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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
D. Cons. Sup. LL.PP. 29/05/2019, n. 292
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[Premessa]Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Il Presidente Visto il decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 2006, n. 204, “Regolamento di riordino del Consiglio Superiore dei lavori pubblici”, come modificato dal citato D.P.R. 211/2008, e in particolare l’articolo 2, comma 3), e l’articolo 9; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 2014, n. 72, concernente "Regolamento rec |
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Articolo 11. È approvato il testo della "Linea Guida per la identificazione, la qualificazione e il controllo di accettazione |
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Articolo 21. Per un periodo di dodici mesi, decorrenti dalla data del presente decreto, per quanto concerne l'impiego di sistemi a rete preformata in materiali compositi fibrorinforzati a matrice polimerica da utilizzarsi per il consolidamento strutturale di costruzioni esistenti con la tecnica de |
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Articolo 31. Il presente decreto e la Linea Guida allegata sono pubblicati sul sito internet istituzionale del Consiglio Superiore d |
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Linea Guida per la identificazione, la qualificazione ed il controllo di accettazione dei sistemi a rete preformata in materiali compositi fibrorinforzati a matrice polimerica da utilizzarsi per il consolidamento strutturale di costruzioni esistenti con la tecnica dell’intonaco armato CRM (Composite Reinforced Mortar) |
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1. SCOPOLa presente Linea Guida fornisce le procedure per l’identificazione, la qualificazione ed il controllo di “sistemi di rinforzo” costituiti da reti in composito fibrorinforzate a matrice polimerica (FRP- Fiber Reinforced Polymer), da applicare sulle superfici degli elementi strutturali per il consolidamento degli stessi con malte cementizie e/o di calce, ovvero mediante la tecnica dell’intonaco armato di tipo CRM (Composite Reinforced Mortar). |
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2. CAMPO DI APPLICAZIONEL’intonaco armato, denominato nel seguito CRM, è realizzato mediante una rete preformata in composito (FRP) inserita in una malta ad uso strutturale e applicata sulla superficie dell’elemento strutturale in muratura da rinforzare. In detto sistema la rete in FRP è in grado di assorbire gli sforzi di trazione, mentre la malta strutturale contribuisce ad assorbire gli sforzi di compressione. Il trasferimento degli sforzi fra il supporto e la rete di rinforzo è garantito anche dalla presenza dei connettori, che assicurano la collaborazione strutturale fra l’elemento murario e l’intonaco armato. |
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3. RIFERIMENTI NORMATIVIGli intonaci armati di tipo CRM come definiti al paragrafo 2 della presente Linea Guida costituiscono sistemi o kit di cui al punto 2 dell’art. 2 del Regolamento UE n. 305/2011. Per |
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4. CARATTERISTICHE DEL SISTEMA E DEI COMPONENTI IN COMPOSITO E RELATIVE CLASSI PRESTAZIONALIIl Fabbricante è tenuto a predisporre apposite schede tecniche relative a tutti i prodotti costituenti il sistema o i sistemi di rinforzo CRM per i quali viene richiesto il rilascio del CVT. In Appendice (Allegato 4) è riportata la struttura della scheda tecnica tipo contenente le informazioni obbligatorie da fornire. Nell’ambito della presente Linea Guida le reti e gli angolari dei sistemi di rinforzo preformati sono classificati in base ai valori delle seguenti due caratteristiche meccaniche: modulo elastico e tensione di rottura. Tali caratteristiche, valutate in regime di trazione uniassiale, devono essere riferite all’unità di superficie complessiva della sezione retta del rinforzo FRP (fibre e matrice), ortogonalmente cioè alla direzione delle fibre. La successiva Tabella 1 riporta le classi di tali rinforzi contemplate dalla Linea Guida ed i corrispondenti valori delle suddette caratteristiche meccaniche. Prodotti della stessa classe che siano realizzati con fasi differenti (fibre e/o resina) o con differenti grammature richiedono processi di qualificazione separati. |
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4.1 Reti, angolari e connettori preformatiI parametri geometrici e fisici che caratterizzano le reti e gli angolari sono la distanza tra i trefoli nelle due direzioni della rete (di seguito indicati convenzionalmente con i termini di ordito e trama) e le rispettive grammature, nonché le modalità di orditura. Il Fabbricante è tenuto a fornire, in riferimento alle reti/angolari in |
