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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
D. P.C.M. 16/02/2007
D. P.C.M. 16/02/2007
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[Premessa]IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 24 febbraio 1992, n. 225, concernente l’istituzione del Servizio nazionale di protezione civile; |
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1. PremessaIl Dipartimento della Protezione Civile, ai sensi del comma 4, art. 20 del D.Lgs.334/99 R e s.m.i. (noto come Legge Seveso), ha predisposto in collaborazione con i ministeri competenti e le regioni il presente documento, relativo alle nuove «Linee Guida per l’informazione alla popolazione» che si trovi a vario titolo nelle zone ove sono ubicati stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante. Le Linee Guida, che sostituiscono le precedenti emanate nel 1995, sono indirizzate ai Sindaci dei comuni dove sono ubicati i predetti stabilimenti industriali nonché ai Sindaci dei comuni limitrofi che potrebbero essere interessati dagli effetti di un incidente rilevante, sulla base degli scenari incidentali riportati nel Piano d’Emergenza Esterno (PEE) di ogni singolo stabilimento. |
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2. Scopo e utilità dell’informazione alla popolazione sul rischio industrialeL’obiettivo prioritario di questa tipologia d’ informazione è quello di rendere consapevoli i cittadini dell’esistenza del rischio industriale e della possibilità di mitigare le conseguenze di un incidente rilevante attraverso i comportamenti di autoprotezione e con l&r |
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3. Il piano d’emergenza esterno agli stabilimenti a rischio di incidente rilevante(Art.20 D.Lgs.334/99 e s.m.i.)Per minimizzare le conseguenze provocate da incidenti rilevanti connessi a determinate sostanze pericolose il D.Lgs. 334/99 e s.m.i. prevede tra l’altro per ogni stabilimento industriale la redazione di appositi piani di emergenza: piano di emergenza interna (PEI) e piano di emergenza esterna (PEE). I primi individuano le azioni che devono compiere i lavoratori e le squadre di soccorso, in caso di emergenza interna allo stabilimento, mentre i PEE organizzano e coordinano azioni e interventi da effettuare principalmente all’esterno dello stabilimento per ridurre i danni e informare la popolazione dell’evento |
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4. Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini e i lavoratori (All. V del D.Lgs.334/1999 e s.m.i.)La Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini e i lavoratori (All. V del D.Lgs.334/1999 e s.m.i.), di seguito denominata Scheda, è composta di nove Sezioni di cui le prime sette costituiscono i contenuti minimi da trasmettere alla popolazione che a vario titolo è presente nel Comune ove |
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4.1 COME LEGGERLA E UTILIZZARLASezione 1 - Informazioni utili per l’identificazione dell’azienda In questa Sezione sono indicati: nome della Società - indirizzo dello Stabilimento/deposito responsabile dello Stabilimento e portavoce della Società - documentazione presentata dalla Società per gli adempimenti di legge (Notifica e/o Rapporto di Sicurezza). Sezione 2 – Enti cui è stata comunicata la assoggettabilità alla normativa o a cui è possibile richiedere informazioni Qui sono riportate le informazioni utili per l’identificazione delle Amministrazioni, Enti, Istituti ed Uffici a cui è stata comunicata la assoggettabilità dello stabilimento alla normativa o a cui è possibile richiedere informazioni in merito. Si suggerisce per una maggiore utilizzabilità di queste informazioni di integrarla con gli indirizzi, i nomi e i recapiti telefonici dei Servizi di primo soccorso e di quelli coinvolti nella pianificazione d’emergenza nonché di eventuali uffici e servizi istituiti per fornire informazioni alla cittadinanza. Nella Sezione sono indicati gli uffici pubblici presso cui è conservata la documentazione che per legge è a disposizione dei cittadini per la consultazione. In questa Sezione devono essere riportate anche le informazioni riguardanti le autorizzazioni e le certificazioni adottate in campo ambientale dallo stabilimento. Sezione 3 - Descrizione delle attività svolte nello stabilimento Qui si riportano le informazioni fornite dalla azienda sulle attività produttive e di deposito che si svolgono nello stabilimento. Il gestore descrive le attività della propria azienda (informazioni generali, dati tecnici, impianti e cicli produttivi, tipo di prodotti, ecc.). Particolare rilevanza ai fini della comunicazione assumono tutte quelle informazioni che riguardano le azioni che l’industria intraprende per migliorare la sicurezza degli impianti. In questa Sezione è riportata anche una descrizione del territorio circostante con l’indicazione delle strutture vulnerabili, quali scuole, ospedali e altro, che presentino caratteristiche di elevata frequentazione di pubblico nonché una cartografia in scala adeguata che evidenzi i confini dello stabilimento e delle principali aree produttive, logistiche e amministrative. Sezione 4 - Sostanze e preparati soggetti al D.Lgs. 334/99 e s.m.i. suscettibili di causare un eventuale incidente rilevante In questa Sezione sono riportati sia i nomi comuni e altri indici identificativi delle sostan |
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5. La diffusione dell’informazioneIl destinatario prioritario dell’informazione è la popolazione presente a vario titolo nelle aree interessate dalle conseguenze e dagli effetti di un incidente rilevante che non costituisce un insieme omogeneo di individui. È bene tenere conto nella predisposizione dell’azione informativa delle caratteristiche di età,livello di istruzione, stato socio-economico della popolazione, così come dei differenti livelli di vulnerabilità che caratterizzano alcuni gruppi di popolazione (anziani, disabili, stranieri) e della presenza di strutture sensibili (scuole, ospedali, centri commerciali ed altri luoghi ad alta frequentazione). Per organizzare una campagna informativa è necessario dotarsi di strumenti utili per rendere efficace la comunicazione finalizzata a far interiorizzare ai cittadini una risposta comportamentale corretta se colpiti da un evento straordinario. Le modalità di diffusione dell’informazione possono essere: la distribuzione di materiali informativi quali la Scheda informativa, opuscoli e depliant, l’organizzazione di incontri pubblici con la cittadinanza (anche all’interno degli |
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6. Coinvolgimento dei destinatari dell’informazioneAl fine di raggiungere i destinatari dell’informazione in modo ampio e maggiormente efficace &e |
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6.1 PAGINA WEBA seguito della crescente diffusione della rete internet, può risultare efficace sviluppare un sito web d’informazione sul rischio di incidente rilevante predisposto per la consultazione on-line da parte dei cittadini. Le pagine web dedicate alla divulgazione di informazioni sul rischio di incidente rilevante possono essere ospitate nel sito del Comune. |
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6.2 ASSEMBLEE PUBBLICHE E SPORTELLO INFORMATIVOL’assemblea pubblica aperta a tutta la cittadinanza consente di raggiungere i soggetti più attivi all’interno della comunità favorendo lo scambio di opinioni, la visibilità delle is |
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6.3 ESERCITAZIONILa pianificazione di simulazioni d’allarme e di esercitazioni per l’emergenza rientra nelle azioni consigliate per facilitare la memorizzazione delle informazioni e favorire la risposta della cittadinanza in emergenza. Le simulazioni e le esercitazioni devono riguardare prevalentemente: – i segnali d’allarme e di cessato allarme; |
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6.4 INIZIATIVE PER LA POPOLAZIONEPer tenere desta l’attenzione della cittadinanza sui contenuti dell’informazione si suggerisce di organizzare possibilmente ogni anno giornate dedicate al tema dell’incidente rilevante. Nell’ambito dell’iniziativa, si potrebbero distribuire opuscoli e gadget, coinvolgend |
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