Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e degli impianti di trasporto di gas naturale con densità non superiore a 0,8.
Le norme contenute nel D.M. 17/04/2008 riguardano la realizzazione e la gestione degli impianti di trasporto del gas naturale con densità fino a 0,8, al fine di garantire la sicurezza e l'affidabilità degli stessi, e si applicano a tutti gli impianti di trasporto locale del gas con pressione massima di esercizio (MOP) superiore a 5 bar, compresi nei confini di Stato ed entro altri limiti definiti dal decreto. A causa della distinzione degli impianti sopra presentata, le reti di trasporto con pressione non superiore a 5 bar dovranno essere realizzate secondo le prescrizioni del D.M. 16/04/2008, mentre la loro gestione dovrà essere comunque eseguita secondo le previsioni del D.M. 17/04/2008.
Visto il decreto del Ministro dei trasporti e dell’aviazione civile del 23 febbraio 1971, n. 2445, con il quale sono state approvate le norme tecniche per gli attraversamenti e per i parallelismi di condotte e canali convoglianti liquidi e gas con ferrovie ed altre linee di trasporto;
Visto il decreto del Ministro dell’interno del 24 novembre 1984 concernente le norme di sicurezza antincendio per il trasporto, la distribuzione, l’accumulo e l’utilizzazione del gas naturale con densità non superiore a 0,8;
Visto il decreto del Ministro dei trasporti e dell’aviazione civile del 2 novembre 1987, n. 975, con il quale è stata approvata la parziale modifica delle disposizioni concernenti la sistemazione delle apparecchiature di controllo e dei congegni di intercettazione espresse al punto 2.5.1 del soprarichiamato decreto del 23 fe
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614201023466
Art. 1. - Scopo e campo di
applicazione
1. Il presente decreto ha per scopo l’emanazione della regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e degli impianti di trasporto del gas naturale con densità non superiore
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Art. 2. - Clausola di reciproco
riconoscimento
1. Le attrezzature a pressione standard quali ad esempio le valvole, i regolatori di pressione, le valvole di sicurezza, i filtri, i recipienti a pressione, gli scambiatori di calore, devono essere conformi al decreto legislativo 25 febbraio 2000, n. 93 R di attuazione della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 97/23 del 27 maggio 1997.
2. Tutte le apparecchiature utilizzate devono essere conformi, quando applicabili, anche al decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 126
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614201023468
Art. 3. - Procedure
1. Per le opere e gli impianti di cui all’art. 1, comma 1, del presente decreto, qualora per particolari esigenze di carattere tecnico e/o di esercizio, non fosse possibile il rispetto delle disposizioni stabilite dal presente decreto, il soggetto interessato può presentare domanda motivata di deroga secondo il procedim
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614201023469
Art. 4. - Disposizioni finali
1. Il Comitato italiano gas assicura l’invio alle strutture del Corpo nazionale dei vigili del fuoco delle norme tecniche citate nell’allegato A del presente decreto ed i relativi aggior
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ALLEGATO A - REGOLA TECNICA PER
LA PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE, COLLAUDO, ESERCIZIO E SORVEGLIANZA
DELLE OPERE E DEGLI IMPIANTI DI TRASPORTO DEL GAS NATURALE CON
DENSITÀ NON SUPERIORE A 0,8
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1. Disposizioni generali
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1.1 SCOPO ED AMBITO DI
APPLICAZIONE
Le presenti norme hanno lo scopo di regolamentare la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti di trasporto del gas naturale, ed i relativi aspetti di sicurezza, allo scopo di garantire la sicurezza e l’affidabilità del sistema di trasporto stesso.
Esse si applicano a tutti gli impianti di trasporto, alle reti di trasporto locale del gas con pressione massima di esercizio (MOP) superiore a 5 bar, compresi nei seguenti limiti:
— confine di Stato; punto di consegna dagli impian
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614201023473
1.2 DEFINIZIONI
Condotta: l’insieme di tubi, curve, raccordi, valvole ed altri pezzi speciali uniti tra loro per il trasporto del gas naturale.
Impianti: complesso dei dispositivi ed elementi costituiti dagli impianti di riduzione e regolazione della pressione e dagli impianti di misura del gas.
