D. Min. Sviluppo Econ. 19/06/2017

(Comunicato pubblicato nella G.U. dell’11/08/2017, n. 187)

Il decreto in commento, adottato il 19/06/2017 dal Ministro dello sviluppo economico di concerto con i Ministri per la pubblica amministrazione e la semplificazione, della coesione territoriale, dell'economia e delle finanze, delle infrastrutture e dei trasporti, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministro della salute e il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, ognuno per i profili di competenza, approva il Piano d’azione nazionale per incrementare gli edifici ad energia quasi zero (PANZEB), in attuazione dell’art. 4-bis del D. Leg.vo 192/2005, comma 2, che ha recepito la direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia, come modificato dal D.L. 63/2013 diretto a recepire la direttiva 2010/31/UE, sulla prestazione energetica dell’edilizia (cosiddetta “Direttiva EPBD”).
Si ricorda che la Direttiva 2010/31/UE ha stabilito che, al fine di migliorare l’efficienza energetica degli edifici, a partire dal 31/12/2018 tutti gli edifici di nuova costruzione occupati o di proprietà degli enti pubblici siano ad energia quasi zero e che entro il 31/12/2020 lo stesso principio sia applicato a tutti gli edifici europei di nuova costruzione.
Al fine di adempiere al suddetto obbligo l’art. 4-bis del D. Leg.vo 192/2005 ha previsto la definizione del PANZEB e al comma 3 è stato stabilito che: “Il Piano d'azione di cui al comma 2 comprende, tra l'altro, i seguenti elementi:
a) l'applicazione della definizione di edifici a energia quasi zero alle diverse tipologie di edifici e indicatori numerici del consumo di energia primaria, espresso in kWh/m2 anno;
b) le politiche e le misure finanziarie o di altro tipo previste per promuovere gli edifici a energia quasi zero, comprese le informazioni relative alle misure nazionali previste per l'integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici, in attuazione della direttiva 2009/28/CE, tenendo conto dell'esigenza prioritaria di contenere il consumo del territorio;
c) l'individuazione, sulla base dell'analisi costi-benefici sul costo di vita economico, di casi specifici per i quali non si applica quanto disposto al comma 1;
d) gli obiettivi intermedi di miglioramento della prestazione energetica degli edifici di nuova costruzione entro il 2015, in funzione dell'attuazione del comma 1.”.

CONTENUTI DEL “PANZEB” - Il Piano d’azione è stato elaborato da un gruppo di lavoro composto dall’ENEA, l’RSE e il CTI, con il coordinamento del Ministero dello sviluppo economico.
Innanzitutto viene chiarito il significato di NZEB (Near Zero Energy Building - Edificio a energia quasi zero), ossia ogni edificio, di nuova costruzione o esistente, che risponderà ai requisiti tecnici indicati nel paragrafo 2.1 del Piano stesso, tra i quali si segnalano:
- maggiore isolamento termico dell’involucro edilizio;
- impianti termici progettati e realizzati in modo da garantire il rispetto della copertura, tramite il ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, del 50% dei consumi previsti per l’acqua calda, il riscaldamento e il raffrescamento.

Il PANZEB prevede, inoltre, una valutazione dell’indice di prestazione energetica per alcuni edifici aventi diversa tipologia edilizia, destinazione d’uso e zona climatica (paragrafo 2.2) e analizza i sovra costi di investimento, sia per gli edifici nuovi che per quelli esistenti (paragrafo 2.3).

Viene poi analizzato il quadro nazionale della situazione immobiliare (capitolo 3), dove si evidenzia che oltre il 70% dell’intero patrimonio edilizio esistente è stato costruito senza accorgimenti specifici sul tema dell’efficienza energetica. In tale ambito viene riportata una stima dei potenziali di risparmio raggiungibili nel periodo 2015-2020, dove si ipotizza che l’1% per anno degli edifici esistenti soggetti a riqualificazione energetica, a ristrutturazione importante o di nuova realizzazione conseguano i requisiti degli NZEB. Vengono, inoltre, riportate alcune Best practice regionali in tema di edifici a basso impatto già realizzati nel nostro territorio.

Viene poi illustrato il quadro nazionale delle azioni volte al conseguimento degli obiettivi di efficienza energetica in edilizia della Strategia Energetica Nazionale (SEN) e delle Direttive europee 2010/31/UE e 2012/27/UE (capitolo 4), con particolare riferimento alle misure che promuovono la transizione del parco edilizio esistente verso l’edilizia a energia quasi zero e agli strumenti di promozione dell’efficienza energetica in edilizia attivi a livello nazionale che sono volti allo sfruttamento dell’elevato potenziale di risparmio energetico, tra i quali si segnalano il Conto Termico, le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, i Fondi Strutturali già programmati e in programmazione.

Infine, vengono illustrati i programmi promossi dalle Regioni per promuovere gli NZEB (capitolo 5).