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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
D. P.G.R. Toscana 16/11/2015, n. 72/R
D. P.G.R. Toscana 16/11/2015, n. 72/R
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PreamboloVisto l’articolo 117, comma 6, della Costituzione; Visto l’articolo 42 dello Statuto; Vista la legge regionale 25 marzo 2015, n. 35 (Disposizioni in materia di cave. Modifiche alla l.r. 104/1995, l.r. 65/1997, l.r. 78/1998, l.r. 10/2010 e l.r. 65/2014); Visto il parere del Comitato di Direzione espresso nella seduta del 3 settembre 2015; Visto il parere della direzione generale della presidenza di cui all’articolo 17, comma 4 del Regolamento interno della Giunta regionale del 3 febbraio 2014, n. 4; |
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Capo I - Disposizioni generali |
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Art. 1 - Oggetto (articolo 5 l.r. 35/2015)1. In attuazione dell’articolo 5 della legge regionale 25 marzo 2015, n. 35 R (Disposizioni in materia di cave. Modifiche alla l.r. 104/1995, l.r. 65/1997, l.r. 78/1998, l.r. 10/2010 e l.r. 65/2014); il presente regolamento: a) definisce gli allegati tecnici annessi al progetto definitivo di cui all’ |
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Capo II - Definizione degli allegati tecnici annessi al progetto definitivo |
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Art. 2 - Analisi delle caratteristiche del luogo di intervento (articolo 17, comma 1, lettera a) l.r. 35/2015)1. L’analisi contiene: a) la corografia di inquadramento con indicazione del perimetro del sito estrattivo; b) la geomorfologia generale e particolare da rilevamento condotta a vasta scala e a livello di area di intervento, con l’individuazione dei potenziali fenomeni di instabilità, delle aree in cui tali fenomeni sono in atto e di quelle in cui è nota la presenza di instabilità; c) la geologia generale e locale da rilevamento condotto a vasta scala e a livello di area di intervento, con riferimento alla str |
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Art. 3 - Relazione tecnica illustrativa (articolo 17, comma primo, lettera b) l.r. 35/2015)1. La relazione tecnica illustrativa contiene: a) l’inquadramento generale dell’area interessata dall’attività estrattiva nel territorio, con riferimento all’ubicazione topografica e catastale; b) l’analisi delle risorse naturali, delle matrici ambientali e paesaggistiche e il riferimento al piano di indirizzo territoriale con valenza di piano paesaggistico di cui alla legge regionale 10 novembre 2014, n. 65 R (Norme per il governo del territorio) e al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 R (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137) e alle eventuali aree SIR di cui alla legge regionale 19 marzo 2015, n. 30 (Norme per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico-ambientale regionale. Modifiche alla l.r. 24/1994, alla l.r. 65/1997, alla l.r. 24/2000 ed alla l.r. 10/2010); c) le influenze dell’intervento e delle opere accessorie sull’area |
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Art. 4 - Progetto di coltivazione (articolo 17, comma primo, lettera c) l.r. 35/2015)1. Il progetto di coltivazione contiene: a) il metodo di coltivazione adottato, specifiche di dimensionamento e sviluppo temporale dei lavori di coltivazione per stadi di avanzamento adottati in base alle previsioni di stabilità dello scavo ipotizzato ed alle esigenze di gestione della risorsa, con indicazione delle volumetrie di scavo totali e per fasi in coerenza con il piano di gestione dei rifiuti di estrazione di cui al decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 117 R (Attuazione della direttiva 2006/21/CE relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive e che modifica la direttiva 2004/35/CE.); b) l’analisi di stabilità dello scavo ipotizzato in funzione della scelta del metodo di coltivazione e dei vuoti sotterranei, in relazione alle caratteristiche dell’area di intervento come risulta dalla analisi delle caratteristiche dell’area di intervento di cui all’articolo 2; c) le tempistiche operative di realizzazione del progetto, da motivarsi in relazione alle dimensioni dell’area, alla qualità del giacimento, alle condizioni geologiche ed ambientali, ed in base alla richiesta di mercato, con distinta indicazione previsionale dei volumi di materiale escavabile da destinare a commercializzazione, da utilizzare per il ripristino ambientale o da allocare in strutture di deposito, coerentemente con il piano di gestione dei rifiuti di estrazione di cui al d.lgs. 117/2008; d) gli schemi organizzativi (modalità di gestione e ubicazione) delle varie fasi di coltivazione e lavorazione dei vari materiali di cava (preparazione, abbattimento, stoccaggio, caricamento, trasporto agli impianti e lavorazione); e) l’indicazione delle fasi di coltivazione e risistemazione con specifico riferimento alla prestazione delle garanzie finanziarie di cui all’art |
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Art. 5 - Progetto di risistemazione del sito estrattivo (articolo 17, comma primo, lettera d) l.r. 35/2015)1. Il progetto di risistemazione, da avviare anche per fasi e contestualmente alla coltivazione in rapporto alla tipologia del materiale escavato, della stabilità dei siti di cava, dei caratteri del contesto paesaggistico, alla circolazione idrica e alle caratteristiche del recupero del sito estrattivo contiene: a) l’indicazione delle fasi ed i tempi di realizzazione; b) l’indicazione della qualità, quantità e distribuzione dei materiali di riporto necessari alla risistemazione vegetazionale o colturale, ove necessari, con indicazione della provenienza dei materiali stessi. I materiali destinati al ripristino ambientale, qualora non reperiti in cava, dovranno essere utilizzati in conformità a quanto disposto dal d.lgs. 117/2008. Se l’impiego dei riporti è finalizzato al riempimento di scavi in terreni alluvionali, al fine d |
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Art. 6 - Programma economico-finanziario (articolo 17, comma primo, lettera i) l.r. 35/2015)1. Il programma economico-finanziario contiene in particolare: |
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Capo III - Funzioni di controllo |
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Art. 7 - Banca dati regionale attività estrattive (articolo 51 l.r. 35/2015)1. E’ istituita una banca dati, gestita dalla struttura regionale competente, che permette di condividere con i comuni, ASL, ARPAT ed Ente Parco, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali, su di una base dati centralizzata, le informazioni relative alle attività estrattive presenti sul territorio di propria competenza e alle imprese che le gestiscono. |
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Art. 8 - Monitoraggio e coordinamento (articolo 51 l.r. 35/2015)1. L’attività di monitoraggio in merito alle autorizzazioni e concessioni in essere, effettuata dalla struttura regionale competente, concerne in particolare: a) la tipologia delle cave e lo s |
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Art. 9 - Attività di controllo della Regione (articolo 51 l.r. 35/2015)1. In attuazione dell’articolo 51, comma 3, la struttura regionale competente programma l’attività di controllo della Regione in stretta correlazione con gli esiti del monitoraggio tenendo conto dei criteri di cui all’articolo 8 comma 1, lettere a), b) e c). 2. L’attività di controllo avviene attraverso verifiche sull’attività dei siti estrattivi in or |
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Capo IV - Norme transitorie |
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Art. 10 - Disposizione transitoria1. Fino alla realizzazione e messa a regime della banca dati di cui all’articolo 7, i dati di cui all’articol |
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