Punti di linea: aree destinate a contenere valvole e pezzi speciali con funzioni di intercettazione del flusso del gas, di smistamento del gas, di lancio e ricevimento di apparati di pulizia ed ispezione interna delle condotte, di terminali marini; le stesse, per quanto riguarda la determinazione delle attività soggette al rilascio del certificato di prevenzione incendi previste dal decreto del Ministro dell’interno 16 febbraio 1982, sono assimilate alla condotta.
Centrale di compressione: complesso dei dispositivi ed elementi posti lungo le condotte ed atti ad innalzare la pressione del gas per permetterne il trasporto.
Impianto REMI: impianto di ricezione e prima riduzione del gas naturale allacciato alla rete di trasporto e posto a valle del punto di riconsegna dal Trasportatore al Distributore/Cliente finale, per ricevere, ridurre la pressione e misurare il gas.
Grado di utilizzazione del materiale: coefficiente che definisce il livello di sollecitazione am
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1.3 CLASSIFICAZIONE DELLE
CONDOTTE
Le condotte per il trasporto del gas naturale si classificano in:
— condotte di la specie: condotte con pressione massima di esercizio superiore a 24 bar;
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614201023475
1.4 LIVELLI DI PRESSIONE
La pressione di progetto (DP) deve essere uguale o superiore alla pressione massima di esercizio (MOP) prevista, ed inoltre per le condotte di 3a specie deve essere pari ad almeno 12 bar.
La relazione tra la pressione massima di esercizio (MOP), pressione operativa (OP), pressione limite di esercizio temporaneo (TOP) e pressione massima accidentale (MIP) deve essere conforme ai valori sotto specificati:
MOP > 24 bar OP ≤ 1,025 MOP TOP ≤ 1,05 MOP MIP ≤ 1,10 MOP
24 bar ≥ MOP > 5 bar OP ≤ 1,025 MOP TOP ≤ 1,10 MOP MIP ≤ 1,15 MOP
5 bar ≥ MOP > 0,04 bar OP ≤ 1,075 MOP TOP
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614201023476
1.5 GESTIONE DELLA SICUREZZA
DEL SISTEMA DI TRASPORTO
La continuità e la sicurezza del trasporto del gas devono essere garantiti dalla società di trasporto attraverso l’attuazione di sistemi di prevenzione degli incidenti e la gestione delle eventuali emergenze. Tali sistemi devono essere attuati mediante la definizione di procedure e disposizioni aziendali che permettano di assegnare ruoli e responsabilità per la gestione di aspetti di sicurezza, assicurando un’adeguata formazione del personale, l’adozione di adeguate misure per l’esercizio e la manutenzione di impianti e condotte e la gestione di eventuali situazioni di emergenza.
L’im
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2. Criteri di progettazione
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2.1 CRITERI DI PROGETTO E GRADO
DI UTILIZZAZIONE
Lo spessore minimo inteso come spessore nominale al netto delle tolleranze negative di fabbricazione dei tubi deve essere calcolato utilizzando la seguente formula:
tmin = (DP x D)/(20 x sp), con sp minore o uguale a f x Rt0,5 dove:
tmin è lo spessore minimo del tubo espresso in mm;
DP è la pressione di progetto, in bar;
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614201023479
2.2 SCELTA DEL TRACCIATO
Sicurezza, fattori ambientali e tecnici sono le principali grandezze influenti per il tracciato di una condotta. Occorre tenere debito conto dei vincoli e delle infrastrutture presenti sul territorio.
Per la pianificazione de
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2.3 SEZIONAMENTO IN TRONCHI
Le condotte a terra devono essere sezionate mediante apparecchiature di intercettazione in accordo co
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614201023481
Tabella 1 - Distanza massima di
sezionamento in relazione alla specie della condotta
Distanze in caso di valvole con comando locale
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614201023482
2.4 PROFONDITÀ DI
INTERRAMENTO
a) Le condotte devono essere di regola interrate ad una profondità di norma non inferiore a 0,90 m.
b) In terreni che presentano ondulazioni, fossi di scolo, cunette e simili, è consentita per brevi tratti una profondità di interramento minore di 0,90 m ma mai inferiore a 0,50 m.
c) In terreni rocciosi, è consentita una profondità di interramento fino ad un minimo di 0,40 m.
