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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Demolizione di opere abusive: Decreto del MIT approva interventi e contributi
Il Decreto del Ministero delle infrastrutture e trasporti (MIT) del 09/12/2020, pubblicato nella G.U. del 12/01/2021, n. 8, ha approvato l'elenco di 106 interventi di demolizione delle opere abusive, con i relativi importi dei contributi assegnati ai comuni ad integrazione delle risorse necessarie alla realizzazione degli interventi approvati. L'importo complessivo erogato ai comuni ammonta a 3.383.272,55 euro.
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Si ricorda che l'art. 1, comma 26, della L. 27/12/2017, n. 205 (Legge di bilancio 2018) ha istituito, nello stato di previsione del MIT, un fondo finalizzato all’erogazione di contributi ai comuni per l'integrazione delle risorse necessarie agli interventi di demolizione di opere abusive, con una dotazione di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019 poi integrata di 1 milione di euro per l’anno 2020 ai sensi dell’art. 46-ter del D.L. 14/08/2020, n. 104 (c.d. Decreto Agosto).
Con Decreto del del MIT del 23/06/2020, pubblicato nella G.U. del 19/08/2020, n. 206, sono state disciplinate le modalità per l’erogazione ai comuni delle risorse del Fondo per la demolizione delle opere abusive.
Il contributo ha ad oggetto le spese connesse agli interventi di rimozione o di demolizione delle opere o degli immobili realizzati in assenza o totale difformità dal permesso di costruire di cui all’art. 31 del D.P.R. 380/2001 (T.U.E.), per i quali è stato adottato un provvedimento definitivo di rimozione o di demolizione non eseguito nei termini stabiliti. Sono incluse le spese tecniche e amministrative, nonché quelle connesse alla rimozione, trasferimento e smaltimento delle macerie.
Le risorse attribuite al Fondo per la demolizione delle opere abusive sono utilizzate prioritariamente in relazione agli abusi riguardanti edifici o ampliamenti edilizi con volumetrie pari o superiori a 450 m3 insistenti sulle seguenti aree:
- aree demaniali o di proprietà di altri enti pubblici;
- aree a rischio idrogeologico;
- aree sismiche con categoria di sottosuolo A, B, C, D, di cui al D. Min. Infrastrutture e Trasp. 17/01/2018;
- aree sottoposte a tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al D. Leg.vo 22/01/2004, n. 42;
- aree sottoposte a tutela delle aree naturali protette appartenenti alla rete natura 2000.
Le somme assegnate ai comuni per ciascun intervento sono pari al 50% del costo totale dello stesso, indicato al momento della presentazione della domanda e risultante dal quadro tecnico economico. Il restante 50% è a carico del bilancio comunale o di eventuali fondi di cui i comuni già dispongano.
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