La circolare, redatta in collaborazione con la Consulta nazionale delle persone disabili, intende fornire delle linee guida che, nell’ambito dei criteri generali stabiliti dal D.M. 10.3.1998, recante «Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro», siano di ausilio a datori di lavoro, professionisti e responsabili della sicurezza per tenere conto, nella valutazione dei rischi, della eventuale presenza di persone disabili. Sono inoltre forniti indirizzi di carattere progettuale, gestionale e di intervento aventi lo scopo di migliorare i livelli di sicurezza in relazione alle valutazioni compiute, nonché misure esemplificative di tipo edilizio o impiantistico.
Come noto il decreto legislativo n. 626/1994, e le successive modifiche ed integrazioni, impone, tra l'altro, di predisporre un documento per la valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro. In particolare il decreto ministeriale 10 marzo 19
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Allegato - LINEE GUIDA PER LA
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO NEI LUOGHI DI LAVORO OVE
SIANO PRESENTI PERSONE DISABILI.
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58144478445
MINISTERO DELL'INTERNO -
Dipartimento dei Vigili del fuoco del soccorso pubblico e della
difesa civile Consulta nazionale delle persone disabili e delle loro
famiglie1. Introduzione.
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58144478446
1.1. Scopo.
Queste linee guida sono state concepite nell'ambito dei criteri generali stabiliti dal decreto 10 marzo 1998 come ausilio ai datori di lavoro, ai professionisti ed ai responsabili della sicurezza per tenere conto nella valutazione del rischio della presenza (previst
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58144478447
1.2. Articolazione delle linee
guida.
Secondo lo schema previsto dal decreto legislativo n. 626 del 1994 e dal decreto ministeriale 10 marzo 1998, le linee guida forniscono le indicazioni necessarie per
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2. La valutazione del rischio.
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2.1. L'identificazione delle
caratteristiche ambientali.
Lo scopo della valutazione e della conseguente scelta delle misure di sicurezza si intende raggiunto se nei luoghi considerati risultano risolte, anche attraverso i sistemi di gestione, tutte quelle condizioni che rendono difficile o impossibile alle persone con limitazioni alle capacità fisiche, cognitive, sensoriali o motorie il movimento, l'orientament
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58144478450
2.1.1. La mobilità in
caso di emergenza.
Gli elementi che rendono difficile la mobilità in caso di emergenza possono essere individuati negli ostacoli di tipo edilizio presenti nell'ambiente. In particolare, una prima sommaria elencazione può comprendere:
la presenza di gradini od ostacoli sui percorsi orizzontali;
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2.1.2. L'Orientamento in caso
di emergenza.
Al verificarsi di una situazione di emergenza la capacità di orientamento può essere resa difficile dall'inadeguatezza della segnaletica presente in rapporto all'ambiente o alla conoscenza di questo da p
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2.1.3. La percezione
dell'allarme e del pericolo.
La percezione dell'allarme o del pericolo può essere resa difficile dall'inadeguatezza dei relativi sistemi di segnalazione. In p
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2.1.4. L'individuazione delle
azioni da compiere in caso di emergenza.
L'individuazione delle azioni da compiere in caso di emergenza può essere resa difficile dall'inadeguatezza del sistema di comunicazione.
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58144478454
3. Misure edilizie ed
impiantistiche.
Le misure di tipo edilizio o impiantistico devono essere necessariamente coordinate con quelle di car
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3.1 Le misure per facilitare la
mobilità.
Le misure finalizzate a rendere più agevole l'esodo in caso di emergenza possono riguardare, anche in questo caso a puro titolo esemplificativo e non esaustivo, i seguenti punti:
adeguamento dei percorsi ai requisiti di complanarità della pavimentazione;
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3.2 Le misure per facilitare
l'orientamento.
Tale obiettivo si può essenzialmente raggiungere integrando la cartellonistica di sicurezza con l'adozione di sistemi ad essa complementari e/o alternativi, secondo il criterio stabilito anche dal decreto legislativo n. 493 del 1996.
In particolare, dovrà essere verificat
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3.2.1. Le misure per facilitare
la percezione dell'allarme e del pericolo.
