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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
È abusiva la costruzione ad uso residenziale in zona agricola
Nel caso di specie, era stata realizzata la costruzione, su un terreno in zona destinata ad usi agricoli e sottoposto a vincolo paesaggistico, di una villa disposta su due livelli, tre ulteriori corpi di fabbrica ed una piscina con finalità tipicamente residenziali; il tutto in assenza o, comunque, in totale difformità dal progetto approvato con permesso di costruire (peraltro decaduto di validità in conseguenza della mancata comunicazione nei termini dell'inizio dei lavori) e senza rilascio dell'autorizzazione paesaggistica, superando altresì il limite massimo di cubatura consentito (cubatura di 380 mc, superiore a quella assentibile, pari a mc 153,09).
In proposito la Sent. C. Cass. pen. 31/08/2018, n. 39339, ha respinto i ricorsi avverso la sentenza di appello che aveva condannato l'esecutore materiale e promissario acquirente del terreno sul quale veniva realizzato l'intervento edilizio (e sostanziale beneficiario di quanto costruito sul lotto), il proprietario e promissario venditore del terreno nonché formale richiedente i titoli ampliativi, il progettista e direttore dei lavori ed il responsabile della ditta di costruzione dell'immobile.
Con la suddetta pronuncia, la Suprema Corte ha riaffermato alcuni importanti principi relativi:
- agli elementi per la valutazione della conformità dell’opera realizzata in zona agricola, quali l'effettiva destinazione del manufatto e la posizione soggettiva di chi lo realizza;
- alla necessità della valutazione dell'opera nella sua unitarietà;
- alle conseguenze dell'inosservanza dei termini indicati dal permesso di costruire per la realizzazione dei lavori;
- all'esclusione della possibilità della cosiddetta sanatoria condizionata;
- alla natura permanente del reato urbanistico e al momento della sua consumazione;
- alla legittimità della sospensione condizionale della pena, subordinata alla demolizione delle opere abusive o rimessione in pristino dello stato dei luoghi.
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