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Circ.Min. Finanze 07/05/1998, n. 119/E

Tassa per lo smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati. Abrogazione dell'art. 39 della L. 22.2.94, n. 146.
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[Premessa]



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Premessa

Con l'art. 17, comma 3, della legge comunitaria 1995-1997, n. 128, del 24 aprile 1998 (supplemento ordinario n. 88/L alla Gazzetta Ufficiale n. 104 del 7 maggio 1998) sono stati abrogati i commi 1 e 2 dell'art. 39 della legge comunitaria 22 febbraio 1994, n. 146, che, secondo l'interpretazione consolidata (Circ. n. 95/E del 22 giugno 1994 e n. 40/E del 17 febbraio 1996) disponevano, ad ogni effetto, l'assimilazione legale ai rifiuti urbani

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Effetti sui ruoli 1998

In mancanza di apposite norme transitorie di regolazione degli effetti dell'abrogazione, una quota rilevante del tributo già iscritto a ruolo per l'anno 1998 non trova più fonda

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Nuova assimilazione

Pertanto, al fine di evitare una rilevante perdita di gettito, che può non trovare adeguata compensazione nel venir meno dei costi relativi al servizio attualmente reso agli operatori economici per i rifiuti assimilati per legge, sia per la persistenza dei costi generali e fissi sia per la difficoltà dell'immediato riequilibrio tariffario (peraltro possibile soltanto se la relativa deliberazione assume carattere di atto dovuto per inosservanza dell'obbligo legale di copertura minima, essendo scad

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Modalità di assimilazione

Diversamente dalla previgente normativa (articoli 2 e 8 del D.P.R. n. 915/1982), che non recava chiare disposizioni sulle modalità di assimilazione (come quella dell'art. 60 del D.L.vo n. 507/1993, abrogato tuttavia dall'art. 39 della L. n. 146/1994), la nuova disciplina di cui all'art. 21 comma 2, lettera g), del D.L.vo n. 22/1997, prescrive che un apposito regolamento (quello tecnico relativo alla gestione dei rifiuti destinato dal 1999 a contenere anche le disposizioni riguardanti la futura tariffa) stabilisca espressamente

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