1. Al decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 23 gennaio 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 27 del 3 febbraio 2015, come modificato dal decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 20 febbraio 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 48 del 27 febbraio 2015, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) l’art. 1 è sostituito dal seguente: “Art. 1. (Principi generali). — 1. Alle cessioni di beni ed alle prestazioni di servizi di cui all’art. 17-ter del decreto n. 633 del 1972, effettuate nei confronti delle pubbliche amministrazioni e delle società ivi contemplate, di seguito “pubbliche amministrazioni e società”, e per le quali tali soggetti non sono debitori d’imposta ai sensi della normativa in materia di imposta sul valore aggiunto, si applicano le disposizioni del presente decreto.
2. Per le operazioni di cui al comma 1 l’imposta sul valore aggiunto è versata dalle pubbliche amministrazioni e dalle società cessionarie di beni o committenti di servizi con effetto dalla data in cui l’imposta diviene esigibile”.
b) All’art. 3, il comma 2 è sostituito dal seguente:
“2. Le pubbliche amministrazioni e società possono comunque optare per l’esigibilità dell’imposta anticipata al momento della ricezione della fattura ovvero al momento della registrazione della medesima.”;
c) all’art. 5, sono apportate le seguenti modificazioni: