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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
L.G. Min. Infrastrutture e Trasp. 19/06/2013
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1. PremessaIl presente documento di indirizzo aggiorna le disposizioni, contenute nelle Linee Guida pubblicate nella G.U.R.I. del 12 agosto e 31 dicembre 2010 R N1 nella parte in cui definiscono -in attuazione dell'art. 16, comma 4, del D.L. n. 39/2009 - le modalità di svolgimento dei controlli antimafia sulle imprese affidatarie di contratti, subappalti e altri subcontratti concernenti la realizzazione degli interventi di ricostruzione delle località colpite dal sisma del 6 aprile 2009. Come è noto, il citato art. 16, comma 4, del D.L. n. 39/2009 R |
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2. Indicazioni relative alle modalità di svolgimento delle verifiche antimafia a) i punti-cardineIn via preliminare, il Comitato ritiene opportuno confermare alcuni "capisaldi" dello speciale modello dei controlli finalizzati a prevenire le infiltrazioni mafiose nel processo di ricostruzione "post sisma" in Abruzzo. Più nello specifico - in linea di continuità con quanto già indicato nelle prime Linee Guida relative all'"emergenza Abruzzo", pubblicate nella G.U.R.I. dell'8 luglio 2009 (3) - si ribadisce che le verifiche antimafia di cui agli articoli dal 90 al 95 del d.lgs. n. 159/2011 rappresentano l'unica ed esclusiva forma di accertamento antimafia per le fattispecie contrattuali sub-contrattuali, i subappalti, i cottimi, le prestazioni d'opera, le forniture e i servizi, indipendentemente dal loro importo, oggetto, durata e da |
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3. Segue: b) la nuova articolazione del procedimento di rilascio delle informazioni antimafiaSu queste premesse, il Comitato ritiene che il procedimento di rilascio delle informazioni antimafia |
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3.1 Fase "speditiva" del controllo.Si è appena detto che questo "segmento" del procedimento è finalizzato ad una celere verifica dell'esistenza o meno di situazioni ex artt. 67 e 84, comma 4, lett. a), b) e c) del d.lgs. n. 159/2011. Questo Comitato ha ben presente che un'attività di riscontro dell'esistenza di cause impeditive "tabellari" o comunque di situazioni indizianti desumibili da provvedimenti giudiziari richieda la necessaria integrazione dei sistemi informativi o quanto meno la concreta possibilità che le diverse "piattaforme", che le pubbliche amministrazioni hanno a disposizione, siano in grado di "dialogare" tra loro. Anche a tale necessità, in effetti, questo Comitato sta dedicando i suoi sforzi ed auspica che possa, a breve, trovare realizzazione una forma di collegamento tra le Prefetture e i servizi certificativi del casellario giudiziale per la verifica e il riscontro delle iscrizioni contenute nello SDI del CED Interforze ex art. 8 della legge n. 121/1981 (nel prosieguo solo: "CED"). Ciò in quanto il riscontro delle risultanze SDI per il tramite degli archivi informatici giudiziari è garanzia dell'attualità dell'accertamento. Tuttavia, le esigenze di celerità connesse al processo di ricostruzione - che sono diffusamente riconosciute e che rischiano, se insoddisfatte, di compromettere l'obiettivo essenziale della ricostruzione - di valore strategico per la Regione e per il Paese, impongono un refresh delle indicazioni precedenti e una loro parziale rivisitazione. Ne consegue che, in via immediata, il riscontro delle risultanze emerse dalla consultazione del CED andrà limi |
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3.2 L'accertamento degli eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa.Anche nella nuova procedura, il secondo step delle verifiche resta incentrato sull'accertamento degli eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa capaci di condizionare l'andamento dell'impresa scrutinata, desunti dall'intero ventaglio delle situazioni indizianti descritte dal ricordato art. 84, comma 4, nonché dall'art. 91, comma 6, del d.lgs. n. 159/2011. In questa fase gli elementi acquisiti, attraverso le verifiche finalizzate all'emissione della "liberatoria provvisoria", devono essere arricchiti, con i contributi che provengono: 1. dall'attività informativa disposta dal Prefetto dell'Aquila e dal Prefetto della Provincia dove l'impresa esaminata ha la residenza e la sede legale. In tale contesto, si sottolinea l'importanza di continuare a corroborare il quadro informativo acquisito, ricorrendo agli strumenti che consentono di effettuare verifiche dinamiche sull'esecuzione dell'appalto (attraverso gli accessi ai cantieri espletati dai Gruppi Interforze), nonché ai poteri conoscitivi ex D.L. n. 629/1982 che sono stati delegati ai Prefetto in virtù del D.M. 1° gennaio 1993. A questi può aggiungersi l'ul |
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4. Efficacia delle presenti Linee Guida.Le presenti Linee Guida si applicano a decorrere dalla data della loro pubblicazione nella Gazzetta U |
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Allegato - QUADRO SINOTTICO DELLE SITUAZIONI RILEVANTI AI FINI DEL RILASCIO DELLA "LIBERATORIA" PROVVISORIAParte di provvedimento in formato grafico |
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