Sent.C. Cass. 12/12/1986, n. 7400

1. L'art. 1669 C.c., pone soltanto un limite di tempo alla responsabilità dell'appaltatore, nel senso che questo non può essere più chiamato a rispondere dei danni se la rovina dell'edificio o la manifestazione dei gravi difetti siano avvenute oltre il decennio dal compimento dell'opera. E pertanto, se tali eventi si verificano entro il termine decennale, l'appaltatore è obbligato all'integrale risarcimento dei danni, indipendentemente dall'epoca in cui gli eventi stessi si sono verificati, e quindi senza alcuna possibilità di invocare la limitazione del proprio obbligo risarcitorio in riferimento alla parte del decennio successiva alla rovina o al manifestarsi dei gravi difetti. (La Corte di cassazione ha enunciato il principio, di cui alla massima, in relazione ad una fattispecie nella quale un appaltatore, convenuto in giudizio per i gravi difetti riscontrati nel tetto di un edificio da lui costruito, aveva sostenuto la tesi di dover risarcire soltanto i due decimi del danno perché i difetti si erano manifestati dopo circa otto anni dal compimento dell'opera).