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4.2 Malte e CalcestruzziIl Fabbricante deve caratterizzare le malte secondo la UNI EN 998-1/2 e/o 1504-2/3 con sistema di certificazione 2+; in ogni caso deve definire i parametri di resistenza a trazione, resistenza a compressione e modulo el |
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4.3 Ancoranti chimiciIl Fabbricante deve definire le modalità di applicazione ed utilizzo degli ancoranti chimici nel Manuale di install |
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5. QUALIFICAZIONE INIZIALE DELLA PRODUZIONE |
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5.1 Qualificazione del Fabbricante e del sistema di rinforzoI sistemi di rinforzo CRM devono essere prodotti con un sistema permanente di controllo interno della produzione in stabilimento e di gestione della qualità, in coerenza con le norme UNI EN 9001:2000 ed UNI EN 45012. Tale sistema permanente di controllo interno, che deve essere attivato secondo quanto previsto nei Piani dei controlli interni, deve assicurare il mantenimento del livello di affidabilità nella conformità del prodotto finito e del sistema di rinforzo nel suo complesso, |
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5.2 Prove di qualificazione per il rilascio del CVT (prove iniziali di tipo)Ai fini del rilascio del CVT devono essere eseguite le seguenti prove di qualificazione, correntemente denominate prove iniziali di tipo, sui componenti in FRP del sistema di rinforzo CRM: a. prove meccaniche: - prove di trazione delle reti e degli elementi d’angolo di rete; - prove di trazione degli elementi di connessione; |
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5.3 Descrizione delle prove di qualificazione di tipo meccanicoAi fini del rilascio del CVT, devono essere eseguite le seguenti prove sui componenti in FRP del sistema CRM: - prove di trazione delle reti e degli elementi d’angolo di rete; - prove di trazione degli elementi di connessione; - prove di estrazione (pull-out) dei connettori da supporti standard; - prove di giunzione per sovrapposizione dei connettori. Per le modalità di esecuzione delle prove di trazione sui componenti in FRP del sistema CRM e per la determinazione dei parametri meccanici rilevanti di cui al § 4.1, si deve far riferimento all’Allegato 1 della presente Linea Guida. Nel caso in cui il risultato di una prova, riferita allo specifico sistema CRM, non consentisse l’attribuzione della classe richiesta, essa deve essere ripetuta allo stesso modo per escludere che si sia verificata una non conformità nell’esecuzione della prova medesima; qualora anche la prova ripetuta dia esito non soddisfacente, la procedura di qualificazione deve essere sospesa ed il Laboratorio incaricato deve darne comunicazione al Fabbricante ed al Servizio Tecnico Centrale. Il Fabbricante deve individuare le cause dell’esito negativo, verificando le caratteristiche dei materiali e componenti del sistema ed il relativo processo produttivo e, a seguito di tale verifica, deve apportare le opportune modifiche al sistema di rinforzo, ovviando |
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5.4 Prove per l’accertamento della durabilità ambientaleAl fine della qualificazione dei sistemi CRM, relativamente all’accertamento della durabilità ambientale, sui componenti in FRP del sistema di rinforzo CRM, devono essere eseguite le seguenti prove, nel numero indicato in Tabella 3: - prove cicliche di gelo e disgelo (§ 5.4.1); - prove di invecchiamento artificiale (§ 5.4.2). Le suddette prove devono essere eseguite su campioni corrispondenti agli elementi in FRP del sistema CRM per il quale viene richiesto il rilascio del CVT. Se gli elementi in FRP del sistema CRM sono costituiti dalla stessa natura delle fasi (resine e fibre) e stesse grammature si può procedere a effettuare le prove di accertamento della durabilità ambientale su campioni rappresentativi della famiglia omogenea di prodotti (ovvero tipo di fibra e percentuali in volume di resina) su proposta del Fabbricante. Nel caso si utilizzi la stessa tipologia e natura delle fasi (resina e fibra), nonché la stessa grammatura, le prove di accertamento della durabilità ambientale delle reti valgono anche per gli elementi d’angolo. Verranno eseguite prove di trazione su campioni non condizionati ed i risultati delle prove saranno utilizzati come riferimento; analoghe prove saranno eseguite sui campioni condizionati. Il numero dei campioni da sottoporre a prova e le modalità di condizionamento sono riportati nel seguito. 5.4.1 Prove cicliche di gelo e disgelo Con le stesse modalità di cui al paragrafo 5.3.1, il laboratori |
