Visto il R.D. 9 maggio 1912, n. 1447, che approva il testo unico delle disposizioni di legge per le ferrovie concesse all'industria privata, le tramvie a t
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560673848374
Parte I - Oggetto e scopo del
regolamento
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560673848375
Art. 1. - Oggetto
1. Ai sensi e per gli effetti degli articoli 95, 103 e 104 del D.P.R. 11 luglio 1980, n. 753, Ril presente regolamento contiene le norme regolamentari generali concernenti le seguenti categorie di funicolari aeree e terrestri in servizio pubblico per trasporto di persone:
a) funivia bifune con movimento a va e vieni: consistente in una o più funi portanti costituenti vi
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560673848376
Art. 2. - Scopo del regolamento
1. Il presente regolamento disciplina la costruzione e l'esercizio degli impianti in servizio pubblico, di cui al precedente articolo 1, comma 1. Le disposizioni t
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560673848377
Parte II - Documentazione
tecnica
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560673848378
Art. 3. - Documentazione
1. La domanda di approvazione del progetto è proposta secondo le norme di cui agli articoli 3, 4 e 5 del D.P.R. 11 luglio 1980, n. 753 R
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560673848379
Art. 4. - Progetto preliminare
1. Per la richiesta di preliminare ammissibilità di realizzare un impianto la documen
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560673848380
Art. 5. - Spese di istruttoria
1. Quando una domanda è ammessa all'istruttoria, il Ministero dei trasporti e
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560673848381
Parte III - Norme di progetto e
di costruzione
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560673848382
Art. 6. - Norme generali di
costruzione e prove dei materiali
1. Il progetto e l'esecuzione delle strutture dell'impianto (di muratura ordinaria, di cemento armato, metalliche o di altri materiali), fisse o mobili, sono condotti seguendo, oltre le disposizioni del presente regolamento, gli insegnamenti della scienza delle costruzioni, le regole della
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560673848383
Art. 7. - Tracciato e profilo
della linea
1. Il tracciato scelto è di per sé genericamente adatto al tipo di impianto previsto.
2. Il tracciato dell'asse di un impianto aereo è rettilineo; solo in via eccezionale e per riconosciuta necessità possono essere consentite deviazioni planimetriche, idonee ad assicurare la prescritta stabilità delle funi ed il sicuro passaggio dei veicoli con effetti dinamici non disturbanti per il viaggiatore.
3. La lunghezza della linea non supera, caso per caso, quel limite oltre il quale il viaggio può divenire disagevole oppure, nell'eventualità di arresto dell'impianto, può rendere difficile il pronto recupero di tutti i viaggiatori e il loro ricovero al sicuro senza eccessivo disturbo, tenuto conto delle categorie e del tipo dell'impianto, del profilo, delle condizioni del terreno, dell'altitudine e del clima.
4. La pendenza
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560673848384
Art. 8. - Funi
1. Sugli impianti oggetto del presente regolamento sono impiegati i seguenti tipi di funi:
a) Funi portanti: sono costituite di fili di acciaio, senza anima tessile, di massima a tref
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560673848385
Art. 9. - Tensione delle funi
1. La tensione di ogni fune dell'impianto è determinata da un sistema atto a m
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560673848386
Art. 10. - Ancoraggi, attacchi
d'estremità e impalmature
1. L'ancoraggio delle funi portanti si realizza per avvolgimento di almeno due spire complete su tamburo fisso, rivestito di adatto materiale cedevole; l'estremità dell'ultima spira a minima tensione viene ulteriormente ancorata ad un sostegno fisso per mezzo di morsetto, resistente ad una tensione residua convenzionale pari ad una frazione dello sforzo di trazione massimo della fune all'ancoraggio. In casi speciali, e per riconosciuta necessità, può tollerarsi altro idoneo sistema di ancoraggio.
