Oggetto della richiesta di parere è la legittimità del provvedimento di esclusione, disposto in applicazione della lex specialis ed in particolare dal punto VI.3) Informazioni complementari, lett. g), ultimo periodo.
Al fine di dirimere la questione, occorre prendere le mosse proprio dall’analisi della disciplina di gara.
Il bando dispone che “Le dichiarazioni di cui all’art. 38, comma 1 lett. a) b) e c), devono essere rese anche dai soggetti previsti dall’art. 38, comma 1, lett. b) e c) del “Codice dei contratti”” di guisa che, avuto riguardo alla formula di tali disposizioni, “anche nei confronti dei soggetti cessati dalla carica nell’anno antecedente la data di pubblicazione del bando di gara” (cfr. art, 38, comma 1, lett. c). Orbene, la domanda di partecipazione della SIR sarebbe risultata incompleta, a parere della SA, in quanto il legale rappresentante della ditta, in riferimento alla posizione del sig. Salvatore Roma, si è limitato a dichiarare soltanto che in capo al soggetto medesimo, secondo quanto previsto dalla lett. c) del citato articolo, “non è stata pronunciata alcuna sentenza di condanna passata in giudicato, o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale”. La dichiarazione rilasciata avrebbe pertanto contenuto parziale non riportando anche quanto richiesto dall’art. 38 lett. a) (“che si trovano in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo, salvo il caso di cui all'articolo 186-bis del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, o nei cui riguardi sia in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni”) e b) (“nei cui confronti è pendente procedimento per l'applicazione di una delle misure di prevenzione di cui all'articolo 3 della legge 27 dicembre 1956, n. 1423 o di una delle cause ostative previste dall'articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575…”).