Sent. C. Stato 30/11/2015, n. 5404

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) ha pronunciato la pres

1. Con sentenza del T.a.r. per il Lazio – sede staccata di Latina - Sezione I, n. 1067 del 18 giugno 2010 (confermata dalla sentenza del Consiglio di Stato Sez. V, n. 1771 del 2011), in accoglimento del ricorso proposto dalla L. Salvatore Impresa di Costruzioni s.r.l. (in prosieguo ditta L.), è stata annullata l’aggiudicazione, in favore della ditta E., della gara di appalto di lavori di recupero del centro urbano indetta dal comune di Minturno.

1.1. Introdotto davanti al medesimo T.a.r. giudizio di ottemperanza a cura della ditta L., allibrato al n.r.g. 958/2010:

a) con successiva sentenza – n. 106 dell’8 febbraio 2011 (confermata dalla sentenza del Consiglio di Stato, Sez. V, n. 1060 del 2012) - è stato accolto il ricorso in ottemperanza mediante rinnovazione parziale della gara e aggiudicazione alla ditta L.; è stato concesso un termine per l’adempimento a carico del comune di Minturno, ed è stato mandato al Prefetto di Latina per l’eventuale nomina del commissario ad acta;

b) il Prefetto di Latina ha nominato il commissario ad acta nella persona del dottor. Luciano N.;

c) dopo una prima fase interlocutoria (che non rileva ai fini della presente decisione), il commissario ad acta ha richiesto al T.a.r. di Latina due chiarimenti in ordine alle seguenti questioni:

I) se il corrispettivo dei lavori residui debba essere determinato avuto riguardo al ribasso offerto dalla ditta L. nella propria originaria offerta (pari al 21,95%) ovvero in relazione al ribasso offerto dalla originaria aggiudicataria (pari al 5%);

II) se spetti o meno, in sede di stipula del nuovo contratto con la ditta L., l’adeguamento dei prezzi originariamente offerti in sede di gara.

2. L’impugnata sentenza - T.a.r. per il Lazio – sede staccata di Latina - Sezione I, n. 781 del 21 ottobre 2013 -:

a) ha estromesso dal giudizio l’originaria aggiudicataria E. (tale capo non è stato impugnato ed è coperto dalla forza del giudicato interno);

b) ha affermato che in considerazione dello stato dei lavori (eseguiti al 60% circa), non era tecnicamente possibile eseguire le prestazioni residue sulla base delle migliorie offerte dalla ditta L.; a tale conclusione è pervenuta sulla scorta della mancata contestazione specifica del difensore del comune all’osservazione di controparte sul punto in questione;

c) ha ritenuto che il comu

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto: