La questione controversa concerne il corretto svolgimento del procedimento di aggiudicazione ed in particolare del sub procedimento di verifica dell’anomalia.
Valore dirimente al riguardo assumono le specifiche prescrizioni della lex specialis, che disciplina puntualmente la procedura di aggiudicazione (pag.11 del disciplinare di gara), prevedendo quanto segue:
a) la commissione di gara verifica la correttezza formale delle offerte e della documentazione presentata dai concorrenti anche con riferimento alle situazioni di controllo ed alla partecipazione dei consorzi;
b) la commissione di gara procede “altresì, ad una immediata verifica circa il possesso dei requisiti generali, sulla base delle dichiarazioni da essi presentate, dalle certificazioni dagli stessi prodotte e dai riscontri rilevabili dai dati risultanti dal casellario delle imprese qualificate istituito presso l'Autorità di vigilanza dei contratti pubblici. La commissione di gara, ove lo ritenga necessario, e senza che ne derivi un aggravio probatorio per i concorrenti, ai sensi dell’art. 71 del DPR n. 445/2000R può altresì effettuare ulteriori verifiche della veridicità delle dichiarazioni, contenute nella busta A, attestanti il possesso dei requisi