Rivista online e su carta in tema di
- Opere e lavori privati e pubblici
- Edilizia e urbanistica
- Professioni tecniche
ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
D. Min. Ambiente 16/05/1996
D. Min. Ambiente 16/05/1996
Testo coordinato con le modifiche introdotte da:
- D. Min. Interno 27/01/2006
- D. Min. Interno 27/12/2017
Scarica il pdf completo | |
---|---|
[Premessa]IL MINISTRO DELL'AMBIENTE di concerto con I MINISTRI DELL'INDUSTRIA |
|
Art. 1.Il presente decreto stabilisce, ai fini della salvaguardia ambientale, sanitaria e di sicurezza i requisiti tecnici di omo |
|
Art. 2.Ai fini del presente decreto si intende per: benzina: qualunque distillato di petrolio corrispondente ai seguenti codici doganali: NC 27100026-27100027-27100029-27100032-27100034-27100036; impianto di distribuzione carburanti: ogni installazione in cui la benzina viene erogata ai serbatoi degli autoveicoli da serbatoi di stoccaggio; impianto nuovo: si intende quello realizzato con concessione rilasciata dopo il 30 giugno 1996 e da installare su sito precedentemente non utilizzato quale impianto di distribuzione automatica di carburante; distributore: apparecchio finalizzato all'erogazione di benzina. Può essere dotato di idonea unità di pompaggio in grado di aspirare da serbatoi di stoccaggio, oppure può essere collegato ad un sistema di pompaggio centralizzato. Se inserito in un impianto di distribuzio |
|
Art. 3.1. Ai fini dell'omologazione dei dispositivi componenti il sistema di recupero dei vapori, l'efficienza media del sistema di recupero non deve essere inferiore all'80%, raggiunto con un valore medio del rapporto V/L compreso tra 0,95 e 1,05. Il raggiungimento del valore di efficienza viene comprovato da una prova effettuata sul prototipo. Sino alla emanazione di una specifica regola tecnica da parte degli organi competenti, in via provvisoria l'efficienza deve essere determinata con prove effettuate con sistemi di misura utilizzanti il metodo |
|
Art. 4. |
|
Art. 5.N31. I distributori per l'erogazione dei liquidi di categoria A e B devono essere provvisti di: a) marcatura CE e relativa dichiarazione di conformità ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 126. Tale marcatura CE deve attestare il distributore come costruito in maniera idonea in conformità all'analisi di rischio effettuata dal fabbricante ai sensi di tutte le direttive comunitarie e norme applicabili. Si considerano costruiti come sopra specificato, ai sensi della direttiva n. 94/9/CE |
|
Art. 6.1. Per tutti gli impianti viene istituito il registro di impianto, che dovrà essere custodito dall'esercente. |
|
Allegato A - Requisiti tecnici di installazione e di costruzione dei sistemi di recupero dei vapori a corredo di impianti di distribuzione di carburanti liquidi1. Generalità Il termine sistema di recupero dei vapori - Fase I indica l'insieme dei dispositivi e delle procedure atti a prevenire l'emissione in atmosfera di composti organici volatili durante i travasi di carburanti liquidi dai veicoli di trasporto (carri serbatoio ferroviari, autobotti, autocisterna e simili) ai serbatoi di stoccaggio a servizio di impianti di distribuzione. I sistemi di recupero dei vapori - Fase I, definiti anche con il termine di travasi a ciclo chiuso, sono disciplinati dalle prescrizioni di cui all'art. 72 - Titolo V del decreto ministeriale 31 luglio 1934. Il termine sistema di recupero dei vapori - Fase II indica l'insieme dei dispositivi e delle procedure atti a prevenire l'emissione in atmosfera di composti organici volatili durante i rifornimenti di veicoli a motore. Tale insieme di procedure e di dispositivi, di seguito indicato più brevemente come sistema di recupero dei vapori, comprende pistole di erogazione predisposte per il recupero dei vapori, tubazioni flessibili coassiali o gemellate, ripartitori coassiali per la separazione della linea dei vapori dalla linea di erogazione del carburante, collegamenti interni ai distributori, linee interrate per il passaggio dei vapori dai distributori verso i serbatoi di stoccaggio, nonché tutte le apparecchiature e i dispositivi atti a garantire il funzionamento degli impianti in condizioni di sicurezza e di efficienza. 