d) Nel caso di condotte poste in sede stradale (carreggiata e relative fasce di pertinenza),
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2.5 DISTANZE DI SICUREZZA DELLE
CONDOTTE
2.5.1 Distanze di sicurezza nei confronti di fabbricati
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Tabella 2 - Correlazione tra le
distanze delle condotte dai fabbricati - la pressione massima di
esercizio - il diametro della condotta - la natura del terreno di
posa - il tipo di manufatto adottato
Pressione massima di esercizio (bar)
1
2
3
Prima specie
24 < MOP = 60
Seconda specie
12 < MOP = 24
Terza specie
5 < MOP = 12
Categoria di posa
A
B
D
A
B
D
A
B
D
Diametro nominale
Distanza m
≤ 100
30
10
2,0
20
7
2,0
10
5
1,5
125
30
10
2,5
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2.6 DISTANZE DA LINEE
ELETTRICHE
Tra condotte interrate ed i sostegni con i relativi dispersori per messa a terra delle linee elettriche devono essere rispettate le distanze minime fissate dal decreto del Ministro dei lavori pubblici 21 marzo 1988, n. 449 e successive modifiche.
I punti di linea, gli impianti e le centrali di compress
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614201023486
2.7 PARALLELISMI ED
ATTRAVERSAMENTI
Le procedure seguite e le attrezzature utilizzate durante la realizzazione dell’attraversamento non devono causare danno o rendere pericoloso l’utilizzo di ogni struttura attraversata o adiacente al metanodotto. Per quanto possibile inoltre gli attraversamenti devono essere realizzati in modo tale che l’uso e la manutenzione del metanodotto non intralci la circolazione su strade, ferrovie e tranvie e non limiti l’utilizzo e la manutenzione degli altri servizi attraversati.
Qualora il metanodotto sia preesistente, sarà cura degli interessati alla realizzazione dell’opera interferente adottare le precauzioni atte ad impedire danni o pericoli all’esercizio e alla manutenzione del metanodotto.
La progettazione dell’attraversamento deve considerare tutte le sollecitazioni agenti sulla condotta, comprendendo sia le sollecitazioni longitudinali che quelle circonferenziali.
Nei casi di parallelismi ed attraversamenti di linee ferroviarie e tranviarie extraurbane, si applicano le norme emanate dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti a tutela degli impianti di propria competenza.
Nel caso di attraversamenti di strade ed autostrade oltre a quanto di seguito indicato si devono rispettare le prescrizioni del Codice della
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2.8 MANUFATTI DI PROTEZIONE
I manufatti di protezione citati ai punti 2.5, 2.6, 2.7 devono essere dimensionati in relazione ai carichi a cui saranno sottoposti in opera e potranno essere costituiti da:
— manufatti di protezione aperti quali beole in cls., piastre o coppelle in acciaio, cemento armato, polietilene o altro materiale idoneo alle scopo;
— manufatti chiusi quali,
– tubi in acciaio o in cemento o altro materiale idoneo allo scopo, oppure,
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2.9 CRITERI DI PROGETTO DEI
PUNTI DI LINEA (PUNTI DI INTERCETTAZIONE DI LINEA, NODI, STAZIONI DI
LANCIO E RICEVIMENTO APPARATI PER LA PULIZIA E L’ISPEZIONE
INTERNA)
I punti di linea devono essere progettati in accordo con la norma UNI EN 1594 per condotte con MOP > 16 bar e con la norma UNI EN 12007-1 per condotte con MOP ≤ 16 bar.
Il circuito principale del
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2.10 IMPIANTI DI RIDUZIONE
DELLA PRESSIONE COMPRESI NELLE CONDOTTE DI TRASPORTO (CON ESCLUSIONE
DI QUELLI AL SERVIZIO DELLE UTENZE INDUSTRIALI E REMI)
2.10.1 Progettazione
Gli impianti di riduzione facenti parte del sistema di trasporto gas devono essere realizzati in conformità a quanto previsto dalla norma UNI EN 12186.
Gli impianti di riduzione della pressione con MOP di monte superiore a 12 bar possono essere realizzati all’aperto oppure allocati in cabina o altro tipo di alloggiamento fuori terra o seminterrato.
