Direttore dei Lavori (DL) e delle altre figure tecniche di supporto. Disamina e approfondimenti dell'attività del Direttore dell'Esecuzione (DEC) negli appalti di servizi e forniture. Programma aggiornato al Nuovo Codice Appalti
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Formazione specialistica su attività, incombenze e responsabilità del Direttore dei Lavori (DL) e delle altre figure tecniche di supporto. Disamina e approfondimenti dell'attività del Direttore dell'Esecuzione (DEC) negli appalti di servizi e forniture. Programma aggiornato al Nuovo Codice Appalti
D. Min. Infrastrutture e Trasporti 17 Gennaio 2018
Con commenti introduttivi a cura di: Ing. Nicola Mordà, Ing. Alfonso Mancini
Testo completo del decreto - Ambito applicativo, vigenza e periodo transitorio - Commento introduttivo alle principali novità - Indici e ausili alla consultazione.
Edizione emendata giugno 2018
6° edizione riveduta e aggiornata
La legislazione Urbanistica - La pianificazione urbanistica comunale - I piani sovracomunali - La normativa tecnica del territorio - I programmi di attuazione - La regolamentazione dell’attività edilizia - La normativa tecnica dell’edilizia - La sostenibilità
PROGETTO - VERIFICA - RECUPERO
Carichi e azioni sulle costruzioni in muratura - Normativa tecnica sulle murature - Prescrizioni per le murature in zona sismica - Valutazione delle costruzioni esistenti e interventi - Progetti svolti su costruzioni esistenti e nuove
Tecniche di calcolo e di misurazione, strumenti - Le forze - Analisi delle sezioni - Normativa tecnica per il calcolo strutturale - Requisiti prestazionali e di sicurezza delle strutture - Approccio al progetto della struttura
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Fogli elettronici affidabili per i calcoli basilari di più frequente utilizzo
ANALISI E COMPARAZIONE TECNICO-ECONOMICA TRA SISTEMI COSTRUTTIVI
I sistemi costruttivi sismoresistenti nelle NTC 2018 - Analisi di un edificio con telaio in cemento armato - Analisi di un edificio a pareti portanti tipo ICF - Analisi di un edificio a pannelli in legno tipo X-Lam - Comparazione tra le varie soluzioni progettuali .
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