2. Classificazione dei sistemi di recupero dei vapori In base al princìpio di funzionamento i sistemi di recupero dei vapori di benzine sono classificati in: a) sistemi di recupero dei vapori a circolazione naturale; b) sistemi di recupero dei vapori a circolazione forzata. a) Sistemi di recupero dei vapori a circolazione naturale. La pressione esistente nel serbatoio del veicolo, e la depressione che si crea nel serbatoio di stoccaggio quando si estrae da essa il carburante, determinano il passaggio dei vapori dal serbatoio del veicolo verso il serbatoio durante il rifornimento. I sistemi di recupero dei vapori che operano in base a questo princìpio, senza l'impiego di pompe a vuoto, aspiratori o altri dispositivi atti a facilitare la circolazione dei vapori, vengono definiti sistemi di recupero dei vapori a circolazione naturale. |
|
Allegato B - Esami e prove di laboratorio1. Esame costruttivo del distributore 1.1. Scopo La prova è finalizzata all'individuazione delle caratteristiche costruttive e funzionali del distributore in esame. 1.2. Contenuto dell'esame costruttivo. I dati caratteristici del distributore in esame saranno riportati sulla scheda delle prove di laboratorio, e dovranno comprendere: a) le dimensioni di ingombro del distributore (in millimetri); b) la conformazione del distributore (singolo, doppio, monofronte, bifronte); c) la configurazione del distributore (parallelepipedo, cilindrico ecc.); d) il numero delle pistole che è possibile collegare al distributore; e) il tipo e lo spessore del fasciame del distributore. 2. Esame costruttivo dell'impianto elettrico 2.1. Scopo La prova è finalizzata all'individuazione dei dati caratteristici di ogni singolo componente elettrico ed elettronico del distributore in esame, valutandone l'idoneità all'impiego ai fini antincendi. 2.2. Contenuto dell'esame dell'impianto elettrico I dati caratteristici dei componenti dell'impianto elettrico del distributore in esame saranno riportati sulla scheda delle prove di laboratorio, e dovranno comprendere: a) le caratteristiche del motore della pompa di circolazione del carburante (tipo, esecuzione, custodia, potenza, n.ro giri/min., estremi delle certificazioni acquisite); b) le caratteristiche dell'interruttore del motore della pompa di circolazione del carburante (tipo, esecuzione, estremi delle certificazioni acquisite); c) le caratteristiche del motore della pompa a vuoto del circuito di recupero vapori, se presente (tipo, esecuzione, custodia, potenza, n.ro giri/min., estremi delle certificazioni acquisite); d) le caratteristiche dell'interruttore del motore della pompa a vuoto, se presente (tipo, esecuzione, estremi delle certificazioni acquisite); e) le caratteristiche dell'elettrovalvola di intercettazione del carburante (tipo, esecuzione, estremi delle certificazioni acquisite); f) le caratteristiche del sensore di calore, se presente (tipo, esecuzione, estremi delle certificazioni acquisite); g) le caratteristiche del sensore di pressione (tipo, esecuzione, estremi delle certificazioni acquisite); h) le caratteristiche dell'impianto di illuminazione (tipo, esecuzione, custodie, grado di protezione, zona di posa in opera, estremi delle certificazioni acquisite); i) le caratteristiche delle scatole di connessione (tipo, esecuzione, grado di protezione, zona di posa in opera, estremi delle certificazioni acquisite); l) le caratteristiche delle morsettiere (tipo, zona di posa in opera); m) le caratteristiche dei cavi elettrici e dei pressacavi (tipo, esecuzione, zona di posa in opera, estremi delle certificazioni acquisite). 3. Esame dell'impianto idraulico 3.1. Linea di erogazione del carburante 3.1.1. Scopo. La prova è finalizzata all'individuazione dei dati caratteristici di ogni singolo componente della linea di erogazione del carburante per il distributore in esame, valutandone l'idoneità all'impiego ai fini antincendi. 