2. La fune lenta oltrepassante il sistema di ancoraggio e costituente la riserva è ben conservata ed al coperto.
3. L'attacco della fune portante al contrappeso, realizzato per avvolgimento di questa su un tamburo facente parte di tale contrappeso, soddisfa le stesse disposizioni riguardanti l'attacco mediante ancoraggio.
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Art. 11. - Sicurezza delle funi
1. Il grado di sicurezza delle funi non è inferiore al rapporto tra la somma dei carichi di rottura dei fili per trazione (esclusi eventuali nuclei di fili di acciaio dolce) e lo sforzo totale massimo assiale sopportato dalla fune, da determinarsi nelle condizioni più sfavorevoli, ad impianto in movimento od a riposo; ciò subordinatamente all'osservanza delle norme stabilite dal presente regolamento intese a limitare l'effetto delle sollecitazioni secondarie e che riguardano:
a) il raggio delle scarpe d'appoggio delle funi portanti;
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560673848388
Art. 12. - Sicurezza rispetto
allo scorrimento sulle pulegge motrici delle funi aventi compiti di
trazione
1. L'aderenza necessaria per evitare il pericolo di scorrimento delle funi sulle pule
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560673848389
Art. 13. - Velocità e
intervallo minimo tra i veicoli
1. Negli impianti a collegamento permanente e velocità costante, quando le operazioni di imbarco e sbarco dei viaggiatori avvengono con i veicoli in movimento, la velocità e l'intervallo di tempo tra due veicoli consecutivi sono tali da consentire ai viaggiatori stessi il comodo e sicuro svolgimento delle operazioni di imbarco e sbarco, tenuto conto del tipo di impianto, dell
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560673848390
Art. 14. - Franchi minimi e
intervia
1. Mediante la distribuzione e l'altezza dei sostegni va evitato, nelle condizioni più sfavorevoli per carico, lunghezza della campata, oscillazioni ev
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560673848391
Art. 15. - Dispositivi di
recupero dei viaggiatori e altezza massima dal suolo
1. Quando, durante il servizio, l'impianto rimane immobilizzato per un intervallo di tempo relativamente lungo, si provvede, con facilità e prontezza, al recupero dei viaggiatori in linea.
2. I viaggiatori possono abbandonare agevolmente i veicoli anche nel caso in cui non sono in condizioni di collaborare alle operazioni di evacuazion
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560673848392
Art. 16. - Attraversamenti e
parallelismi
1. Negli attraversamenti di impianti aerei con strade di qualsiasi tipo sono rispettate e altezze minime dei veicoli dal suolo atte a garantire il normale svolgimento del traffico sulle strade stesse.
2. Ogni attraversamento è segnalato sulla strada mediante cartelli monit
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560673848393
Art. 17. - Norme comuni alle
stazioni
1. Le parti meccaniche delle stazioni, sia motrici, sia di rinvio, sono efficacemente protette dalle intemperie.
2. Le stazioni, terminali o intermedie, sono dotate:
a) di locali per la sosta dei viaggiatori in relazione alle prevedibili esigenze del traffico, nonché di servizi igienici, tenendo conto degli esercizi pubblici di ristoro esistenti nelle immediate vicinanze delle stazioni;
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560673848394
Art. 18. - Stazione motrice
1. Il posto di manovra è ubicato in posizione tale da consentire al macchinista la visibilità diretta della linea, compatibilmente con le caratteristiche del profilo. Le apparecchiature di manovra e di controllo sono ubicate in posizione opportuna per consentire al macchinista di servirsene agevolmente pur continuando a sorvegliare l'impianto.
2. Il macchinario, il banco di manovra e gli altri apparecchi di comando e controllo sono racchiusi in apposito locale o protetti in modo da non essere accessibili al pubblico; sul posto sono sempre disponibili mezzi antincendio adeguati al tipo di impianto.
