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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
NotaMin. Interno 01/07/2003
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[Premessa] |
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TITOLO 0 |
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1 - OggettoLe presenti linee guida di prevenzione incendi hanno lo scopo di tutelare l'incolumità delle p |
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2 - Campo di applicazioneLe prescrizioni di seguito enunciate si applicano a tutte le attività, sia esistenti e sia di nuova realizzazione, il cui progetto, per la preventiva approvazione, sia stato protocollato presso il Comando dopo la data del 30.06.03. Le p |
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3 - Termini e definizioniPer i termini, le definizioni e le tolleranze dimensionali si rimanda a quanto emanato con D.M. 30.11 |
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4 - ClassificazioneGli uffici possono essere classificati: in funzione della loro ubicazione: |
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TITOLO I - GENERALITà |
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5 - Scelta dell'areaLe strutture oggetto delle presenti linee guida devono essere ubicate nel rispetto delle distanze di |
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6 - UbicazioneLe attività di che trattasi possono essere ubicate: |
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7 - Accesso all'areaPer consentire l'intervento dei mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco, gli accessi all'area ove sorgono gli edifici oggetto delle presenti disposizioni devono avere i seguenti requisiti minimi: - larghezza: 3,50 m |
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TITOLO II - CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE |
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8 - Resistenza al fuoco delle struttureI requisiti di resistenza al fuoco degli elementi strutturali devono, di norma, essere valutati secondo le prescrizioni e le modalità di |
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Tabella I - Resistenza al fuoco delle strutture - Separazioni - Compartimentazioni - Scale
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9 - Reazione al fuoco dei materialiI materiali installati devono essere conformi a quanto di seguito specificato: - negli atri, nei corridoi, nei disimpegni, nelle scale, nelle rampe, nei passaggi in genere, è consentito l'impiego di materiali di classe 1 in ragione del 50 % massimo della loro superficie totale (pavimento + pareti + soffitto + proiezioni orizzontali delle scale); per le restanti parti debbono essere impiegati materiali di classe 0 (non combustibili); - in tutti gli altri ambienti è consentito che le pavimentazioni, compresi i relativi rivestimenti, siano di classe 2 e che gli altr |
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10 - CompartimentazioneI locali dell'attività devono essere compartimentati secondo criteri di funzionalità: - aree destinate esclusivamente ad uffici; - spazi per riunioni, conferenze, trattenimento e simili, ad uso esclusivo dell'attività; - spogliatoi, laboratori, depositi, mense e servizi vari; - locali di attività a rischio specifico elencate nell'alle |
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11 - AccessoGli ingressi alle attività di cui alle presenti linee guida devono essere ricavati su pareti attestate su vie, piazze pubbliche o private, comunque sempre a cielo scoperto o su spazi a cielo scop |
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12 - ComunicazioniLe attività di che trattasi possono comunicare con altre attività, purché pertinenti e qualora consentito dalle specifiche regole tecniche o linee guida di prevenzione incendi, alle condizioni previste nelle stesse. |
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13 - ScaleLe caratteristiche di resistenza al fuoco dei vani scala devono essere congrue con quanto previsto al punto 8 (Tab. I), in funzione dell'altezza antincendio dell'edificio. Gli accessi di piano devono essere muniti di porte con pari requisiti di resistenza al fuoco, dotate di dispositivi per l'autochiusura. |
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14 - Scale di sicurezza esterneQuando sia prevista la realizzazione di scale di sicurezza esterne, le stesse devono essere realizzate secondo i criteri sotto riportati: |
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15 - Ascensori, montacarichi, scale e tappeti mobiliGli ascensori ed i montacarichi non possono essere utilizzati in caso di incendio, ad eccezione degli ascensori antincendio. Tutti gli ascensori ed i montacarichi, che non siano installati all'interno di una scala di tipo almeno protetto, devono avere il vano corsa di tipo protetto, con caratteristiche di resistenza al fuoco congrue con quan |
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16 - Ascensori antincendioNegli uffici con piani ubicati ad altezza antincendio superiore a 54 m deve essere installato almeno un ascensore antincendio utilizzabile, in caso di incendio, per le operazioni di soccorso ed in possesso dei seguenti requisiti: - le strutture del vano corsa e del locale macchinario dev |
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MISURE PER L'ESODO DELLE PERSONE IN CASO DI EMERGENZA |
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17 - Vie di uscitaGli edifici in oggetto devono essere provvisti di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido ed ordinato degli occupanti verso l'esterno o in luogo sicuro dinamico (così come definito dal punto 3.4 del D.M. 30.11.83) in caso d'incendio o di pericolo di altra natura. |
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18 - Numero e larghezza delle uscite che immettono all'esterno e lunghezza delle vie di esodo |
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18.0 - AffollamentoLe uscite dai luoghi di lavoro di cui al precedente punto devono essere dimensionate in base al numer |
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18.1 - Capacità di deflussoAl fine del dimensionamento delle uscite, le capacità di deflusso non devono essere superiori |
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18.2 - Sistema di vie d'uscitaL'attività deve essere provvista di un sistema organizzato di vie d'uscita, dimensionato in base al massimo affollamento previ |
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18.3 - Lunghezza delle vie d'uscita al pianoIl percorso di esodo, misurato a partire dalla porta di ciascun locale, nonché da ogni punto d |
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18.4 - Caratteristiche delle vie d'uscitaLa larghezza utile delle vie d'uscita deve essere misurata deducendo l'ingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori. Tra gli elementi sporgenti non sono considerati quelli posti ad altezza s |
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18.5 - Larghezza delle vie d'uscitaLa larghezza utile delle vie d'uscita deve essere multipla del modulo di uscita e non inferiore a due |
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18.6 - Larghezza totale delle vie d'uscitaLa larghezza totale delle uscite da ogni piano, espressa in numero di moduli, deve essere determinata dal rapport |
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18.7 - Sistemi di apertura delle porte e di eventuali infissiLe porte installate lungo le vie d'uscita ed in corrispondenza delle uscite di piano devono aprirsi nel verso dell'esodo a semplice spinta mediante l'azionamento di dispositivi a barre orizzontali. Esse vanno previste ad uno o due battenti. I battenti delle porte, quando sono aperti, non d |
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18.8 - Porte dei singoli locali di lavoroI singoli locali di lavoro dell'attività devono possedere porte, in numero, dimensioni, posizione e materiali di realizzazione tali da consentire una rapida uscita delle persone. In particolare viene stabilito che per numero di persone occupate e per entità del rischio specifico di incendio si debbano assumere i seguenti valori: - locali che comportano pericoli di esplosione o specifici rischi di incendio (ad esempio magazzini, cucina aziendale con potenzialità > |
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18.9 - Numero di usciteLe uscite da ciascun piano dell'edificio non devono essere inferiori a due e devono essere posizionat |
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AREE ED IMPIANTI A RISCHIO SPECIFICO - SERVIZI TECNOLOGICI |
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19 - Impianti di produzione caloreGli impianti termici devono essere di tipo centralizzato e realizzati a regola d'arte ed installati n |
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20 - Impianti di condizionamento e di ventilazioneGli impianti di condizionamento e/o ventilazione possono essere di tipo centralizzato o localizzato. Gli impianti devono possedere i requisiti che garantiscano il raggiungimento dei seguenti obietti |
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21 - CondotteLe condotte a servizio degli impianti di ventilazione e/o condizionamento devono essere realizzate, di norma, con materiali incombustibili (classe 0 di reazione al fuoco) ed anche con materiali di classe 0-1 in caso di presenza di idoneo impianto di rivelazione di incendio o di classe 0-2 in presenza di impianto di spegniment |
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22 - AutorimesseLe autorimesse devono rispondere ai requisiti di sicurezza stabiliti dalle specifiche norme tecniche |
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23 - Prescrizioni particolariLe aree destinate alla ricarica accumulatori di carrelli elevatori e simili, nonché le eventuali officine per la manutenzione macchinari siano ubicate solo ed esclusivamente al piano terra, abbiano accesso diretto preferibilmente dall'esterno, siano separate dagli altri ambienti mediante strutture aventi caratteristiche di resistenza al fuoco non inferiori a REI 120 ed abbiano aperture d'areazione nella parte più alta del locale, anche mediante camini a tiraggio naturale. Le eventuali |
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TITOLO III - UTENZE DI SICUREZZA |
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24 - Impianti elettriciGli impianti elettrici devono essere realizzati nel rispetto della Legge n. 186/68. In particolare, ai fini della prevenzione degli incendi, gli impianti elettrici: - non dovranno costituire causa primaria di incendio o di esplosione; - non devono fornire alimento o via privilegiata di propagazione degli incendi; - devono essere suddivisi in modo che un eventuale guasto non provochi la messa fuori servizio dell'intero sistema ( |
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25 - Illuminazione di sicurezzaIn caso di emergenza l'attività deve essere protetta da un sistema di illuminazione di sicurezza tale da |
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IMPIANTI SPECIALI DI PROTEZIONE ATTIVA |
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26 - GeneralitàGli impianti di allarme, rivelazione ed estinzione incendi dovranno essere installati in tutti i casi |
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27 - Impianto automatico di rivelazione ed allarme incendioIn tutti gli edifici di cui alle presenti linee guida dovrà essere prevista l'installazione di un impianto automatico di rivelazione ed allarme incendio, in grado di rivelare e segnalare a distanza un principio d'incendio che possa verificarsi nell'ambito dell'attività. Detto impianto dovrà essere progettato e realizzato a r |
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28 - Segnalatori di allarmeI segnalatori di allarme devono correttamente essere posizionati e segnalati in modo da essere sempre |
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MEZZI ED IMPIANTI DI ESTINZIONE INCENDI |
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29 - EstintoriGli estintori, di tipo approvato dal Ministero dell'Interno ai sensi del D.M. 20.12.82 e successive modifiche ed integr |
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30 - Impianto idrico antincendioLe attività di che trattasi devono essere dotate di un impianto idrico antincendio ed anche del tipo a "doppia alimentazione" nei casi previsti dal presente titolo. I naspi DN 20 o gli idranti DN 45, correttamente corredati, devono essere: - distribuiti in modo da consentire l'intervento in tutte le aree dell'attività; - collocati in ciascun piano; - dislocati in posizione facilmente accessibile e visibile. Per gli uffici di tipo 1 in cui sia possibile dimostrare, con apposita relazione scritta, che il carico d'incendio dell'intera attività non supera globalmente |
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Requisiti generaliLe alimentazioni idriche devono essere in grado, come minimo, di garantire la portata e la pressione richiesta dell'impianto, nonché avere la capacità di assicurare i tempi di intervento previsti. Le alimentazioni idriche devono |
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InterconnessioniLe reti di idranti devono avere alimentazioni idriche adibite al loro esclusivo servizio con le ecce |
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31 - Impianto di spegnimento automatico a pioggiaIn tutti i casi in cui sia prevista l'installazione di un impianto di spegnimento automatico a pioggi |
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33 - Gestione della sicurezzaIl responsabile dell'attività deve provvedere affinché nel corso della gestione non vengano alterate le condizione di sicurezza, ed in particolare che: - sui sistemi di vie di uscita non siano coll |
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Addestramento del personaleIl responsabile dell'attività deve provvedere affinché, in caso di incendio, il persona |
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Registro dei controlliDeve essere predisposto un registro dei controlli periodici, dove saranno annotati tutti gli interven |
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34 - Divieti e limitazioniAll'interno delle attività di che trattasi non deve essere consentito: - depositare macchinari, ma |
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35 - Disposizioni finaliQualora per ragioni di carattere tecnico o per speciali esigenze non prevedibili non fosse possibile adottare qualcuna delle prescrizioni delle presenti linee guida, potranno essere proposte al Com |
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TITOLO IV - ATTIVITà ESISTENTIAlle attività preesistenti, così come definite al punto 2 delle presenti linee guida, s |
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36 - Resistenza al fuoco delle struttureDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 8. |
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37 - Reazione al fuoco dei materialiDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 9, con l'esclusione delle lettere e) e g) |
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38 - CompartimentazioneDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 10. |
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39 - ComunicazioniDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 12. |
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40 - ScaleLe caratteristiche di resistenza al fuoco dei vani scala devono essere congrue con quanto previsto al punto 8 (Tab. I), in funzione dell'altezza antincendio dell'edificio. Gli accessi di piano devono esser |
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41 - Ascensori, montacarichi, scale e tappeti mobiliDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 15. |
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42 - Ascensori antincendioDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 16. |
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43 - Vie di uscitaDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 17. |
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44 - Numero e larghezza delle uscite che immettono all'esterno e lunghezza delle vie di esodo |
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44.0 - AffollamentoDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 18.0. |
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44.1 - Capacità di deflussoDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 18.1. |
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44.2 - Sistema di vie d'uscitaDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 18.2. |
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44.3 - Lunghezza delle vie d'uscita al pianoIl percorso di esodo, misurato a partire dalla porta di ciascun locale, nonché da ogni punto dei locali ad uso comune, non può essere superiore a: - 60 m per raggiungere un'uscita su luog |
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44.4 - Caratteristiche delle vie d'uscitaLa larghezza utile delle vie d'uscita deve essere misurata deducendo l'ingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori. Tra gli elementi sporgenti non so |
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44.5 - Larghezza delle vie d'uscitaFerma restando la presenza di almeno una via d'uscita di larghezza utile non inferiore a due moduli ( |
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44.6 - Larghezza totale delle vie d'uscitaDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 18.6. |
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44.7 - Sistemi di apertura delle porte e di eventuali infissiDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 18.7. |
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44.8 - Numero di usciteDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 18.9. |
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45 - Impianti di produzione caloreDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 19. |
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46 - Impianti di condizionamento e di ventilazioneDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 20. |
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47 - CondotteDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 21. |
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48 - AutorimesseDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 22. |
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49 - Prescrizioni particolariDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 23. |
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50 - Impianti elettriciDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 24. |
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51 - Illuminazione di sicurezzaDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 25. |
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52 - Impianto automatico di rivelazione ed allarme incendioDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 27. |
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53 - Segnalatori di allarmeDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 28. |
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54 - EstintoriDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 29. |
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55 - Impianto idrico antincendioDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 30. |
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56 - Impianto di spegnimento automatico a pioggiaDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 31. |
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57 - Segnaletica di sicurezzaDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 32. |
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58 - Gestione della sicurezzaDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 33. |
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59 - Divieti e limitazioniDovranno essere osservate le prescrizioni indicate al punto 34. |
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60 - Disposizioni finaliQualora per ragioni di carattere tecnico o per speciali esigenze non prevedibili non fosse possibile adottare qualcuna delle prescrizioni delle presenti linee guida, potranno essere proposte al Com |
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