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5.5 Caratteristiche del prodotto nei confronti delle sollecitazioni termiche ed eventuali prove di comportamento al fuocoLe caratteristiche prestazionali dei sistemi di rinforzo CRM e, in particolare, quelle meccaniche, possono essere fortemente condizionate dalle sollecitazioni termiche, anche in relazione alla presenza di componenti polimeriche all’interno della malta. Tale fatto deve essere chiaramente evidenziato dal Fabbricante nella documentazione illustrativa dei prodotti ed in quella di accompagno degli stessi. Su |
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5.6 Tabella di sintesi delle prove di qualificazioneLa Tabella 3 sintetizza il numero dei provini sui quali effettuare le prove ai fini della qualificazione di ciascuno dei sistemi di rinforzo CRM presenti nel catalogo di un Fabbricante. Tabella 3 - Numero di prove di Qualificazione dei componenti in FRP dei sistemi CRM |
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5.7 Certificazione dei risultati delle prove iniziali di tipoI certificati di prova rilasciati dai Laboratori incaricati devono contenere almeno: - l’identificazione univoca del certificato (numero di serie e data di emissione) e di ciascuna sua pagina, oltre al numero totale di pagine; - il luogo di effettuazione delle prove; |
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5.8 Scheda Tecnica di prodottoAl completamento delle prove iniziali di tipo (§ 5.2), il Fabbricante è tenuto a predisporre apposite schede tecniche relative a tutti i prodotti che si intende commercializzare. In Allegato 4 è riportata la struttura di una Scheda Tecnica tipo contenente le informazioni obbligatorie da fornire. La scheda t |
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6. SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀTutti i componenti in FRP dei sistemi di rinforzo CRM, oggetto della presente Linea Guida, devono essere prodotti in uno stabilimento dotato di un sistema permanente di controllo interno della qualità. Fatto salvo quanto disposto da norme europee armonizzate, ove disponibili, il sistema di gestione della qualità, che sovrintende al processo di fabbricazione, deve essere predisposto in coerenz |
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6.1 Sistema di controllo della produzione in stabilimentoIl sistema di controllo della produzione dei componenti in FRP dei sistemi di rinforzo CRM deve prevedere: - controlli sui materiali base quali |
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6.2 Controlli sui materiali basePer ciascun materiale base (materia prima o semilavorato), il Fabbricante dei componenti in FRP dei sistemi di rinforzo CRM deve procedere alla qualificazione del f |
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6.3 Sistema di identificazione dei prodottiCiascun prodotto qualificato deve costantemente essere riconoscibile per quanto concerne le caratteristiche qualitative e riconducibile alla relativa linea di produzione ed allo stabilimento di produzione. Per tale motivo il Fabbricante è tenuto a dotarsi di un Sistema di identificazione dei prodotti. La marchiatura, deve essere apposta alla fine del ciclo di produzione e/o della linea di confezionamento ovvero per ogni lotto di produzione, prim |
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7. PROVE PERIODICHE DI VERIFICA DELLA QUALITÀIl Fabbricante deve garantire un sistema di controllo interno permanente del processo di produzione in fabbrica (FPC - Factory Production Control). Tale sistema deve assicurare il mantenimento di un adeguato livello di affidabilità nella produzione e nell’impiego dei singoli materiali e dei componenti impiegati, nonché la conformità del prodotto finale ai requisiti richiesti. Il controllo della produzione in fabbrica deve essere effettuato conformemente ai Piani dei controlli trasmessi dal Fabbricante al Servizio Tecnico Centrale. Per quanto riguarda specificamente le prove di controllo continuo della produzione in fabbrica dei componenti in FRP del sistema CRM (a seguito dell’avvio della produzione e del rilascio del CVT), devono essere eseguite prove di trazione nella direzione delle fibre per la determinazione della tensione di rottura e del modulo elastico, secondo le modalità riportate in Allegato 1. Ai fini della verifica della qualità, il Laboratorio |
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7.1 Contenuto dei Certificati delle prove periodicheI certificati devono contenere almeno i seguenti dati: - identificazione univoca del certificato (laboratorio, numero di serie e data di emissione) e di ciascuna sua pagina, oltre al numero totale di pagine; |
