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Sent. C. Cass. civ. 28/10/1991, n. 11472

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1. Comunione dei diritti reali - Condominio negli edifici - Amministratore - Nomina e revoca - Revoca dell'amministratore di un condominio - Sussistenza di una giusta causa - Necessità - Esclusione - Adozione della delibera di revoca - Conseguente obbligo dell'amministratore di restituzione di ogni cosa di pertinenza del condominio - Adempimento - Ricorso al provvedimento ex 700 cod. proc. civ. - Ammissibilità. 2. Procedimenti cautelari - Provvedimenti d'urgenza - In genere - Provvedimento anteriore alla causa di merito - Regolamento di competenza - Ammissibilità - Condizioni.
1. La revoca dell'amministratore di un condominio, che può avvenire in qualsiasi tempo, non richiede la sussistenza di una giusta causa, in considerazione della natura fiduciaria del rapporto fra amministratore e condominio, con la con
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SENTENZA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE II

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SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Walter De Santis chiedeva al Pretore di Roma, con ricorso del 17 novembre 1989, à sensi dell'art. 700 c.p.c., di ordinare ad Antonio Vecchio l'immediata consegna ad esso istante, in qualità di nuovo a

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MOTIVI DELLA DECISIONE

Il Vecchio assume che sulla domanda del De Santis la competenza a provvedere spetta al Tribunale di Roma, in camera di consiglio, nel presupposto che nella specie debba trovare applicazione il disposto dell'art. 1105, IV comma, c.c.

L'istanza, seppure ammissibile, non è fondata. Sotto il primo aspetto va ribadito che il provvedimento d'urgenza à sensi dell'art. 700 c.p.c., pronunciato prima del giudizio di normale cognizione, è impugnabile con regolamento di competenza allorché con

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P.Q.M.

La Corte rigetta l'istanza di regolamento di competenza proposta da Antonio Vecchio e dichiara la com

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