Gli architetti Alberto Andreocci e Loreto Valle, in qualità di direttori lavori dell’intervento “Lavori di recupero e restauro Palazzo Zaccaleoni e Palazzo San Giorgio”, hanno denunciato, con un esposto acquisito al prot. dell’Autorità n. 16747 del 18.03.2010, una sospensione dei lavori dal dicembre 2005, nonché una serie di anomalie nella fase esecutiva dell’appalto.
In particolare, gli Esponenti evidenziano come la S.A. avesse respinto l'istanza di accordo bonario avanzata dall'appaltatore per intempestività e infondatezza delle riserve ma, allo stesso tempo, avesse approvato uno schema di atto transattivo con la stessa. Segnalavano, inoltre, delle irregolarità nell’approvazione della seconda e terza perizia di variante.
Il Direttore Generale Vigilanza Lavori ha, pertanto, disposto l’avvio dell’istruttoria nei confronti del Comune di Priverno, ai fini della verifica di legittimità del comportamento dello stesso.
La comunicazione di avvio dell’istruttoria è stata trasmessa alla Stazione appaltante e agli Esponenti, con nota prot. 47534 del 20.07.2010, invitando il Responsabile del procedimento a fornire informazioni in merito allo stato attuale dei lavori, alle riserve apposte dall’appaltatore nonché alla sottoscrizione di accordi bonari.
Il Comune di Priverno ha presentato la documentazione richiesta con nota prot. 13648 del 3.08.2010, dalla quale si rileva quanto segue.
I lavori di cui all’oggetto sono stati finanziati dalla Regione Lazio a valere sulle risorse della legge 1 marzo 1986, n. 64, per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno.
La realizzazione dell’intervento è stata disciplinata da una Convenzione stipulata tra la Regione Lazio e il Comune di Priverno, individuato quale soggetto attuatore dell’intervento, secondo la quale tutti gli oneri eccedenti l’importo del finanziamento, fissato in £ 11.833.000.000 (€ 6.111.234,49), sarebbero stati a totale carico del Comune così come i costi di eventuali perizie di variante. Inoltre, all’art. 7 della Convenzione era previsto che le varianti, una volta intervenute le approvazioni di legge, dovevano essere trasmesse per la preventiva autorizzazione alla Regione, che acqui