3. La cabina di trasformazione, quando è collocata nell'interno della stazione, è inaccessibile al pubblico ed è realizzata in locale apposito come unità a prova di fuoco e con accesso indipendente. Quanto sopra anche in relazione al fatto che l'impianto elettrico della funivia ha inizio con l'interruttore generale in bassa tensione da disporre a valle di detta cabina.
4. Le funicolari aeree sono dotate di due azionamenti indipendenti, uno principale e l'altro di recupero, interbloccati fra loro. La loro coppia e potenza vanno determinate nelle condizioni di carico più sfavorevoli, tenuto conto delle fasi transitorie di avviamento ed eventualmente di frenatura. Per piccoli impianti di limitata lunghezza, tenuto conto degli scopi del servizio e della possibilità di assicurare il ritorno dei viaggiatori in una delle stazioni con operazioni rapide e facili, la D.G. MCTC può esonerare dall'obbligo di installare un azionamento di recupero.
5. L'aziona
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560673848395
Art. 19. - Dispositivi di
tensione
1. I contrappesi delle funi sono fatti di materiale compatto, preferibilmente in un unico blocco. Sono adottati provvedimenti per impedirne la manomissione.
2. Le strutture dei sostegni dei contrappesi sono facilmente ispezionabili in ogni loro parte anche durante l'esercizio. Il sostegno dei blocchi che formano il contrappeso non può comprendere aste metalliche che risultano in parte esterne ed in parte annegate nel blocco medesimo, ma elementi tutti facilmente ispezionabili.
3. I pozzi dei contrappesi, se esistono, sono accessibili, bene asciutti e protetti dalle precipitazioni atmosferiche.
4. I contrappesi compiono liberamente le massime escursioni dipendenti da cause meccaniche
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560673848396
Art. 20. - Stabilità e
sicurezza delle strutture portanti dell'impianto
1. I gradi di stabilità e di sicurezza per le strutture portanti nonché le eventuali ipotesi semplificative di calcolo sono stabilite dalla D.G. MCTC.
2. Quando gli edifici delle stazioni collaborano con le strutture portanti dell'impianto, tutte le parti collaboranti
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560673848397
Art. 21. - Stabilità delle
funi sugli appoggi
1. Nella verifica di stabilità delle funi sulle scarpe si considerano le condizioni di carico della linea più sfavorevoli e le ipotesi di spinta del vento orizzontale secondo quanto indicato al comma 2, lettera b) del precedente articolo 20, nonché a impianto fuori servizio, la sottospinta sulle funi. Il
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560673848398
Art. 22. - Costruzione dei
sostegni dell'impianto
1. I sostegni di linea possono essere metallici o di cemento armato.
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560673848399
Art. 23. - Scarpe e rulliere
1. Per limitare l'inflessione delle funi sugli appoggi, si provvede come segue:
a) nel caso di scarpe di appoggio (funi soggette solo a piccoli scorrimenti longitudinali), si assegna alle scarpe un raggio in rapporto conveniente al diametro della fune;
b) nel caso di rulliere (funi mobili dell'impianto) si assegna un limite massimo all'angolo di deviazione della fune su ogni rullo, determinato tenendo conto delle ip
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560673848400
Art. 24. - Veicoli
1. I veicoli per funicolari aeree e terrestri, di qualsiasi tipo, sono costruiti in modo da offrire ampia sicurezza contro la caduta accidentale dei viaggiatori e da garantire sufficiente comodità. In particolare hanno ampiezza commisurata al numero dei viaggiatori.
2. La superficie esterna delle cabine è regolare, senza sporgenze nelle quali si possono impigliare le funi.
3. Quando per la costruzione dell'impianto e per le condizioni di lavoro i veicoli possono ricevere impulsi verticali gravosi per il materiale o molesti per le persone, la parte del veicolo contenente i viaggiatori è vincolata alle altre parti mediante dispositivi ammortizzatori.