3.1.2. Contenuto dell'esame dell'impianto idraulico. I dati caratteristici dei componenti della linea di erogazione del carburante saranno riportati sulla scheda delle prove di laboratorio, e dovranno comprendere: a) le caratteristiche della pompa di circolazione del carburante (tipo, materiali, prevalenza, estremi delle certificazioni acquisite); b) le caratteristiche delle tubazioni (tipo, diametri, materiali, estremi delle certificazioni acquisite); c) le caratteristiche della pistola erogatrice (tipo, esecuzione, numero delle posizioni di apertura, estremi delle certificazioni acquisite); d) le caratteristiche dello sfiato del sistema di disareazione, se presente (ubicazione, tipo e materiale del tagliafiamma, estremi delle certificazioni acquisite); e) le caratteristiche del rivelatore di erogazione (tipo, materiale, ubicazione); f) le caratteristiche della valvola di sicurezza a fusione e distacco (tipo, materiale, ubicazione, estremi delle certificazioni acquisite), se presente. 3.2. Linea di recupero dei vapori 3.2.1. Scopo. La prova è finalizzata all'individuazione dei dati caratteristici di ogni singolo componente della linea di recupero dei vapori per il distributore in esame, valutandone l'idoneità all'impiego ai fini antincendi. 3.2.2. Contenuto dell'esame dell'impianto idraulico. I dati caratteristici di ogni singolo componente della linea di recupero dei vapori saranno riportati sulla scheda delle prove di laboratorio, e dovranno comprendere: a) la descrizione del princìpio di funzionamento (a circolazione naturale, a circolazione forzata mediante pompa a vuoto, a circolazione forzata tramite eiettore idraulico, etc.); b) le caratteristiche della pompa a vuoto del circuito di recupero vapori, se presente (tipo, materiale, prevalenza, ubicazione, estremi delle certificazioni acquisite); c) le caratteristiche dell'iniettore idraulico del circuito di recupero vapori, se presente (tipo, materiale, ubicazione); d) le caratteristiche del ripartitore coassiale (tipo, diametri, materiali, ubicazione); e) le caratteristiche delle tubazioni (tipo, diametri, materiali, estremi delle certificazioni acquisite); f) le caratteristiche della valvola di sicurezza a fusione e distacco (tipo, materiale, ubicazione, estremi delle certificazioni acquisite), se presente; g) le caratteristiche del sensore di pressione, se presente (tipo, ubicazione, estremi delle certificazioni acquisite). 4. Esame della testata contometrica 4.1. Scopo La prova è finalizzata all'individuazione delle caratteristiche costruttive e di funzionamento della testata |
Dalla redazione
- Prevenzione Incendi
- Impiantistica
- Ambiente, paesaggio e beni culturali
- Impianti di riscaldamento e condizionamento
- Impianti di riscaldamento e condizionamento
- Inquinamento atmosferico
Impianti termici civili: requisiti tecnici, limiti di emissione, abilitazione alla conduzione, soggetti coinvolti, obblighi e sanzioni
- Alfonso Mancini
- Ambiente, paesaggio e beni culturali
- Impiantistica
- Impianti di riscaldamento e condizionamento
- Inquinamento atmosferico
Gas fluorurati a effetto serra (F-gas): disciplina, certificazione e attestazione (patentino frigoristi)
- Angela Perazzolo
- Inquinamento atmosferico
- Ambiente, paesaggio e beni culturali
Riduzione delle emissioni nazionali di inquinanti atmosferici
- Angela Perazzolo
- Beni culturali e paesaggio
- Ambiente, paesaggio e beni culturali
Le norme per la tutela degli alberi monumentali
- Alfonso Mancini
- Ambiente, paesaggio e beni culturali
- Edilizia e immobili
- Beni culturali e paesaggio
- Edilizia privata e titoli abilitativi
- Titoli abilitativi
Interventi edilizi e vincolo paesaggistico
- Dino de Paolis
- Studio Groenlandia
- Energia e risparmio energetico
Progettazione ecocompatibile di smartphone e tablet
- Energia e risparmio energetico
Etichettatura energetica di smartphone e tablet
15/11/2024
- Comunità energetiche: perderemo i 2 miliardi del Pnrr da Italia Oggi
- Privacy violata per errore, non scatta la sanzione da Italia Oggi
- Rinnovabili nel limbo da Italia Oggi
- Energia green. Via agli aiuti per energivori da Italia Oggi
- Materie prime, slitta la stretta da Italia Oggi
- Rigenerazione e Piani urbani, enti vicinissimi ai target Pnrr da Italia Oggi