D. Min. Interno 31/03/2003

Il presente decreto stabilisce i requisiti di reazione al fuoco dei materiali costituenti le condotte di distribuzione e ripresa dell’aria degli impianti di condizionamento e ventilazione a servizio di attività soggette ai controlli di prevenzione incendi. Il provvedimento abroga tutte le precedenti disposizioni di prevenzione incendi impartite in materia.
L’art. 3 dispone che i prodotti provenienti da Paesi contraenti l’accordo SEE possono essere commercializzati in Italia per essere impiegati nelle condotte di cui sopra solo se muniti delle autorizzazioni previste dalla normativa comunitaria e italiana. Per il rilascio dell’autorizzazione alla commercializzazione da parte del Ministero dell’interno sono accettate le certificazioni di prodotti legalmente riconosciuti in un Paese contraente l’accordo SEE, purché le caratteristiche di reazione al fuoco siano equivalenti a quelle stabilite dall’art. 2 del decreto in esame.
In base al comma 3 dell’art. 3, ai prodotti per i quali è richiesto il requisito di reazione al fuoco si applica la normativa italiana vigente, di cui al D.M. 5.8.1991, recante «Commercializzazione e impiego in Italia dei materiali destinati all’edilizia legalmente riconosciuti in uno dei Paesi CEE sulla base delle norme di reazione al fuoco», in attesa dell’entrata in vigore dei corrispondenti regimi di autorizzazione comunitaria.
Il citato D.M. 5.8.1991 dispone che i materiali legalmente omologati in uno dei Paesi CEE sulla base delle norme di reazione al fuoco armonizzate o di quelle straniere riconosciute equivalenti possono essere commercializzati in Italia per essere impiegati a fini di prevenzione incendi. A tale scopo deve essere presentata apposita istanza, diretta al Ministero dell’interno - Direzione generale della protezione civile e dei servizi antincendi, corredata della documentazione necessaria alla identificazione del materiale e dei relativi certificati di prova rilasciati da laboratori riconosciuti dalle competenti autorità dello Stato membro.