4. Nelle funivie bifuni le ruote del carrello sono guarnite di materiale cedevole. Esse sono portate da un sistema di bilancieri in modo che le pressioni esercitate sulla portante sono praticamente uguali. Il carico massimo trasmesso da ciascuna ruota alla fune è non superiore ad una frazione dell
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560673848401
Art. 25. - Dispositivi di
attacco dei veicoli alla fune dell'anello trattivo
1. Quando l'anello trattivo è costituito da più tratti di fune e, quindi, interrotto in corrispondenza dei veicoli, gli attacchi delle estremità dei tratti di fune ai veicoli sono fatti mediante dispositivi ad attrito o teste fuse di tipo ispezionabile.
2. Il corpo e le altre parti resistenti dei dispositivi di collegamento delle funi dell'anello trattivo ai veicoli sono progettati tenendo conto anche delle eventuali sollecitazioni di fatica alle quali possono essere sottoposti. Essi sono costruiti con materiale metallico fucinato o laminato, tenace e di elevata resistenza alla fatica.
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560673848402
Art. 26. - Circuiti elettrici
di linea per la sicurezza e le telecomunicazioni
1. Ogni impianto è dotato di un circuito elettrico di sicurezza atto a provocare, dandone contemporaneamente segnalazione (ottica od acustica) al macchinista, l'arresto della marcia quando intervengono i dispositivi automatici di sicurezza o di controllo, o quando viene manovrato uno qualsiasi degli appositi interruttori, o, infine, nell'eventualità di avaria del circuito stesso tale da comprometterne il funzionamento. Gli interruttori sono sistemati nelle stazioni e sui veicoli presidiati dal personale, nonché sui veicoli non presidiati, protetti opportunamente da ogni manomissione, sui sostegni ed in altri punti adatti lungo la linea ed in questi casi in cui la D.G. MCTC lo ritiene opportuno e lo prescrive. Detti interruttori sono protetti convenientemente dagli agenti atmosferici e cong
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560673848403
Art. 27. - Impianto di messa a
terra elettrica
1. Le funi e le parti metalliche delle stazioni e dei sostegni di linea ed in generale dell'impianto sono collegate elettricamente a terr
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560673848404
Parte Iv - Approvazione del
progetto di esecuzione dei lavori e apertura all'esercizio
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560673848405
Art. 28. - Approvazione del
progetto
1. Gli uffici centrali o periferici della M.C.T.C., secondo quanto stabilito dalla st
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560673848406
Art. 29. - Esecuzione dei
lavori
1. Il concessionario, a seguito del rilascio dell'autorizzazione per i lavori di costruzione dell'impianto da parte dei competenti organi regiona
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560673848407
Art. 30. - Apertura
all'esercizio
1. Ultimata la costruzione dell'impianto il concessionario richiede all'autorità concedente, ai sensi dell'articolo 5 del D.P.R. 11 luglio 1980, n. 753,R l'espletamento delle verifiche e prove funzionali, ai fini dell'apertura al pubblico esercizio per il trasporto di persone.
2. Alla domanda è allegata una dichiarazione del direttore dei lavori, nella quale egli attesta che l'opera è completamente ultimata e che è stata eseguita a regola d'arte ed in confor
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560673848408
Parte V - Esercizio
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560673848409
Art. 31. - Regolamento di
esercizio
1. L'esercizio dell'impianto si svolge con le modalità indicate nel regolamento di esercizio inerente l'impianto stesso, redatto dal direttore di esercizio, proposto dall'esercente dell'impianto ed approvato dall'Ente concedente, previo nulla osta ai fini della s
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560673848410
Art. 32. - Personale
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560673848411
Art. 33. - Modalità di
esercizio
1. L'esercizio si svolge secondo l'orario predisposto e con l'applicazione delle tariffe approvate. Il trasporto del pubblico nelle ore notturne è ammesso soltanto se il direttore di esercizio d
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560673848412
Art. 34. - Manutenzione
dell'impianto
1. L'impianto viene periodicamente sottoposto a prove e verifiche onde accertare lo stato delle funi e degli organi, apparecchi, dispositivi che interessano la sicurezza.
