Risoluz. Ag. Entrate 25/06/2008, n. 264/E

L'installazione di un ascensore in un cavedio condominiale è un intervento di manutenzione straordinaria, finalizzato alla eliminazione di barriere architettoniche, e può dunque usufruire della detrazione d'imposta del 36%, anche se effettuato a proprie spese da un singolo condomino e senza l'autorizzazione dell'assemblea. E' questo il chiarimento fornito dall'Agenzia delle entrate, con la risoluzione in oggetto.
Nella fattispecie l'Agenzia ha preso in esame il caso di un condomino il quale, senza l'autorizzazione dell'assemblea, intendeva realizzare l'intervento in argomento. In un primo momento la Direzione regionale competente aveva risposto in maniera negativa, sul presupposto che gli interventi sulle parti comuni di edifici condominiali debbano essere eseguiti nel pieno rispetto dei requisiti previsti, tra i quali la necessità di allegare alla domanda copia della delibera assembleare.
L'interpellante ha peraltro riproposto il quesito, ulteriormente specificando che l'intervento è stato autorizzato dal Comune, il quale ha chiarito che lo stesso può essere realizzato anche senza il previo consenso dell'assemblea, in quanto finalizzato all'abbattimento delle barriere architettoniche. L'intervento inoltre non arrecava pregiudizio agli altri comdomini, ai quali inoltre non è impedito il godimento del bene realizzato.
Alla luce dei nuovi elementi forniti l'Agenzia ha quindi ritenuto che l'interpellante possa usufruire del beneficio della detrazione, peraltro limitata alla quota parte di spesa imputabile al condomino sulla base della tabella di ripartizione millesimale, anche se, come detto, lo stesso condomino sostiene la spesa per intero.