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09/09/2020

Sicilia: pubblicata la nuova legge urbanistica

È in vigore dal 21/08/2020 la L.R. Sicilia 13/08/2020, n. 19 che ridisegna e semplifica i criteri e le procedure di governo del territorio. Certificato verde, rigenerazione urbana, consumo di suolo vicino a zero: queste alcune delle novità dopo 42 anni.

La L.R. Sicilia 13/08/2020, n. 13 è stata pubblicata sul Supp. Ord. n. 1 alla G.U.R.S. 21/08/2020, n. 44 ed è entrata in vigore il giorno stesso.

L’obiettivo dichiarato della norma è quello di coordinare il rapporto tra gli enti territoriali con riferimento all’approvazione degli strumenti urbanistici.
La riforma è orientata ad una nuova visione urbanistica volta a facilitare e coordinare il rapporto tra gli enti territoriali e i cittadini nonché alla riduzione del consumo di suolo attraverso il riuso del costruito e il recupero dell’esistente.

La legge, a differenza L.R. Sicilia 27/12/1978, n. 71 di cui va a prendere il posto, non vuole essere una legge a compartimenti stagni con la previsione di piani regolatori, programmi di fabbricazione, piani particolareggiati e piani di lottizzazione; la nuova disciplina mette ordine al sistema di pianificazione, semplifica le procedure e attribuisce alla Regione competenze specifiche di coordinamento attraverso il Piano territoriale regionale (PTR). Il PTR rappresenta, infatti, lo strumento strategico che definisce le finalità generali, gli indirizzi e le scelte in materia di governo del territorio su scala regionale e che sovrintende alla pianificazione degli enti locali, mentre al posto del “vecchio” Prg è previsto il PUG, Piano urbano generale.

Ulteriori aspetti chiave della nuova normativa sono costituiti dalla difesa del suolo e dall’introduzione di limiti stringenti alla realizzazione di nuovi insediamenti in aree non urbanizzate.
Particolare attenzione viene data alla tutela dell’ambiente, alla rigenerazione e riqualificazione urbana.
Nascono la Carta dei vincoli, un documento che raccoglie l’insieme delle prescrizioni e nel tempo dovrà essere aggiornato dagli enti competenti, e il Certificato verde, strumento in base al quale chi costruisce una casa dovrà prima riqualificare un’area urbana degradata.
Prevista anche la rivalutazione del tessuto agricolo e l'introduzione dei principi di perequazione e compensazione.
 

Dalla redazione