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7.2 Documentazione per il controllo della produzioneLe prove devono essere effettuate per tutti i componenti in FRP dei sistemi CRM presenti in catalogo. |
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8. PROCEDURA DI QUALIFICAZIONE |
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8.1 Documenti da allegare all’istanzaIl Fabbricante di sistemi di rinforzo CRM è tenuto ad inoltrare al STC richiesta di Certificato di Valutazione Tecnica, ai sensi del § 11.1, lettera C, delle vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni, allegando all’istanza, sottoscritta dal legale rappresentante, la seguente documentazione, da trasmettere in copia cartacea oltre che su supporto informatico: a. Relazione illustrativa/descrittiva concernente il sistema di rinforzo CRM oggetto dell’istanza, che specifichi i materiali e i componenti di base utilizzati e le caratteristiche prestazionali che devono essere valutate dal Servizio Tecnico Centrale; a tal fine devono essere esplicitamente indicati: - caratteristiche del sistema di rinforzo (valori attesi delle proprietà meccaniche) ed elenco delle tipologie che si intende qualificare, con l’indicazione della composizione in termini di fasi (resina, fibre, reti, angolari, elementi di connessione, eventuali additivi e microfibre polimeriche); - caratteristiche della malta che si intende adottare, specificando eventuale presenza di additivi o di microfibre polimeriche; - modalità di marchiatura che si intende adottare per l’identificazione del sistema di rinforzo; |
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8.2 Istruttoria del Servizio Tecnico CentraleIl STC, nell’ambito delle proprie competenze, effettua l’istruttoria dell’istanza presentata, verificando: - la completezza e congruità della documentazione presentata; - l’idoneità del Laboratorio incaricato; |
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8.3 Durata e rinnovo del Certificato di Valutazione TecnicaIl CVT ha una durata di 5 anni dalla data del rilascio e può essere rinnovato su richiesta del Fabbricante, che entro 6 mesi |
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8.4 Sospensione e Ritiro del Certificato di Valutazione TecnicaLa mancata applicazione, anche solo di una delle condizioni poste a base del rilascio, è titolo per la sospensione del CVT. |
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8.5 Prodotti provenienti dall’esteroGli adempimenti di cui alle presenti Linee Guida si applicano anche a Fabbricanti esteri e ai sistemi di rinforzo CRM realizzabili con reti e matrici da loro prodotte e commercializzate. |
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9. PROCEDURE DI ACCETTAZIONE IN CANTIEREI controlli di accettazione in cantiere: - sono obbligatori e devono essere eseguiti a cura e sotto la responsabilità del Direttore dei Lavori; - devono essere campionati nell’ambito di ciascun lotto di spedizione in riferimento al lotto di produzione e devono riguardare tutti i componenti del Sistema CRM oggetto di fornitura. I campioni devono essere in numero di 3 per ognuno dei componenti dei sistemi di rinforzo da installare, tenendo anche conto dell’eventuale diversa natura delle fasi (in particolare della grammatura del rinforzo) e delle eventuali diverse caratteristiche delle reti nelle due direzioni. Le dimensioni sono quelle indicate per la prova di trazione (Allegato 1). Le prove da eseguire sono unicamente quelle di trazione sui componenti in FRP del sistema, descritte all’Allegato 1. Si prescrivono inoltre prove sulle malte da utilizzare in ragione di due provini per ogni lotto di spedizione per verificarne le caratteristiche dichiarate dal Fabbri |
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10. INSTALLAZIONEAlla documentazione di accompagnamento di ogni lotto di spedizione del sistema di rinforzo, il Fabbricante deve allegare il Manuale di installazione allegato al Certificato |
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ALLEGATI |
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Allegato 1 - Prove di tipo meccanico sui componenti in FRP del Sistema CRMProva di trazione della rete Caratteristiche del metodo di prova La prova viene effettuata in controllo di carico. È necessario prestare la massima cura alla preparazione dei provini, ai loro afferraggi ed all’allineamento del provino nella macchina durante la prova. I risultati delle prove possono risultare molto dispersi a causa di preparazioni non adeguate dei provini che presentano non allineamento del campione o difetti nel taglio e nella finitura. Un sistema non appropriato di afferraggi può causare rotture dei provini in prossimità delle mordacchie e, conseguentemente, una notevole dispersione dei risultati. I difetti