Gli stessi devono essere allocati in un’area provvista di recinzione alta almeno 2 m per precludere l’accesso a persone non autorizzate.
Gli impianti di riduzione della pressione con MOP di monte compresa tra 5 e 12 bar possono essere anche realizzati in cabina o altro manufatto di alloggiamento senza recinzione, fuori terra, seminterrati o interrati, purché non sia previsto il riscaldamento del gas.
Gli impianti con MOP di monte inferiore o uguale a 5 bar devono essere realizzati in accordo con «Regola tecnica relativa alle opere ed ai sistemi di distribuzione e di linee dirette a gas naturale con densità non superiore a 0,8».
2.10.2 Impianto all’aperto con recinzione
L’impianto all’aperto è quello in cui gli apparecchi di riduzione della pressione sono installati all’aperto ed in aree opportunamente recintate.
La distanza minima tra gli apparecchi di riduzione della pressione e la recinzione non deve essere inferiore a 10 m, a meno che non si provveda alla costruzione di appositi ed idonei schermi di protezione in muratura o in terra. In tal caso gli schermi di protezione dovranno essere posizionati ad una distanza non inferiore a 2 m dalla recinzione e dovranno avere un’estensione tale che la somma:
— della distanza tra gli apparati fuori terra ed una delle estremità dello schermo, e
— della distanza tra lo schermo e la recinzione, non risulti inferiore a 10 m (regola del filo teso).
La distanza minima tra la recinzion
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2.11 CRITERI DI PROGETTO DELLE
CENTRALI DI COMPRESSIONE
Le centrali di compressione devono essere progettate in accordo alla norma UNI EN 12583.
L’area di centrale deve essere opportunamente recintata e devono essere attivate adeguate misure per evitare che personale non autorizzato possa avere accesso all’area.
Nell’area della centrale, la distanza minima tra gli apparati fuori terra in pressione e la recinzione, non deve essere inferiore a 10 m; in casi particolari, qualora non sia rispettata tale distanza, devono es
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2.12 PROGETTAZIONE DELLA
PROTEZIONE CONTRO LA CORROSIONE
I tubi e tutte le strutture metalliche interrate devono essere opportunamente protetti mediante sistemi integrati di rivestimento isolante e protezione catodica. Le strutture posate fuori terra soggette a condizioni di aggressività ambientale devono essere opportunamente trattate con appositi cicli di pitturazione.
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3. Materiali
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3.1 GENERALITÀ
I tubi ed i componenti utilizzati per la costruzione di condotte per il trasporto di gas devono essere di acciaio.
I tubi per condotte con MOP > 16 bar devono essere conformi alle
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4. Costruzione in cantiere
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614201023495
4.1 PREMESSA
Le imprese impiegate per la costruzione devono possedere le caratteristiche necessarie per i lavori d
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4.2 POSA DELLE CONDOTTE E DEGLI
IMPIANTI A TERRA E IN MARE
La posa delle condotte e degli impianti a terra deve essere eseguita in accordo con le modalità e gli accorg
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614201023497
4.3 GIUNZIONE DELLE CONDOTTE
La giunzione in campo dei tubi per la formazione delle condotte deve essere eseguita normalmente mediante saldatura per fusione. Collegamenti mediante flange, filettature e giunti speciali di accertata idoneità devono essere limitati agli impianti e alle centrali, e
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4.4 COLLAUDO IN OPERA DELLE
CONDOTTE
Dopo la posa in opera delle condotte, si deve procedere alla prova combinata di resistenza e di tenuta a pressione secondo le modalità ammesse dalla norma UNI EN 1594 per condotte con MOP > 16 bar e dalle norme UNI EN 12007-1 ed UNI EN 12007-3 per condotte con MOP ≤ 16.
La condotta ed il circuito principale del gas negli impianti di linea, impianti di riduzione e centrali di compressione devono essere collaudati ad una pressione pari ad almeno:
— 1,30 MOP per le condotte di 1a specie;
— 1,50 MOP per le condotte di 2a e 3a specie.
