Ristrutturazioni: efficienza energetica al primo posto | Bollettino di Legislazione Tecnica
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07/10/2021

Ristrutturazioni: efficienza energetica al primo posto

Orientamenti della Commissione europea per l’attuazione del principio “efficienza energetica al primo posto” (energy efficiency first principle - principio EE1st).

Con la Raccomandazione del 28/09/2021, n. 1749 (GUUE 04/10/2021, n. 350), la Commissione UE fornisce orientamenti che spiegano come applicare il principio dell'efficienza energetica al primo posto (energy efficiency first principle - principio EE1st). Tale principio, ai sensi dell’art. 2, punto 18 del Regolamento 1999/2018, “prevede di tenere nella massima considerazione, nelle decisioni di pianificazione energetica, di politica e di investimento, le misure alternative di efficienza energetica efficienti in termini di costi volte a rendere più efficienti la domanda e la fornitura di energia, in particolare per mezzo di risparmi negli usi finali dell'energia efficienti in termini di costi, iniziative di gestione della domanda, e una maggiore efficienza nella conversione, trasmissione e distribuzione di energia, che consentano comunque di conseguire gli obiettivi di tali decisioni”.
Il documento è rivolto principalmente ai responsabili delle politiche e ai regolatori a livello europeo, nazionale e locale, ma anche agli operatori del mercato e agli investitori che prendono decisioni su azioni sostenibili ed efficienti.
Le fonti principali del principio risiedono nel citato Regolamento sulla governance dell'Unione dell'energia e dell'azione per il clima (Regolamento 1999/2018) e nella Direttiva sull'efficienza energetica (Direttiva 2002/2018). Inoltre, con la Comunicazione sulla strategia “Ondata di ristrutturazioni” (consultabile in allegato) e con le raccomandazioni sulla ristrutturazione edilizia (vedi Prestazione energetica degli edifici ristrutturati: Raccom. UE 786/2019) e l'ammodernamento degli edifici (vedi Impianti di riscaldamento e raffrescamento: nuove Linee guida europee), la Commissione ha fornito una serie di misure concrete per assicurare l'applicazione del principio EE1st, applicazione che dovrebbe essere ulteriormente facilitata dai nuovi orientamenti.

Con particolare riferimento al settore dell'edilizia, la Commissione mira all'individuazione di soluzioni più efficienti in termini di risorse e costi per soddisfare le esigenze di riscaldamento e raffrescamento, suggerendo i vari aspetti da esaminare e offrendo una serie di esempi di misure da adottare nella edificazione e ristrutturazione degli edifici al fine di ottenere la massima riduzione della domanda complessiva di energia. 

Tra gli aspetti da esaminare sono previsti:
- l’incoraggiamento di norme sugli appalti pubblici e gli strumenti di sostegno per appalti per l'acquisto, la costruzione e la locazione di edifici, beni e servizi efficienti sotto il profilo energetico nel settore pubblico, nel corso del loro intero ciclo di vita e sulla base di valutazioni integrate costi-benefici;
- l’inclusione nei programmi di ristrutturazione per la riqualificazione del pieno spettro di edifici (dal miglioramento dell'integrità termica dell'involucro dell'edificio fino all'ammodernamento e all'ottimizzazione degli impianti tecnici degli edifici attraverso tecnologie digitali, l'integrazione di risorse energetiche rinnovabili distribuite e decentrate) in maniera da ottimizzare l'efficienza complessiva del sistema;
- l’integrazione di elementi di efficienza energetica nella pianificazione territoriale locale e nel processo di rilascio di autorizzazioni urbanistiche. Rientra in tale contesto la facilitazione di trasporti efficienti dal punto di vista energetico, ad esempio tramite la fornitura di spazi di parcheggio e punti di ricarica per veicoli elettrici, biciclette elettriche, motorini elettrici e tricicli elettrici da carico (cargo bike) nonché la prossimità alle reti di trasporto pubblico;
- il rafforzamento della circolarità, dell'efficienza dei materiali e delle tecnologie efficienti sotto il profilo energetico nell'edilizia;
- l’ammodernamento e ristrutturazione sostenibile completa del parco immobiliare;
- la digitalizzazione degli edifici grazie a incentivi e alla diffusione di tecnologie intelligenti.

Tra gli esempi di misure la Commissione segnala, tra le altre:
- ristrutturazioni che migliorino innanzitutto le prestazioni dell'involucro dell'edificio prima che vengano applicate altre misure, quali le sostituzioni dei sistemi di riscaldamento (oppure assicurino che tali sostituzioni siano condizionate a un ulteriore miglioramento dell'efficienza energetica);
- obblighi di mettere a disposizione parcheggi per biciclette e punti di ricarica per biciclette elettriche attraverso regolamenti edilizi;
- rendere gli apparecchi (aria condizionata, riscaldamento, raffrescamento) e le soluzioni (riscaldamento e raffrescamento passivi grazie all'orientamento dell'edificio, tetti/pareti verdi ecc.) per la climatizzazione un elemento di progettazione tecnica. Rientra in tale contesto altresì fornire competenze tecniche che consentano di individuare la progettazione necessaria dell'involucro dell'edificio, del sistema di climatizzazione o di un radiatore/riscaldatore da acquistare in base alle caratteristiche dei locali (zona geografica, isolamento dell'edificio, orientamento, ecc.);
- considerazione di infrastrutture verdi e blu nella pianificazione territoriale che fornisce sinergie tra miglioramenti dell'efficienza energetica nei singoli edifici attraverso l'applicazione di ventilazione naturale, tetti e pareti verdi e la riduzione a livello di distretto dell'effetto dell'isola di calore;
- monitoraggio continuo, analisi e comunicazione dell'efficienza energetica negli edifici;
- installazione di un sistema di feedback sul consumo di energia tramite contatori intelligenti e dispositivi intelligenti.

Per ulteriori approfondimenti si rinvia alla lettura della Raccomandazione UE 1749/2021.

Dalla redazione