La percezione dell'allarme può avvenire attraverso segnali acustici, segnali luminosi o vibrazioni. Sovente, peraltro, nei luoghi di lavoro l'allarm
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3.2.2. Le misure per facilitare
la determinazione delle azioni da compiere in caso di emergenza.
L'individuazione delle misure per facilitare le azioni da intraprendere quando si verifica una situazione di emergenza richiede una valutazione sulla capacità di comprendere i messaggi da parte delle persone presenti ivi comprese le persone estranee al luogo stesso.
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4. Misure organizzative e
gestionali.
Il decreto 10 marzo 1998 prevede che, all'esito della valutazione dei rischi d'incendio e dei provvedimenti intrapresi per eliminarli, ovvero ridurli, il datore di lavoro o il responsabile della sicurezza del luogo adotta le necessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso d'incendio, riportandole in un piano di emergenza elaborato in conformità ai criteri di cui al
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5. Appendice informativa.
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58144478461
5.1. Le norme vigenti in
materia di abbattimento di barriere architettoniche.
Legge 9 gennaio 1989, n. 13 (Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati). R
Decreto ministeriale 16 giugno 1989, n. 236 (Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e
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58144478462
5.2. Termini e definizioni di
prevenzione incendi.
I contenuti del decreto ministeriale 30 novembre 1983 (termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi) R vanno integrati con specifiche d
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58144478463
5.3 Decreto ministeriale 10
marzo 1998.
Ai fini delle presenti linee guida si riporta in esteso il punto 8.3 del decreto, rimandandolo ad una sua lettura integrale per quanto concerne altri aspetti qui considerati.
"8.3. Assistenza alle persone disabili in caso di incendio.
8.3.1. Generalità.
Il datore di lavoro deve individuare le necessità particolari dei lavoratori disabili nelle fasi di pianificazione delle misure di sicurezza antincendio e delle procedure di evacuazione del luogo di lavoro.
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PREMESSA E NORMATIVA DI RIFERIMENTO - AMBITO DI APPLICAZIONE - MISURE DI PREVENZIONE GENERALI (Dimostrazione del rispetto dei valori limite; Superamento dei valori limite) - VALORI LIMITE (Grandezze; Effetti non termici; Effetti termici; Deroghe ai valori limite; Deroghe ministeriali) - VALUTAZIONE DEI RISCHI E VERIFICA DEL SUPERAMENTO DEI VALORI LIMITE (Precisazione delle misure adottate; Luoghi accessibili al pubblico già oggetto di valutazione; Accesso al documento elaborato da datori di lavoro privati; Accesso al documento elaborato da datori di lavoro pubblici; Aggiornamento della valutazione dei rischi) - INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI - MISURE SPECIFICHE ALLA LUCE DEGLI ESITI DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI (Superamento dei VA; Superamento dei VLE; Misure specifiche in caso di superamento di VLE relativi agli effetti sanitari; Personalizzazione delle misure di sicurezza; Segnaletica) - SORVEGLIANZA SANITARIA (Lavoratori che segnalano effetti indesiderati; Superamento dei VLE) - SANZIONI (Sanzioni a carico del datore di lavoro; Sanzioni a carico del datore di lavoro e/o del dirigente; Sanzioni a carico del medico competente) - RAPPORTO CON LA DISCIPLINA SUGLI AGENTI FISICI.
Come impostare, condurre e concludere le procedure di affidamento.
Guida operativa ai RUP e alle strutture di supporto nell'affidamento di servizi e forniture. Analisi dei fabbisogni, programmazione, impostazione delle procedure di gara e gestione delle fasi di affidamento. Focus sul sotto soglia e cenni ai settori speciali.
Analisi sistematica della complessa normativa, richiami giurisprudenziali, prassi e orientamenti finalizzati a garantire la completa operatività delle società partecipate alla luce delle criticità più ricorrenti. Aggiornamento di carattere avanzato indirizzato a professionisto già operanti nel settore.
Analisi degli interventi edilizi di manutenzione o ristrutturazione dai quali discende l’obbligo della dichiarazione di variazione in catasto e aggiornamento della rendita
Come impostare, condurre e concludere le procedure di affidamento.