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4.5 MESSA IN ESERCIZIO E
CONSEGNA DELLA CONDOTTA E DEI RELATIVI IMPIANTI ALL’ESERCIZIO
Dopo lo svuotamento dell’acqua utilizzata per il collaudo a pressione e prima della messa in esercizio del metanodotto, dell’impianto o della centrale di compr
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614201023500
5. Esercizio
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5.1 GESTIONE DELLA RETE
Il servizio di trasporto viene effettuato sulla base dei programmi richiesti dagli utenti della rete, in condizioni di efficienza, affidabilità e sicurezza, garantite dall’impresa di trasporto del gas attra
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614201023502
5.2 CARATTERISTICHE MINIME DI
DISPACCIAMENTO
In questo paragrafo sono descritte le attività minime che il dispacciamento deve essere in grado di assicurare per l’esercizio della rete dei metanodotti.
L’organizzazione del d
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614201023503
5.3 DATI PER IL CONTROLLO DELLA
RETE
Per svolgere le attività sopra descritte il dispacciamento utilizzerà, in relazione all
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614201023504
5.4 SISTEMI DI COMUNICAZIONE
L’impresa di trasporto del gas deve disporre di un sistema di telecomunicazione che, oltre a su
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614201023505
5.5 GESTIONE DELLE EMERGENZE
Si definisce «emergenza» ogni evento che si verifica nell’esercizio del sistema di trasporto che possa risultare pregiudizievole per la sicurezza di persone, delle cose e dei beni di terzi, per l’ambiente in generale, o per la sicurezza dell’impiantistica e la continuità del trasporto.
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614201023506
6. Ispezione e manutenzione
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614201023507
6.1 CRITERI GENERALI
Allo scopo di garantire il corretto esercizio e il mantenimento delle necessarie condizioni di affidabilità e di sicurezza, le condotte per il trasporto del gas, le centrali di compressione e gli impianti, devono essere oggetto delle necessarie attività di ispezione e di manutenzione ordinarie e straordinarie.
L’impresa di traspo
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614201023508
6.2 SORVEGLIANZA DELLE CONDOTTE
A TERRA
Il controllo delle condotte deve essere attuato allo scopo di:
— verificare la funzionalità ed il buono stato di conservazione dei tratti d
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614201023509
6.3 SORVEGLIANZA DELLE CONDOTTE
A MARE
Il controllo delle condotte sottomarine deve essere realizzato attraverso lo svolgimento periodico di ispezioni a mare sia in bassi fondali, sia in alti fondali.
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614201023510
6.4 MISURE E CONTROLLI PER LA
PROTEZIONE CONTRO LA CORROSIONE
Lungo le condotte devono essere opportunamente posizionati posti di misura per accertare l’effi
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614201023511
6.5 ISPEZIONI INTERNE DELLE
CONDOTTE
Al fine di verificarne l’integrità, le condotte a terra e a mare possono essere ispezion
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614201023512
6.6 MANUTENZIONE DEGLI
IMPIANTI, DEI PUNTI DI LINEA E DELLE CENTRALI DI COMPRESSIONE
Le operazioni di manutenzione da eseguire negli impianti, nei punti di linea e nelle centrali di compressione, si suddividono in:
a) Operazioni di conduzione, quali:
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614201023513
6.7 APPARATI A PRESSIONE
Sulle attrezzature a pressione standard di cui al decreto legislativo 25 febbraio 2000, n. 93 devono essere eseguite le operazioni di ispezione e di manutenzione previste dal manuale di uso e manutenzione dell’apparato redatto dal costruttore.
Per recipienti a pressione di cui al decreto legislativo 25 febbraio 2000, n. 93 e per quelli realizzati in conformità alla normativa pre-vigente, aventi volume maggiore di 25 litri e, se con pressione massima ammissibile inferiore o uguale a 12 bar, aventi capacità maggiore di 50 litri, tali operazioni devono comunque comprendere le operazioni di ispezione e di manutenzione indicate al punto 6.7.1.
Per gli accessori di sicurezza invece, tali operazioni devono comprendere le operazioni di verifica di funzionalità cui al punto 6.7.2.
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614201023514
7. Installazioni interne delle
utenze industriali
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7.1 GENERALITÀ
Per le installazioni interne delle utenze industriali vengono prescritte soluzioni tecniche analoghe a quanto previsto per la rete di trasporto. Le minori distanze di sicurezza disponibili per l’installazione delle condotte e degli impianti di riduzione e misura del gas, nell’ambit
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614201023516
7.2 CONDOTTA DI ALIMENTAZIONE
La condotta di alimentazione deve essere progettata, costruita e collaudata secondo le prescrizioni stabilite per la rete esterna, salvo quanto sotto riportato.
