Con nota prot. reg. n. T1.2015.0057437 del 12/11/2015, la Provincia di Mantova ha trasmesso la relazione di individuazione delle aree idonee e quelle non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti urbani e speciali della Provincia di Mantova, comprensiva degli shape file richiesti dagli uffici regionali tramite il Tavolo di coordinamento con le Province, ai sensi del comma 2-bis, art. 16 della l.r. n. 26/2003.
Con nota regionale prot. n. T1.2015.0064887 del 22/12/2015 sono state chieste integrazioni, al fine della verifica di coerenza della relazione col P.R.G.R., in particolare è stato ha chiesto “di chiarire se le valutazioni del PTCP abbiano valenza generale o se siano riferibili a specifiche e definite porzioni del territorio provinciale” e “se in alcuni contesti del territorio mantovano sia motivato un livello di tutela diverso e più restrittivo rispetto ad altre aree individuate comunque come zone di ricarica di acquiferi profondi, per specifiche motivazioni ambientali o idrogeologiche”.
La Provincia di Mantova ha trasmesso integrazioni con nota prot. reg. n. T1.2016.0000577 del 07/01/2016 in cui:
- vengono illustrate le motivazioni che hanno portato alla definizione delle zone di ricarica degli acquiferi profondi;
- viene illustrata la criticità data dalla presenza di elevate concentrazioni di nitrati nelle falde dell’area;
- si informa della presenza di progetti relativi a campi pozzi nella zona.
La Provincia ha inviato ulteriori integrazioni (prot. reg. n. T1.2016.0014669 del 21/03/2016), con le quali ha riproposto l’inserimento di tutta l’area mantovana di ricarica della falda profonda come criterio localizzativo escludente per discariche di “rifiuti pericolosi e non”, portando come motivazioni:
- l’area di ricarica occupa il 14% della superficie provinciale;
- l’ATO di Mantova ha previsto la realizzazione di campi pozzi nei Comuni di Medole e Guidizzolo, realizzando anche il collegamento degli acquedotti per un elevato numero di Comuni (27% di quelli provinciali);
- gli interventi citati nell’area avranno un valore di circa 40 milioni di euro e consentiranno di non utilizzare numerosi pozzi privati che attingono da falde spesso inquinate;
- studi epidemiologici evidenziano eccessi di mortalità per alcune patologie nel Comune di Castiglione delle Stiviere.
A seguito della documentazione presentata, Regione ha inviato ulteriore nota prot. n. T1.2016.0019854 del 21/04/2016, nella quale:
- ha richiamato quanto già chiesto con la nota del 22/12/2015 citata;
- ha evidenziato in particolare che: “se le motivazioni addotte riguardo alla previsione di investimenti di particolare rilievo strategico, ambientale e finanziario possono certamente rappresentare un elemento importante da considerare nell’istruttoria della relazione provinciale, non è ancora stata individuata alcuna area delimitata e specifica secondo quanto indicato nella nota citata. In particolare, secondo quanto già rappresentato nella riunione richiamata, è necessario che sia perimetrata, con criteri idrogeologici, l’area di monte relativa ai campi pozzi individuati da Autorità d’ATO”.
La Provincia ha trasmesso ulteriori integrazioni (prot. reg. n. T1.2016.0031236 del 17/06/2016) con le quali ha riproposto l’inserimento di tutta l’area mantovana di ricarica della falda profonda come criterio localizzativo escludente per discariche di “rifiuti pericolosi e non”, affermando che tale area è “comprendente le aree a nord dei campi po