2. La natu
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560673848413
Art. 35. - Prevenzione
infortuni
1. Per quanto riguarda la prevenzione degli infortuni sul lavoro del personale addetto all'esercizio, se non disposto diversamente dal presente
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560673848414
Art. 36. - Disposizioni per i
viaggiatori
1. I viaggiatori rispettano il regolamento di esercizio per la parte che li riguarda, osservando le norme emanate sulla sicurezza e regolarità del trasporto,
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560673848415
Parte VI - Norme transitorie e
finali
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560673848416
Art. 37.
1. I progetti degli impianti presentati successivamente alla data del 31 dicembre 1998 soddisfano i requisiti fissati dal presente regolamento. Per i progetti che sono presentati entro la predetta data, è facoltà proporre soluzioni costruttive adeguate in tutto o in parte al presente aggiornamento.
2. Per gli impiant
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1. Requisiti generali: 1.1. Classificazione e requisiti del sistema; 1.2. Sostenibilità delle costruzioni; 1.3. Unità di misura; 1.4. Misurazioni; 1.5. Manutenzione e gestione, aspetti generali; 1.6. Manutenzione e gestione di patrimoni immobiliari; 1.7. Urbanistica; 1.8. Gestione del valore; 1.9. Norme generali di progettazione edilizia; 1.10. Appalto e realizzazione dei lavori.
2. Rappresentazione grafica: 2.1. Coordinazione modulare; 2.2. Tolleranze dimensionali; 2.3. Disegno, normativa generale; 2.4. Disegno edile; 2.5. Informazione tecnica e di prodotto.
3. Controllo e assicurazione della qualità: 3.1. Normativa generale; 3.2. Laboratori di prova; 3.3. Metodi di calcolo statistici; 3.4. Sistema aziendale per la qualità; 3.5. Certificazione della qualità.
4. Acustica: 4.1. Potenza sonora delle sorgenti; 4.2. Misurazioni; 4.3. Clima acustico; 4.4. Acustica in edilizia; 4.5. Sistemi di attenuazione del rumore in ambienti; 4.6. Rumore emesso da macchine e apparecchiature; 4.7. Rumorosità degli impianti in edilizia; 4.8. Silenziatori per gli impianti; 4.9. Misure dell’isolamento acustico in opera di edifici e di loro parti; 4.10. Misure dell’isolamento acustico di edifici in laboratorio; 4.11. Acustica delle infrastrutture di trasporto; 4.12. Sistemi di attenuazione del rumore stradale e ferroviario; 4.13. Proprietà vibro-acustiche di elementi resilienti; 4.14. Fibre di vetro per isolamento acustico; 4.15. Altri materiali per isolamento acustico.
5. Isolamento termico e risparmio energetico: 5.1. Norme generali; 5.2. Dati climatici; 5.3. Gestione dell’energia; 5.4. Prestazioni termoigrometriche dei componenti edilizi; 5.5. Prestazioni energetiche degli edifici; 5.6. Prestazioni dei componenti edilizi opachi; 5.7. Prove di laboratorio; 5.8. Isolanti termici per gli impianti; 5.9. Prodotti per l’isolamento termico degli impianti; 5.10. Prove sugli isolanti termici per impianti; 5.11. Sistema isolante a cappotto; 5.12. Isolanti termici per edilizia a base di fibre minerali; 5.13. Isolanti termici per edilizia a base di materie plastiche cellulari; 5.14. Isolanti termici per edilizia a base di poliuretano; 5.15. Isolanti termici per edilizia a base di materiali polimerici; 5.16. Isolanti termici per edilizia a base di polistirene; 5.17. Isolanti termici per edilizia a base di resine fenoliche; 5.18. Isolanti termici per edilizia a base di fibre di vetro; 5.19. Isolanti termici per edilizia a base di vetro cellulare; 5.20. Isolanti termici per edilizia a base di legno; 5.21. Isolanti termici per edilizia a base di argilla e di silicati di calcio; 5.22. Isolanti termici per edilizia a base di cellulosa; 5.23. Prove sui materiali isolanti termici per l’edilizia.
