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06/07/2021

Appalti per l’innovazione: orientamenti della Commissione UE

La Commissione europea fornisce orientamenti pratici in materia di appalti pubblici nel settore dell'innovazione.

Con la Comunicazione 06/07/2021, pubblicata nella GUUE del 06/07/2021, n. C267, la Commissione UE illustra gli aspetti fondamentali degli appalti per l'innovazione, spiegando nel dettaglio:
- perché sono importanti,
- chi nutre interesse in merito e
- in che modo possono essere eseguiti.

DEFINIZIONE DI INNOVAZIONE - La Commissione ha rilevato che il termine “innovazione” può avere molteplici significati, e così ad esempio:
- l’art. 2, paragrafo 22, della Direttiva 2014/24/UE sugli appalti pubblici definisce l'innovazione come “l'attuazione di un prodotto, servizio o processo nuovo o significativamente migliorato, tra cui, ma non solo, i processi di produzione, di edificazione o di costruzione, un nuovo metodo di commercializzazione o organizzativo nelle prassi commerciali, nell'organizzazione del posto di lavoro o nelle relazioni esterne, tra l'altro allo scopo di contribuire ad affrontare le sfide per la società o a sostenere la strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”;
- il manuale dell'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) definisce l'innovazione come “un prodotto o processo nuovo o migliorato (o una loro combinazione) che differisce in modo significativo dai prodotti o dai processi precedenti dell'unità e che è stato messo a disposizione dei potenziali utilizzatori (prodotto) o messo in uso dall'unità (processo)”.
Gli orientamenti propongono pertanto una visione ad ampio raggio, riferendo tale espressione a qualsiasi appalto che presenti almeno uno dei seguenti aspetti:
a) l'acquisto del processo di innovazione - servizi di ricerca e sviluppo - con risultati (parziali);
b) l'acquisto dei risultati dell'innovazione.
Nel primo caso l'acquirente pubblico indica innanzitutto le sue esigenze e incoraggia le imprese e i ricercatori a sviluppare prodotti, servizi o processi innovativi che non esistono ancora sul mercato per rispondere a tali esigenze.
Nel secondo caso, l'acquirente pubblico, invece di acquistare un prodotto già disponibile in commercio, assume il ruolo di utente pioniere e acquista un prodotto, un servizio o un processo ancora sconosciuto al mercato e contraddistinto da caratteristiche fondamentalmente innovative.

SOGGETTI DESTINATARI - La Comunicazione si rivolge a tutti i soggetti coinvolti negli appalti pubblici quali:
- i funzionari responsabili degli appalti pubblici;
- gli utenti finali che beneficiano delle soluzioni oggetto dell'appalto;
- i decisori e i responsabili delle politiche, il cui contributo è fondamentale per la creazione di condizioni favorevoli;
- i fornitori, i quali possono così apprendere come essere più competitivi negli appalti pubblici presentando le loro soluzioni innovative.

FINALITÀ - E' stato inoltre osservato che le norme sugli appalti pubblici non si concentrano più soltanto sul “come acquistare”, ma promuovono anche il “cosa acquistare”, senza tuttavia dare specifiche disposizioni in merito. L'obiettivo del documento è dunque quello di coadiuvare gli operatori al fine di individuare, mediante gli appalti per l’innovazione, soluzioni per “spendere bene” il denaro dei contribuenti - esigenza che sta acquisendo sempre più rilevanza rispetto alla mera necessità di soddisfare le esigenze primarie degli organismi pubblici - e di garantire che la soluzione oggetto dell’appalto sia in grado di generare il miglior valore aggiunto in termini ambientali, di qualità, di efficienza economica e di impatto sociale, e di offrire nuove opportunità commerciali per le imprese.

CONTENUTI - Gli orientamenti illustrano i benefici apportati dalle diverse forme di innovazione (incrementale, dirompente e trasformativa), spiegando come tenerne conto nelle procedure di appalto pubblico anche mediante esempi e casi pratici attuati nell’Unione.

Il documento è strutturato come segue:
Capitolo 1: illustra il concetto di “appalti per l'innovazione”, la sua dimensione globale e il valore aggiunto
Capitolo 2: definisce il quadro strategico necessario a rendere decisivo il ricorso agli appalti per l'innovazione
Capitolo 3: chiarisce in che modo aprire le porte degli appalti pubblici agli innovatori, tra cui le start-up e le PMI innovative
Capitolo 4:  descrive come mettere in atto le procedure di appalto pubblico per modernizzare i servizi pubblici tramite soluzioni innovative e creare crescita e posti di lavoro, in particolare per quanto riguarda la gestione dei diritti di proprietà intellettuale (DPI)
Capitolo 5: fa riferimento a determinati criteri che gli appalti per l'innovazione devono soddisfare per evitare la concessione di aiuti di Stato a un fornitore.

Gli Allegati forniscono agli acquirenti informazioni pratiche sui diritti di proprietà intellettuale (DPI) e strumenti per aiutarli a organizzare riunioni con i fornitori (modello di invito e questionario).

Dalla redazione