Il tracciato della condotta deve essere scelto in modo da evitare la vicinanza di opere, manufatti, cumuli di materiale, ecc., che possano danneggiare la condotta oppure creare pericoli derivanti da eventuali fughe di gas.
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614201023517
7.3 IMPIANTI DI RIDUZIONE E
MISURA DELLA PRESSIONE ALL’INTERNO DELLE UTENZE INDUSTRIALI
L’ubicazione dell’impianto di riduzione della pressione va prevista come segue:
— se la pressione massima prevista è maggiore di 24 bar,
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614201023518
7.4 RETE DI ADDUZIONE
La rete di adduzione deve essere progettata, costruita e collaudata attenendosi per quanto possibile
Analisi degli interventi edilizi di manutenzione o ristrutturazione dai quali discende l’obbligo della dichiarazione di variazione in catasto e aggiornamento della rendita
Analisi sistematica della complessa normativa, richiami giurisprudenziali, prassi e orientamenti finalizzati a garantire la completa operatività delle società partecipate alla luce delle criticità più ricorrenti. Aggiornamento di carattere avanzato indirizzato a professionisto già operanti nel settore.
Analisi degli interventi edilizi di manutenzione o ristrutturazione dai quali discende l’obbligo della dichiarazione di variazione in catasto e aggiornamento della rendita
Analisi sistematica della complessa normativa, richiami giurisprudenziali, prassi e orientamenti finalizzati a garantire la completa operatività delle società partecipate alla luce delle criticità più ricorrenti. Aggiornamento di carattere avanzato indirizzato a professionisto già operanti nel settore.
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COMMENTARIO AL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI CON SPIEGAZIONI ED ESEMPI
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Testo completo aggiornato del Codice di Prevenzione Incendi con tutte le RTV - Commenti punto per punto, spiegazioni, esempi e chiarimenti a supporto
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Rassegna e testi completi (download) di:
Tutte le Norme di Prevenzione Incendi - Circolari e Lettere Circolari del Dipartimento VV.F.
Sistemi di evacuazione naturale e forzata • Calcoli pratici • Dimensionamento dei condotti per l’evacuazione • Ventilazione orizzontale meccanica nelle autorimesse • Ruolo degli impianti di ventilazione • Manutenzione dei sistemi naturali • Norme di progettazione e regole tecniche
Parti comuni
- Condominio minimo, condominio parziale e supercondominio
- Amministratore, assemblea e altri organi
- Regolamento di condominio
- Opere, manutenzioni e innovazioni
- Impianti tecnologici
- Millesimi e ripartizione spese
- Istituti deflattivi del contenzioso
- Bonus fiscali per gli interventi edilizi
Terza edizione riveduta, ampliata e aggiornata
Con le regole tecniche tradizionali e il Codice di Prevenzione incendi con tutte le RTV
5a edizione completamente riveduta in base al Codice di Prevenzione Incendi aggiornato con i decreti Ministro dell’Interno 18/10/2019, 14/02/2020, 06/04/2020, 15/05/2020, 10/07/2020, 29/03/2021, 14/10/2021, 30/03/2022, 19/05/2022, 14/10/2022 e 22/11/2022
31 esempi mirati applicati a casi realistici, con le principali attività soggette e le diverse casistiche procedimentali - Guida alla definizione dei profili di rischio, dei livelli di prestazione e delle strategie antincendio - Soluzioni progettuali conformi e soluzioni alternative con il metodo dell’Ingegneria della Sicurezza Antincendio - Progettazione di impianti di estinzione a idranti, rivelazione incendio e di sistemi SENFC, SEFFC ed EVAC - Calcolo delle curve naturali d’incendio e della resistenza al fuoco di strutture in acciaio, calcestruzzo armato e legno - Trattazione di luoghi di lavoro a basso rischio d’incendio con il “Minicodice”
Libro
89.00
82.32
PONI UN QUESITO
ATTENZIONE: non sarà possibile inviare poiché ha esaurito il plafond di richieste di consulenza
Scrivi qui il tuo quesito.
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