Deliberaz. G.R. Veneto 08/05/2018, n. 615

L'Assessore Roberto Marcato riferisce quanto segue.

L'articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, prevede che la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, nonché delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili alla costruzione e all'esercizio dei medesimi, sia soggetta ad autorizzazione unica, rilasciata dalla Regione o dalle Province.

La Giunta Regionale, con deliberazione dell'8 agosto 2008, n. 2204, ha approvato le prime disposizioni organizzative per il rilascio del citato titolo abilitativo (autorizzazione unica) alla costruzione ed esercizio degli impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Con successivi provvedimenti (DGR n. 1192/2009 e DGR n. 453/2010) sono state rimodulate le competenze amministrative attribuite a ciascuna struttura regionale finalizzate al rilascio del titolo abilitativo alla costruzione ed esercizio, ai sensi dei commi 3 e 4, art. 12 del decreto legislativo n. 387/2003 (procedimento unico).

Con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 10 settembre 2010, entrato in vigore il 18 settembre 2010, sono state approvate le Linee guida per il rilascio dell'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili, già previste al comma 10, articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387.

Il successivo decreto legislativo del 3 marzo 2011, n. 28, ha esteso le procedure di cui all'articolo 12 del D Lgs n. 387/2003 agli impianti di produzione di biometano.

Con il citato articolo 12 del D Lgs n. 387/2003, il comma 4 ha introdotto "[...] l'obbligo alla rimessa in pristino dello stato dei luoghi a carico del soggetto esercente a seguito della dismissione d

1. Escussione della garanzia

1. In attuazione a quanto disposto dall’articolo 26 della legge regionale n. 45/2017, qualora il soggetto intestatario del titolo abilitativo alla realizzazione e all’esercizio dell’impianto di energia elettrica da fonti rinnovabili non provveda alla rimessa in pristino dei luoghi, secondo quanto previsto dalla DGR 22 febbraio 2012, n. 253 e successive modifiche, si rende necessaria l’escussione della garanzia da parte dell’Ente autorizzante al fine di dare esecuzione al “Piano di ripristino”. A tal fine, la struttura regionale competente al rilascio del suddetto titolo abilitativo (d’ora in poi struttura regionale competente), dispone l’avvio del procedimento di escussione, ai sensi della DGR n. 253/2012, dandone comunicazione al soggetto garante, al soggetto intestatario del titolo abilitativo nonché agli eventuali Enti incaricati della vigilanza e ad ogni altro soggetto interessato.

2. Dopo aver escusso la garanzia, la struttura regionale competente provvede, direttamente o tramite incarico professionale, ad adeguare il Piano di ripristino esistente o a predisporre un nuovo Piano di ripristino, secondo le modalità dettate dal Direttore della struttura regionale competente, nel rispetto di quanto disposto ai punti successivi e secondo le disposizioni previste dal decreto della Segreteria regionale per l’Ambiente n. 2 del 27 febbraio 2013 e all’articolo 26 della legge regionale n. 45/2017.

2. Verifica dello stato dei luoghi

1. Al fine di stabilire la consistenza delle opere ed impianti presenti nell’area e valutare la corrispondenza dello stato dei luoghi alle opere autorizzate, anche allo scopo di quantificare l’eventuale importo di lavori non previsti dalla perizia tecnica asseverata e giurata ovvero dal piano di ripristino, trasmessi nel corso dell’istruttoria per il rilascio del titolo abilitativo o in