ed i non allineamenti sopra elencati possono causare sforzi aggiuntivi dovuti a flessioni indesiderate. Parimenti, un sistema non appropriato di afferraggi può consentire slittamenti, non ammessi, del provino all’interno delle mordacchie. Il campione deve essere posizionato nella macchina di prova ponendo particolare attenzione al suo allineamento con l’asse della macchina. Nella fase di preparazione della prova è possibile applicare al provino una forza assiale, non superiore al 5% del valore ultimo previsto, allo scopo di annullare possibili inflessioni causate dal serraggio delle mordacchie. Durante la prova è necessario registrare il valore del carico e dello spostamento della traversa mobile. Le registrazioni devono essere eseguite in continuo o a intervalli di tempo regolari. Le prove devono essere eseguite in controllo di carico, si suggerisce una velocità costante di 0.20 kN/s; qualora si adotti una diversa velocità di carico, la scelta dovrà essere adeguatamente giustificata. |
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Allegato 2 - Prove di estrazione del connettore da supporti standardGeneralità In fase di qualificazione devono essere eseguite prove di estrazione del connettore da supporti standard, in tufo, pietrame e laterizio. Le prove sono realizzate in modo da rappresentare correttamente le condizioni di ancoraggio dei connettori all’interno della muratura e al tempo stesso permettere di eseguire agevolmente la prova. I campioni da sottoporre a prova devono essere almeno cinque, per ciascuno dei sistemi di connessione per i quali il Fabbricante ha richiesto il CVT e per ciascun tipo di supporto murario. Il supporto e le dimensioni dei campioni devono soddisfare le indicazioni riportate nei paragrafi seguenti. La lunghezza di ancoraggio dei connettori nel supporto deve essere quella indicata dal Fabbricante per lo specifico sistema di connessione e per lo specifico substrato murario, comunque non inferiore a 100 mm. I campioni da sottoporre a prova, come anche i relativi supporti, sono realizzati a cura dello stesso Fabbricante. Le prove devono essere condotte in condizioni di pressione e temperatura standard (pressione atmosferica, temperatura di 20 °C). Per prove di estrazione da altre tipologie murarie non espressamente descritte in queste Linee Guida, è facoltà del Fabbricante produrre documentazione tecnica integrativa sul comportamento meccanico della connessione, con indicazione delle lunghezze minime di ancoraggio e delle modalità di crisi attese, sulla base di indagini sperimentali specificamente condotte. Supporto di murature di tufo Per le prove di estrazione da murature di tufo deve essere scelto un materiale con caratteristiche meccaniche e fisico-chimiche per quanto possibile omogenee per ridurre la dispersione dei risultati. La resistenza a compressione della muratura in tufo deve essere prossima a 8 MPa (resistenza di riferimento del materiale standard), e comunque compresa nell’intervallo 4-12 MPa. La resistenza media effettiva del tufo prescelto deve essere valutata mediante prove di compressione su cubi di lato 150 mm, in numero pari almeno a 6. Per la realizzazione dei provini in muratura deve essere impiegata una malta di classe non superiore a M5. |
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Allegato 3 - Prove di giunzione per sovrapposizione dei connettoriGeneralità I campioni per le prove di qualificazione, nel numero indicato in Tabella 3, devono essere realizzati in modo tale da rappresentare correttamente le condizioni di giunzione per sovrapposizione dei connettori all’interno della muratura e al tempo stesso permettere di eseguire agevolmente la prova. I campioni da sottoporre a prova devono essere almeno tre, per ciascuno dei sistemi di connessione per i quali il Fabbricante ha richiesto il CVT. La lunghezza di sovrapposizione dei connettori deve essere quella indicata dal Fabbricante per lo specifico sistema di connessione, comunque non inferiore a 100 mm. |
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Allegato 4 - Scheda tecnicaIl Fabbricante deve riportare i valori statistici necessari per la valutazione della resistenza e del modulo elastico secondo quanto precisato (ad esempio media, scarto quadratico medio, popolazione, frattile, intervallo di confidenza). Descrizione Nome commerciale, tipo di rinforzo interno, tipo di malta, tipo di connettori, tipo di ancorante, marchiatura e ogni altra informazione generale ritenuta utile. Classe prestazionale Deve essere riportata sulla Scheda la Classe di prestazione del prodotto previa esecuzione delle prove di trazione. Caratteristiche meccaniche (rete)
Caratteristiche meccaniche (connettori)
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