6. Varie: 6.1. Colorimetria; 6.2. Vibrazioni e urti.
Formazione specialistica per addetti ai lavori a valle del DPR 31/2017.
Analisi del procedimento autorizzatorio ordinario e semplificato, casistiche non soggette ad autorizzazione, prassi in via di formazione e consolidamento.
Taglio operativo e ampia sessione di question time. Programma aggiornato al DL Semplificazioni 2021
Criteri e modalità di richiesta e ottenimento dei provvedimenti di VIA, VAS, VINCA, AIA e AUA in conformità alla normativa e alla giurisprudenza amministrativa.
L’evento costituisce un prontuario a supporto del professionista e si caratterizza per il format interattivo e per il taglio esclusivamente pratico.
Funzioni, compiti e responsabilità del DEC nella fase di esecuzione degli appalti di servizi e di forniture. Efficace guida operativa per addetti ai lavori, corredata di casistica e recenti pronunce giurisprudenziali
Formazione specialistica per addetti ai lavori a valle del DPR 31/2017.
Analisi del procedimento autorizzatorio ordinario e semplificato, casistiche non soggette ad autorizzazione, prassi in via di formazione e consolidamento.
Taglio operativo e ampia sessione di question time. Programma aggiornato al DL Semplificazioni 2021
Criteri e modalità di richiesta e ottenimento dei provvedimenti di VIA, VAS, VINCA, AIA e AUA in conformità alla normativa e alla giurisprudenza amministrativa.
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L’IEQ: NORME, SOLUZIONI IMPIANTISTICHE, PROTOCOLLI DI VERIFICA
ISBN: 9788862193597
Indoor Air Quality e Indoor Environmental Quality - Benessere termoigrometrico - Benessere olfattivo e la qualità dell’aria - Benessere acustico
e benessere visivo - Impianti e soluzioni per il benessere negli edifici - Verifiche strumentali per l’IEQ - Protocolli di verifica dell’IEQ
Comfort termo-igrometrico e qualità dell’aria - Criteri di progetto per il condizionamento - Calcolo dei carichi termici di raffreddamento - Impianti di condizionamento a tutt’aria e ad acqua - Refrigeratori d’acqua, pompe di calore, gruppi polivalenti - Terminali idronici, ad espansione diretta e aeraulici - Unità di trattamento aria (UTA) - Reti tecnologiche di distribuzione - Impianti di ventilazione e VMC avanzate
Vademecum norme giuridiche e tecniche - Caratteristiche e componenti dell’impianto - Criteri progettuali ed elaborati - Fasi e modalità di lavorazione - Misure e prove - Esempi pratici
DOWNLOAD
Tavole e schemi di progetto - Simbologia completa in formato .DWG
Nozioni base sulla trasmissione dei contagi da SARS-COV-2 - Effetti fluido-dinamici sulla circolazione dell’aerosol negli ambienti chiusi - Impianti di climatizzazione aeraulici e idronici e problematiche sui contagi - Metodi di protezione passivi - Metodi di protezione attivi - Applicazione ai sistemi impiantistici per piccoli e grandi ambienti
INCLUDE
Esempi pratici applicativi di sistemi di protezione attiva con gli impianti HVAC e VMC
6° edizione riveduta e aggiornata
La legislazione Urbanistica - La pianificazione urbanistica comunale - I piani sovracomunali - La normativa tecnica del territorio - I programmi di attuazione - La regolamentazione dell’attività edilizia - La normativa tecnica dell’edilizia - La sostenibilità
Libro
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