Guida operativa ai RUP e alle strutture di supporto nell'affidamento di servizi e forniture. Analisi dei fabbisogni, programmazione, impostazione delle procedure di gara e gestione delle fasi di affidamento. Focus sul sotto soglia e cenni ai settori speciali.
Analisi sistematica della complessa normativa, richiami giurisprudenziali, prassi e orientamenti finalizzati a garantire la completa operatività delle società partecipate alla luce delle criticità più ricorrenti. Aggiornamento di carattere avanzato indirizzato a professionisto già operanti nel settore.
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Come impostare, condurre e concludere le procedure di affidamento.
Guida operativa ai RUP e alle strutture di supporto nell'affidamento di servizi e forniture. Analisi dei fabbisogni, programmazione, impostazione delle procedure di gara e gestione delle fasi di affidamento. Focus sul sotto soglia e cenni ai settori speciali.
GUIDA PRATICA CON SINTESI PROGETTUALI
Prescrizioni per edifici e spazi privati e pubblici - Accessibilità e sicurezza - Spazi e impianti per l’attività - sportiva - Sintesi progettuali con tavole illustrative originali (Unità ambientali e componenti dell’organismo edilizio; Sistemi per superare le barriere verticali; Spazi e percorsi esterni) - Normativa nazionale e ordinamenti regionali - Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) - Criteri della Progettazione universale (Universal Design)
D. Min. Infrastrutture e Trasporti 17 Gennaio 2018
Con commenti introduttivi a cura di: Ing. Nicola Mordà, Ing. Alfonso Mancini
Testo completo del decreto - Ambito applicativo, vigenza e periodo transitorio - Commento introduttivo alle principali novità - Indici e ausili alla consultazione.
Edizione emendata giugno 2018
Parti comuni
- Condominio minimo, condominio parziale e supercondominio
- Amministratore, assemblea e altri organi
- Regolamento di condominio
- Opere, manutenzioni e innovazioni
- Impianti tecnologici
- Millesimi e ripartizione spese
- Istituti deflattivi del contenzioso
- Bonus fiscali per gli interventi edilizi
Terza edizione riveduta, ampliata e aggiornata
Con le regole tecniche tradizionali e il Codice di Prevenzione incendi con tutte le RTV
5a edizione completamente riveduta in base al Codice di Prevenzione Incendi aggiornato con i decreti Ministro dell’Interno 18/10/2019, 14/02/2020, 06/04/2020, 15/05/2020, 10/07/2020, 29/03/2021, 14/10/2021, 30/03/2022, 19/05/2022, 14/10/2022 e 22/11/2022
31 esempi mirati applicati a casi realistici, con le principali attività soggette e le diverse casistiche procedimentali - Guida alla definizione dei profili di rischio, dei livelli di prestazione e delle strategie antincendio - Soluzioni progettuali conformi e soluzioni alternative con il metodo dell’Ingegneria della Sicurezza Antincendio - Progettazione di impianti di estinzione a idranti, rivelazione incendio e di sistemi SENFC, SEFFC ed EVAC - Calcolo delle curve naturali d’incendio e della resistenza al fuoco di strutture in acciaio, calcestruzzo armato e legno - Trattazione di luoghi di lavoro a basso rischio d’incendio con il “Minicodice”
CODICE DI PREVENZIONE INCENDI - APPROCCIO INGEGNERISTICO - METODO TRADIZIONALE
Il metodo dell’Ingegneria della Sicurezza Antincendio - Conoscenza e analisi degli incendi naturali - Calcolo curve RHR - Resistenza al fuoco elementi strutturali e meccanismi di collasso - Propagazione incendi negli edifici e protezione ambienti dal fumo - Sistemi di evacuazione fumo e calore - Valutazione distanze di sicurezza tra le costruzioni - Danni dei prodotti della combustione sul corpo umano - Progettazione vie di esodo e sicurezza durante l’evacuazione
341 TABELLE, GRAFICI E FIGURE – 72 ESEMPI PRATICI DI CALCOLO
Libro
90.00
83.25
PONI UN QUESITO
ATTENZIONE: non sarà possibile inviare poiché ha esaurito il plafond di richieste di consulenza
Scrivi qui il tuo quesito.
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